Una casa che calzi alla perfezione...
La casa del cardellino nel frutteto di Cesarino
Immaginiamo che la casa sia ... una calzatura.
Nella casa scarpetta da ballo si finisce col sentirsi obbligati a camminare sempre in punta di piedi. Come la povera Barbie ;-) E' una casa che impone l'eleganza e suscita forse un briciolo di ostentazione in chi vi risiede. Mette senza dubbio in risalto il buon gusto e i mezzi dei suoi occupanti ma potrà difficilmente essere un rifugio.
Chi sentisse il bisogno di un rifugio cercherà una casa pantofola, dove sentirsi a suo agio come un alluce liberato dalla morsa del cuoio. Epperò, al comodo e al calduccio, sarà ben difficile non diventare fin troppo pantofolai. Chi ha più voglia di mettere il naso fuori?
Mi sono anche imbattuta in case sandaletto dove tendenzialmente tutto si svolgeva fuori. Semplicemente perché il balcone era più spazioso del salotto.
Ho tenuto per la fine la casa scarpa da tennis, quella da poco abbandonata.
Confortevole, senza storie né pretese, non è afflitta dall'olezzo che dopo un po' ammorba qualsiasi scarpa sportiva ma è parecchio, come dire... vissuta. E si vede. E incita, inevitabilmente, a svaccare.
Perché mai cacciare via la polvere dai davanzali visto che sono belli scrostati? Perché mettere in ordine i libri visto che la libreria andrebbe smontata prima che crolli?
Nella casa scarpetta da ballo si finisce col sentirsi obbligati a camminare sempre in punta di piedi. Come la povera Barbie ;-) E' una casa che impone l'eleganza e suscita forse un briciolo di ostentazione in chi vi risiede. Mette senza dubbio in risalto il buon gusto e i mezzi dei suoi occupanti ma potrà difficilmente essere un rifugio.
Chi sentisse il bisogno di un rifugio cercherà una casa pantofola, dove sentirsi a suo agio come un alluce liberato dalla morsa del cuoio. Epperò, al comodo e al calduccio, sarà ben difficile non diventare fin troppo pantofolai. Chi ha più voglia di mettere il naso fuori?
Mi sono anche imbattuta in case sandaletto dove tendenzialmente tutto si svolgeva fuori. Semplicemente perché il balcone era più spazioso del salotto.
Ho tenuto per la fine la casa scarpa da tennis, quella da poco abbandonata.
Confortevole, senza storie né pretese, non è afflitta dall'olezzo che dopo un po' ammorba qualsiasi scarpa sportiva ma è parecchio, come dire... vissuta. E si vede. E incita, inevitabilmente, a svaccare.
Perché mai cacciare via la polvere dai davanzali visto che sono belli scrostati? Perché mettere in ordine i libri visto che la libreria andrebbe smontata prima che crolli?
E la casa attuale? mi hanno chiesto.
Pensa che ti ripensa, mi è venuta in mente una pedula della nuova generazione. Pianta larga, suola tecnica adatta a lunghi percorsi e a qualsiasi variazione climatica, tomaia a prova di campamontagna ma in grado di trasferirsi in città senza sembrare appena demonticata.
Pensa che ti ripensa, mi è venuta in mente una pedula della nuova generazione. Pianta larga, suola tecnica adatta a lunghi percorsi e a qualsiasi variazione climatica, tomaia a prova di campamontagna ma in grado di trasferirsi in città senza sembrare appena demonticata.
Le manca solo... una linea telefonica :-(
Kat
Etichette: "vedo gente faccio cose", racconti
6Commenti:
Dai, che adesso ci mettiamo tutti a scandire "te-le-fo-no, te-le-fo-no" e la linea arriverà! :-)
ho designato patt a continuare il giochino in cui mi hanno coinvolta :P
Speriamo che la linea telefonica arrivi presto :)
Non so la mia casa come sarà ... forse un po' pantofolona .. un po' scarpa da tennis, che all'occasione sappia anche apparire elegante :))
Un bel tifo da stadio per la linea telefonica....... prima arriva prima torni "on line"!
nasinasi
mip
Ci mancate, tornate presto!
Che bella questa lettura in chiave calzatura della nuova casa!
Ache senza telefono scrivi proprio bene!
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