Appunti di viaggio n. 0 - Norvegia andata e ritorno
A dir vero, di appunti ne abbiamo presi pochini. In fondo, eravamo in viaggio di nozze! Il primo che ride verrà chiuso nella botte.
La foto è stata scattata a Tromsø. Indovinate come mai la dedichiamo a Miciapallina e Grande Gatto ;-)
Seguendo il filo tracciato dalle foto cercheremo comunque di portarvi con noi lungo i 9 giorni del nostro viaggio da Bergen a Oslo passando da Kirkenes. Un po' per volta perché emozioni, sensazioni e scoperte sono state davvero molte.
Fra tutte di sicuro il sole di mezzanotte. Di questo fenomeno sapevamo fin dalle lezioni di geografia delle elementari. Si ma... vederlo con i propri (arrossatissimi) occhi è tutt'altra cosa e le foto riescono a malappena a suggerirne l'impatto. Così come è difficilmente raccontabile la sensazione che la costante presenza della luce carichi l'organismo di una bizzarra energia che man mano rende praticamente insonni. A meno di non esser dotati della capacità di arronfamento dei ventenni, a bordo del Postale norvegese si dorme pochissimo. Senza patirne minimamente.
La Norvegia, terra aspra ed esigentissima (e pressoché inabitabile appena ci si allontana dalla costa temperata dalla Corrente del Golfo) conta solo 4 milioni 640 mila abitanti (ebbene si, meno della Svizzera) e di questi 536 mila nella capitale Oslo ma al venerdì sera, d'estate, sono tutti, ma proprio tutti, per strada...
Due ore dopo, diciamolo, ritroverete molti di loro alquanto barcollanti.
Tenendo presente che nei locali pubblici non c'è modo di trovare una birra a meno di 7 euro, "l'allegria" del fine settimana è un lusso ma nessuno ci rinuncia.
E' risaputo, la Norvegia è cara, in particolare i mezzi pubblici, efficientissimi ma innegabilmente costosi. Contate 15 nok (le corone norvegesi) ovvero 2 Euro per un biglietto dell'autobus a Oslo. Ah già, c'è anche da riprendere l'abitudine di fare i conti in una moneta diversa dall' Euro e non è così facile. (A Sharm el Sheikh, tanto per dirne una, ormai, si può pagare in Euro ricevendo il resto in Euro. A Oslo, Bergen o Tromsø, ovviamente no).
Però ad Oslo avrete la scelta tra treni locali, metro, tram, autobus, qualche ricksho e...
Col n.91 si raggiunge via mare la penisola di Bygdøy, sede della maggioranza dei musei. Forse però si fa più in fretta via terra col n. 30 ;-) Intanto si visita mezza città, compresi i "giardini del Re".
Dall'aeroporto Gardermoen a Oslo S (sentral stasjon) e viceversa, volendo evitare di svenarsi, consigliamo i treni locali (Local Tog) o regionali- che peraltro si fermano sotto l'aeroporto. No che non è fantascienza! Ci mettono un po' di più dei treni privati Flytoget (autentiche schegge) ma viaggerete con e come i norvegesi in vagoni provvisti di distributori di caffé, raccolta differenziata e scomparto bagagli a prova di mega zaini. Tenete presente che, in questo paese dove il centro città è prevalentemente pedonale, tutti trovano normale andare a piedi dalla stazione o dalla fermata dell'autobus all'albergo. Verificate le rotelle della valigia prima di partire!
La Norvegia, paese produttore di petrolio, è una nazione avanzatissima sul fronte del risparmio energetico e difesa dell'ambiente. Epperò... non molla riguardo alla caccia alle balene e alle foche.
Buona piccola notizia, siccome cala la richiesta, per quanto riguarda le balene sta calando e di molto anche la caccia. Al mercato del pesce, così come al ristorante, vi verrà comunque proposta carne di Hval (hvalbiff). Basta dire di no e, senza per questo rassegnarsi, tenere sempre a mente che persone capaci di vivere per secoli da sole in posti come quello della foto seguente malgrado mesi invernali quasi completamente bui e con il mare come unica via di comunicazione non lasceranno mai che siano altri a decidere per loro.
Purtroppo tra le 500 foto fatte da Remy non ci sono ne Pulcinelle di mare ne Aquile pescatrici. Le gite che consentivano di vederle da vicino erano alternative a quelle che abbiamo scelto questa volta ma un giorno, chissà...
Va detto che a Oslo, come ovunque sulla costa norvegese, a fare da sottofondo è soprattutto la voce di un' altro autoctono onnipresente e a volte invadente pennuto.
Se non sapete che libri portarvi (sul Postale c'è parecchio tempo per leggere, scrivere, lavorare a maglia, meditare, guardare il paesaggio come fosse la TV - 24 ore su 24 e , dal terzo ponte in sù, persino dall'oblò delle cabine - ma, meraviglia, non c'è la TV) suggeriamo Il Gabbiano Jonathan Livingston di Richard Bach oppure la Gabbianella di Sepulveda ;-)
Per quanto riguarda il vestiario la cosa è più complessa, a meno che non siate abituati ad andare in montagna e quindi ad incontrare le quattro stagioni in una sola giornata.
Prossima tappa Bergen.
A presto
Kat e Remy
La foto è stata scattata a Tromsø. Indovinate come mai la dedichiamo a Miciapallina e Grande Gatto ;-)
Seguendo il filo tracciato dalle foto cercheremo comunque di portarvi con noi lungo i 9 giorni del nostro viaggio da Bergen a Oslo passando da Kirkenes. Un po' per volta perché emozioni, sensazioni e scoperte sono state davvero molte.
Fra tutte di sicuro il sole di mezzanotte. Di questo fenomeno sapevamo fin dalle lezioni di geografia delle elementari. Si ma... vederlo con i propri (arrossatissimi) occhi è tutt'altra cosa e le foto riescono a malappena a suggerirne l'impatto. Così come è difficilmente raccontabile la sensazione che la costante presenza della luce carichi l'organismo di una bizzarra energia che man mano rende praticamente insonni. A meno di non esser dotati della capacità di arronfamento dei ventenni, a bordo del Postale norvegese si dorme pochissimo. Senza patirne minimamente.
La Norvegia, terra aspra ed esigentissima (e pressoché inabitabile appena ci si allontana dalla costa temperata dalla Corrente del Golfo) conta solo 4 milioni 640 mila abitanti (ebbene si, meno della Svizzera) e di questi 536 mila nella capitale Oslo ma al venerdì sera, d'estate, sono tutti, ma proprio tutti, per strada...
Due ore dopo, diciamolo, ritroverete molti di loro alquanto barcollanti.
Tenendo presente che nei locali pubblici non c'è modo di trovare una birra a meno di 7 euro, "l'allegria" del fine settimana è un lusso ma nessuno ci rinuncia.
E' risaputo, la Norvegia è cara, in particolare i mezzi pubblici, efficientissimi ma innegabilmente costosi. Contate 15 nok (le corone norvegesi) ovvero 2 Euro per un biglietto dell'autobus a Oslo. Ah già, c'è anche da riprendere l'abitudine di fare i conti in una moneta diversa dall' Euro e non è così facile. (A Sharm el Sheikh, tanto per dirne una, ormai, si può pagare in Euro ricevendo il resto in Euro. A Oslo, Bergen o Tromsø, ovviamente no).
Però ad Oslo avrete la scelta tra treni locali, metro, tram, autobus, qualche ricksho e...
Col n.91 si raggiunge via mare la penisola di Bygdøy, sede della maggioranza dei musei. Forse però si fa più in fretta via terra col n. 30 ;-) Intanto si visita mezza città, compresi i "giardini del Re".
Dall'aeroporto Gardermoen a Oslo S (sentral stasjon) e viceversa, volendo evitare di svenarsi, consigliamo i treni locali (Local Tog) o regionali- che peraltro si fermano sotto l'aeroporto. No che non è fantascienza! Ci mettono un po' di più dei treni privati Flytoget (autentiche schegge) ma viaggerete con e come i norvegesi in vagoni provvisti di distributori di caffé, raccolta differenziata e scomparto bagagli a prova di mega zaini. Tenete presente che, in questo paese dove il centro città è prevalentemente pedonale, tutti trovano normale andare a piedi dalla stazione o dalla fermata dell'autobus all'albergo. Verificate le rotelle della valigia prima di partire!
La Norvegia, paese produttore di petrolio, è una nazione avanzatissima sul fronte del risparmio energetico e difesa dell'ambiente. Epperò... non molla riguardo alla caccia alle balene e alle foche.
Buona piccola notizia, siccome cala la richiesta, per quanto riguarda le balene sta calando e di molto anche la caccia. Al mercato del pesce, così come al ristorante, vi verrà comunque proposta carne di Hval (hvalbiff). Basta dire di no e, senza per questo rassegnarsi, tenere sempre a mente che persone capaci di vivere per secoli da sole in posti come quello della foto seguente malgrado mesi invernali quasi completamente bui e con il mare come unica via di comunicazione non lasceranno mai che siano altri a decidere per loro.
Purtroppo tra le 500 foto fatte da Remy non ci sono ne Pulcinelle di mare ne Aquile pescatrici. Le gite che consentivano di vederle da vicino erano alternative a quelle che abbiamo scelto questa volta ma un giorno, chissà...
Va detto che a Oslo, come ovunque sulla costa norvegese, a fare da sottofondo è soprattutto la voce di un' altro autoctono onnipresente e a volte invadente pennuto.
Se non sapete che libri portarvi (sul Postale c'è parecchio tempo per leggere, scrivere, lavorare a maglia, meditare, guardare il paesaggio come fosse la TV - 24 ore su 24 e , dal terzo ponte in sù, persino dall'oblò delle cabine - ma, meraviglia, non c'è la TV) suggeriamo Il Gabbiano Jonathan Livingston di Richard Bach oppure la Gabbianella di Sepulveda ;-)
Per quanto riguarda il vestiario la cosa è più complessa, a meno che non siate abituati ad andare in montagna e quindi ad incontrare le quattro stagioni in una sola giornata.
Prossima tappa Bergen.
A presto
Kat e Remy
Etichette: "vedo gente faccio cose", norvegia, vacanze
6Commenti:
Wowwwwwwwwwwwwwwwwwwwwwww!!!
una dedica!
miciapallina e GrandeGatto sono molto molto orgogliosi della dedica!
ronronrornronron......
nasinasicommossi
Deve essere una terra spettacolare! Attendo con trepidazione la seconda puntata
Un abbraccio
Mai stata in Norvegia...farò un viaggio virtuale con voi! Bentornati :)
Ciaooo,
Aiuolik
Anche io non sono mai stata in Norvegia ma i vostri racconti solleticano la curiosità!
Ma era Remy che sferruzzava avvolto dalla copertina sul ponte della nave?? ;O)
avete visto la velocità con cui le norvegesi sferruzzano i loro maglioni bianco-verdi, bianco-neri, bianco-rossi con quel ferro da calza circolare??? e senza fatica fare apparire gli omini e i fiocchetti di neve tradizionali?
la nostra amica Irene, di Bergen, continua a dirci che dobbiamo organizzare "un Gita" in Norvegia, e dopo i vostri racconti la voglia cresce, aspettiamo le prossime puntate, occhieggiando dall'oblò quadrato del monitor (spetta che ci incolo una mascherina rotonda..)bentornati piccion...gabbianini, cat
Un Bentrovati anche da me...
che bello questo vostro raccontare e raccontarsi... le foto ci permettono di poter vedere posti mai visti... domattina la vicina di casa dei miei genitori parte proprio x queste terre... sentirò tra 12 giorni i suoi racconti! Intanto mi godo i vostri!
Un abbraccio soleggiato
Annina
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