Petit sans beurre
Poco prima che i cibi di origine animale sparissero dalla mia dieta, l'amica Evelyne, come me francese e appassionata di cucina, mi ha regalato libretto e stampino per fare a casa i "Petit".
Metto le virgolette perché, laddove in Italia si abbrevviano così, privandoli del beurre (burro) e/o del marchio (Lu), per i francesi sono o Petits Beurre o Petits Lu.
Mi ero ripromessa di tentare una versione vegana e (per esigenze individuali) di provare a eliminare completamente le polveri lievitanti. Siccome faccio spesso delle cialde salate lievitate con la sola acqua gasata, ho pensato di provare questo trucco anche in versione dolce. Chi li ha assaggiati dice che meritano, così ve li racconto.
Per non complicarmi la vita nè con la bilancia nè con le mutevoli "tazze" (la cup inglese è un po' più piccola di quella americana) ho usato il mio amatissimo barattolino dello yogurt ( 125 ml).
Per una trentina di pezzi (anche 36 se molto sottili) servono :
- 2 barattoli di farina (io di kamut)
- 1 barattolo di zucchero di canna ( io Dulcita-Altromercato, molto ambrato ma bello fine)
- 2/3 di barattolo di farina di mandorle
- 1/3 di barattolo di crusca d'avena
- un pizzicone di sale
- 6 cucchiai di olio e.v.o
- vaniglia (estrato naturale) in abbondanza (sennò che Petit sarebbero?)
- 2/3 di barattolo di acqua molto gasata fredda di frigo (meglio iniziare con mezzo barattolo e aggiungerne un goccio alla volta, sarà la farina a decidere)
Mentre il forno e la placca si scaldano fino a 180°, si mescolano (anche nel robot) tutti gli ingredienti secchi quindi si aggiungono olio, vaniglia e acqua, si impasta senza insistere. Ottenuta una pasta soffice ma non collosa, si stende col rullo su carta forno o superficie infarinata.
Conviene infarinare anche il rullo. In assenza di taglia biscotti, per ritagliare l'impasto andrà benone la rotella dentana che si usa per separare i ravioli e altra pasta all'uovo. Si trasferiscono su di un vassoio o una qualsiasi cosa comoda da tenere con una mano mentre con l'altra si adagiano i biscotti sulla placca tirata fuori dal forno.
Se non siete abituati a fare biscotti, la cosa più complicata sta proprio nel prevedere le varie superfici d'appoggio, soprattutto per la placca rovente, a maggior ragione se ci sono bambini in casa.
12- 15 minuti di cottura, secondo lo spessore dei biscotti e l'indole del forno, quindi si lasciano freddare sulla consueta griglietta. Cosa ve lo dico a fare che sono buoni anche da tiepidi ???
Rispetto a quello vero, l'unico, inimitabile Petit Lu (abbréviazione di Lefèvre-Utile, nome di chi lo inventò 120 anni fa), questi sono... una cosa completamente diversa. Fosse solo perché sono croccanti laddove il Petit Beurre Lu è friabile.
Con i veri Petit beurre hanno però un punto in comune, uno tira l'altro. Meglio così perché, anche chiusi in una scatola di latta, purtroppo cambiano rapidamente consistenza.
Di solito cerco di stendere gli impasti piuttosto sottili. Però, ecco... a volte è meglio cercare la giusta misura... Oppure trovare il tempo per mettere l'impasto un momento in frigo. O magari entrambe le cose ;-)
Scrunch! Kat
Metto le virgolette perché, laddove in Italia si abbrevviano così, privandoli del beurre (burro) e/o del marchio (Lu), per i francesi sono o Petits Beurre o Petits Lu.
Mi ero ripromessa di tentare una versione vegana e (per esigenze individuali) di provare a eliminare completamente le polveri lievitanti. Siccome faccio spesso delle cialde salate lievitate con la sola acqua gasata, ho pensato di provare questo trucco anche in versione dolce. Chi li ha assaggiati dice che meritano, così ve li racconto.
Per non complicarmi la vita nè con la bilancia nè con le mutevoli "tazze" (la cup inglese è un po' più piccola di quella americana) ho usato il mio amatissimo barattolino dello yogurt ( 125 ml).
Per una trentina di pezzi (anche 36 se molto sottili) servono :
- 2 barattoli di farina (io di kamut)
- 1 barattolo di zucchero di canna ( io Dulcita-Altromercato, molto ambrato ma bello fine)
- 2/3 di barattolo di farina di mandorle
- 1/3 di barattolo di crusca d'avena
- un pizzicone di sale
- 6 cucchiai di olio e.v.o
- vaniglia (estrato naturale) in abbondanza (sennò che Petit sarebbero?)
- 2/3 di barattolo di acqua molto gasata fredda di frigo (meglio iniziare con mezzo barattolo e aggiungerne un goccio alla volta, sarà la farina a decidere)
Mentre il forno e la placca si scaldano fino a 180°, si mescolano (anche nel robot) tutti gli ingredienti secchi quindi si aggiungono olio, vaniglia e acqua, si impasta senza insistere. Ottenuta una pasta soffice ma non collosa, si stende col rullo su carta forno o superficie infarinata.
Conviene infarinare anche il rullo. In assenza di taglia biscotti, per ritagliare l'impasto andrà benone la rotella dentana che si usa per separare i ravioli e altra pasta all'uovo. Si trasferiscono su di un vassoio o una qualsiasi cosa comoda da tenere con una mano mentre con l'altra si adagiano i biscotti sulla placca tirata fuori dal forno.
Se non siete abituati a fare biscotti, la cosa più complicata sta proprio nel prevedere le varie superfici d'appoggio, soprattutto per la placca rovente, a maggior ragione se ci sono bambini in casa.
12- 15 minuti di cottura, secondo lo spessore dei biscotti e l'indole del forno, quindi si lasciano freddare sulla consueta griglietta. Cosa ve lo dico a fare che sono buoni anche da tiepidi ???
Rispetto a quello vero, l'unico, inimitabile Petit Lu (abbréviazione di Lefèvre-Utile, nome di chi lo inventò 120 anni fa), questi sono... una cosa completamente diversa. Fosse solo perché sono croccanti laddove il Petit Beurre Lu è friabile.
Con i veri Petit beurre hanno però un punto in comune, uno tira l'altro. Meglio così perché, anche chiusi in una scatola di latta, purtroppo cambiano rapidamente consistenza.
Di solito cerco di stendere gli impasti piuttosto sottili. Però, ecco... a volte è meglio cercare la giusta misura... Oppure trovare il tempo per mettere l'impasto un momento in frigo. O magari entrambe le cose ;-)
Scrunch! Kat
Etichette: alternativi, dolci e dessert, veloce
5Commenti:
Ma che bello ritrovare il blog attivo, meravigliosi, bellissimi e sicuramente buonissimi i Petits beurre maison (sans beurre!!!), da provare al più presto, un abbraccio
Clara
Io in questi giorni non ce la posso fare a stendere sottile......mi piacciono un sacco questi biscotti!
farncesca
Love love love!
Penso a questo biscotto versione olio evo da tempo ma, mi mancava il coraggio di realizzarlo, e voi ci siere riusciti grandiiiiiiiii!!!
In più sono bellissimi:)
Ciao Cara, che bellissimo questo stampo, te lo invidio molto. Scusa se non mi sono più fatta viva, solo un po' di casini ma tutto ok. Vi penso sempre.
e mentre voi cuocevate i bescotti...
Patt e Michele alla scoperta della Tribù
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