Per festeggiare Lucia e salutare la luce
Mrs bee speriamo ci perdoni (pensando a lei volevamo mettere in forno una focaccia con lo speck ;-) ma la stagione e la tradizione nordica impongono miele, spezie e buccia d'arancia. E così...
Il dolcetto è un quadrotto di Pain d'épices all'arancia, una bomba calorica come tutti i dolci di questa famiglia. Non lasciatevi però impressionare dalla quantità di "zuccheri" presenti nella ricetta. Rispetto alla media dei pains d'épices, questo non è molto dolce e comunque non risulta stucchevole. In compenso ha una consistenza lievemente gommosa, peraltro presente in molti pains d'épices industriali. Colpa della pectina presente nella marmellata, in questo caso.
Dopo diversi esperimenti a forma di plumcake, tutti affossati in centro e duretti attorno, abbiamo optato per la teglia grande. Rimane basso ma in modo uniforme e, cuocendo più in fretta, non fa la crosta. Basterà tagliarlo a quadrotti o bastoncini e decoralo, volendo, con l'aiuto di mascherine e zucchero a velo. Se riposto, una volta ben freddo, in una scatola di latta o avvolto con alluminio, si conserva una settimana e più, anzi, il sapore migliora.
Occorrono :
250 g di farina
250 g di marmellata d'arancia (o mandarini) con scorzette
125 g di miele
125 g di zucchero, meglio se scuro
3 cucchiai di olio di semi
1/2 bustina di lievito oppure mezzo cucchiaio di bicarbonato + mezzo di cremor tartaro
un pizzico di sale
spezie in polvere (la vostra miscela preferita, oppure mezzo cucchiaino di anice, mezzo c. di zenzero, mezzo c. di cannella e una generosa grattata di noce moscata)
Pre-riscaldate il forno a 150°.
Fate sciogliere in pentola, su fuoco dolcissimo, il miele e lo zucchero con 3-4 cucchiai d'acqua rimestando ogni tanto. Togliete dal fuoco, aggiungete la marmellata, mescolate bene e lasciate intiepidire.
Intanto pesate e mescolate farina, sale, spezie e lievito. Anzi, setacciateli insieme per distribuire bene lievito e spezie.
Versate l'olio in pentola, mescolate, aggiungete la farina, mescolate. Versate nella teglia e infornate subito. A contatto con l'acidità del miele, i lieviti saranno già al lavoro (producendo a volte strani odori pesciosi che poi, non preoccupatevi, scompaiono) e non devono aspettare.
Un dolce spesso 2 dita richiede circa 45 minuti di cottura. Tenetevi pronti a coprirlo se scurisce troppo. In forni particolarmente briosi potrebbero bastare 140°. Lasciate intiepidire nella teglia prima di capovolgere su una griglia. Ritagliate quando è del tutto freddo. Aspettare il più a lungo possibile per gustarlo. L'ideale sarebbero due giorni.
Il dolcetto è un quadrotto di Pain d'épices all'arancia, una bomba calorica come tutti i dolci di questa famiglia. Non lasciatevi però impressionare dalla quantità di "zuccheri" presenti nella ricetta. Rispetto alla media dei pains d'épices, questo non è molto dolce e comunque non risulta stucchevole. In compenso ha una consistenza lievemente gommosa, peraltro presente in molti pains d'épices industriali. Colpa della pectina presente nella marmellata, in questo caso.
Dopo diversi esperimenti a forma di plumcake, tutti affossati in centro e duretti attorno, abbiamo optato per la teglia grande. Rimane basso ma in modo uniforme e, cuocendo più in fretta, non fa la crosta. Basterà tagliarlo a quadrotti o bastoncini e decoralo, volendo, con l'aiuto di mascherine e zucchero a velo. Se riposto, una volta ben freddo, in una scatola di latta o avvolto con alluminio, si conserva una settimana e più, anzi, il sapore migliora.
Occorrono :
250 g di farina
250 g di marmellata d'arancia (o mandarini) con scorzette
125 g di miele
125 g di zucchero, meglio se scuro
3 cucchiai di olio di semi
1/2 bustina di lievito oppure mezzo cucchiaio di bicarbonato + mezzo di cremor tartaro
un pizzico di sale
spezie in polvere (la vostra miscela preferita, oppure mezzo cucchiaino di anice, mezzo c. di zenzero, mezzo c. di cannella e una generosa grattata di noce moscata)
Pre-riscaldate il forno a 150°.
Fate sciogliere in pentola, su fuoco dolcissimo, il miele e lo zucchero con 3-4 cucchiai d'acqua rimestando ogni tanto. Togliete dal fuoco, aggiungete la marmellata, mescolate bene e lasciate intiepidire.
Intanto pesate e mescolate farina, sale, spezie e lievito. Anzi, setacciateli insieme per distribuire bene lievito e spezie.
Versate l'olio in pentola, mescolate, aggiungete la farina, mescolate. Versate nella teglia e infornate subito. A contatto con l'acidità del miele, i lieviti saranno già al lavoro (producendo a volte strani odori pesciosi che poi, non preoccupatevi, scompaiono) e non devono aspettare.
Un dolce spesso 2 dita richiede circa 45 minuti di cottura. Tenetevi pronti a coprirlo se scurisce troppo. In forni particolarmente briosi potrebbero bastare 140°. Lasciate intiepidire nella teglia prima di capovolgere su una griglia. Ritagliate quando è del tutto freddo. Aspettare il più a lungo possibile per gustarlo. L'ideale sarebbero due giorni.
Etichette: dolci e dessert, ricorrenze
15Commenti:
Di metterci la marmellata non l'avevo mai sentito. Si prova volentieri.
scoperti da 24h e già mi sento "in sintonia" con voi!! mi spiego: ieri sera ho preparato una versione tutta mia del dolcetto all'arancia che avete pubblicato oggi!!!! le mie origini in parte veronesi mi fanno "sentire" particolarmente santa lucia e l'ho festeggiata così: dolcetto con l'arancia per profumare la casa e candele sparse a donarle una luce speciale (interpretazione molto personale). ah, le candele hanno un vetro di protezione perchè la mia bambinapelosa (gatta bianca, europea, 6 mesi, albina, salvata dalla strada..ora amata e parte integrante del mio nucleo famigliare: io+il mio amore+lei) proprio non riesce a non cacciarsi nei guai!! e dunque...BUONA SANTA LUCIA e tante coccole feline a tutti!
Cari,
grazie per il pensiero! Il vostro dolce mi ispira molto, PERCHE' SI MASTICA e perchè la marmellata d'arancia è una delle mie preferite!!!
E poi, anche se ho una preferenza per il salato, non è che io disdegni i dolci, anzi....
Si potrebbe anche provare a fare, questa bella ricettina, ma ieri è arrivato il momento tanto temuto: sono entrati in casa due enormi minacciosi sacchetti pieni di farine, burro, zucchero, mandorle, noci.......aiutoooooo!
Marta, qualcosa mi dice che ti troverai in sintonia anche con Cybergatto (la trovi tra i nostri links. Il suo blog si chiama Cazzabolario. Anche lei ha una bimba pelosa bianca salvata dalla strada ;-)
Santa Lucia martire dei biscotti, ma almeno... te li lascia assaggiare? Scommetto che quelle delizie si infiltrano anche nei tuoi sogni. O avete la fortuna di avere la camera da letto abbastanza lontana dal forno ? ;-)
Qui capita di dormire negli effluvi dell'ultima infornata e non sempre si tratta di un mecoulen... ;-)
Mi piace tanto la fotina con la candelina!!!
baciotti!!
ma per fortuna che sono venuto a leggere! qui si complotta alle mie spalle! cari scriba, nonostante il MIO regalo sia ancora in quel di londra (sgrunt!) oggi "ci" ho persino cucinato un arrostino con patate all'apona ronzante (qui gli insetti sono un po' fastidiosi, tra api e zanzaroni, cat non è che hai del flit? ;-))cosa volete che le prepari di più masticabile, una torta di legno? sgrunt cat
Caro Cat, il flit - se lo avessi- al momento servirebbe a me. Il povero zanzarone non c'entra, sia chiaro. Mi vai da un estremo all'altro, dalle pappette al ciocco di legno. Mi confondi le api con le vespe del legno e i tarli! La ricetta del tronchetto natalizio preferito dai francesi non te la do no no. E' una roba sofficissima ripiena di una stucchevolissima crème au beurre.
La via di mezzo e della pace famigliare sta nella consistenza croccante. Hai presente? Scommetto di si, sennò come potresti biscottare con onore?
evabbene! però quando la fame è tanta e il tempo stringe e lo spaghetto mi viene un po' "croccante", mrs.bee, non si deve più lamentare!:-)saluti Tarlo alberto!
si vede che sto cazzeggiando a casa in attesa che mi venmga la voglia di finire un disegno che ce l'ho li da tre mesi? cat
Coraggio, Sior Archigiardinettiere, coraggio e ispirazione!
Complimenti per il bel blog!
..e le ricette non sono niente male..
ciao da psycook
Mai assaggiati questi pain d'epicee pero' quello della tua ricetta mi sembra stupendo...con la marmellata d'arancia...yes please...Solo una domandina...come sostituisco il cremor tartaro? E' che io vivo in "Papuasia"...niente di ingredienti strani che non siano: uova, zucchero, farina...farina...farina normale cioe' per dolci o per friggere non parliamo o meglio non inventiamo cose del tipo farina 0 -00 -000 semplifichiamo al massimo, per favore... Comprendetemi ed aiutatemi....se potete.
Besos
DAni
Ciao Dani
la ricetta si può scrivere anche in senso inverso "bicarbonato e cremor tartaro oppure lievito" ;-)
Cara KAt,
la nostra stanza da letto è esattamente davanti alla cucina e gli effluvi passano direttamente......
Quanto all'arrostino con patate, era un (ottimo, of course) arrostino con patate che avrei dovuto cucinare io "perchè mica potevo farle a pranzo per la cena, no?"
E comunque, per celebrare la mia santità, ho fatto perfino i biscotti (per la precisione, ho preparato due impasti col mixer, non facciamola più grande di quello che è.....)
La ricetta sopra coi calamari ve la ruberò sicuramente: indovina chi li taglierà...
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