11 febbraio 2008

Risotto godurioso e risparmioso

Rispondendo all'invito di Comida de Mama e della Cuoca Petulante, correlato alla manifestazione promossa da Caterpillar il 15 febbraio, abbiamo messo in pentola il Risotto alle Mele e Malvasia del Maiale. Sembrava fatto per noi e per l'occasione:
Le mele e le cipolle sono cresciute davanti all'uscio. Le alleva il nostro padrone di casa. Non hanno mai conosciuto la cella refrigerata. Basta il "frescolino" del pianerottolo del solaio. Anche quello gentilmente concesso dal padrone di casa.
La salvia fa parte del nostro modestissimo giardino dei semplici che è sopravvissuto all'inverno grazie ad una spessa coltre di foglie secche. Quelle degli alberi che hanno fornito le mele ;-)
Il riso è da sempre merce di scambio tra la Valle d'Aosta produttrice di burro e formaggi e il Vercellese.
La nostra Malvasia nasce a Nus (km 12) e per scendere in cantina a prenderla abbiamo usato una pila a carica manuale !



La ricetta del Maiale ubriaco che citiamo pari pari:
"Ingredienti x 4 persone

230 g di riso Vialone Nano
2 cipolle bianche grandi
4 mele renette
salvia fresca
bacche di ginepro
40 g di burro
1/2 bicchiere di Malvasia
parmigiano
sale
pepe

Lasciate imbiondire nel burro fuso le cipolle affettate grossolanamente insieme con alcune foglioline di salvia fresca spezzettate con le mani ed una manciata di bacche di ginepro. Tostatevi il riso e sfumate con il mezzo bicchiere di Malvasia. Versate un mestolo di acqua bollente preparata precedentemente continuando per circa 10 minuti avendo cura di rabboccare solo quando tutta l'acqua sia stata assorbita. Aggiungete le mele lavate, asciugate e tagliate a tocchetti grossolani con tutta la buccia. Mescolate e aggiustate di sale e di pepe. Portate a cottura, spegnete il fuoco e mantecate con una gentile spruzzata di parmigiano. Lasciate riposare coprendo la pentola col coperchio per 5 minuti buoni. Impiattate in piccole scodelle, guarnendo con qualche bacca di ginepro, il pepe, la salvia e la mela affettata sottile."


La nostra interpretazione :

- 1 cipolla gialla (quella ci hanno regalato)
- mele sbucciate perché inevitabilmente vizze
- niente parmigiano
- olio evo al posto del burro (la tradizione e la vicinanza vorrebbero il burro ma se ha da esse vegan...)

La sera di San Valentino lo rifacciamo, al lume di candela :-)
Kat e Remy

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10Commenti:

Blogger Giovanna ha detto:

io vegan non sono riuscito a farlo!!! ma la tua malvasia è dolce?

11/02/08, 09:42  
Blogger Petula ha detto:

perfetti!!!! ;-)))
se vi allungate di 20 km vi dò da assaggiare il riso "novarese" e sol per voi anche il salam de la duja ;-))

(giovanna...questo risotto non è vegan ma è perfetto e illuminante "di meno" ;-))

11/02/08, 11:29  
Blogger Aiuolik ha detto:

Bel modo per illuminarsi di meno :-) La pila a manovella l'abbiamo anche noi in Trattoria e nel bauletto della moto. E' veramente un'innovazione da tener in considerazione!

Ciao,
Aiuolik

11/02/08, 13:00  
Blogger Sara B ha detto:

carinissima questa idea! e poi la pila a manovella: mitica :D

11/02/08, 13:02  
Blogger Anna Righeblu ha detto:

E domani sera, forse, lo preparo anch'io! :-)

11/02/08, 13:41  
Blogger cuochetta ha detto:

semplicemente fantastici...

^__^

11/02/08, 14:28  
Blogger Scribacchini ha detto:

Felici che vi piaccia! E ancora grazie al Maiale che ha fornito l'essenziale ;-)
Kat

11/02/08, 14:36  
Blogger enza ha detto:

senza contare che l'olio fa parte della riserva annuale, presumo.
Lo dico perchè se uno compra una bottiglia di olio per volta allora il viaggio che l'olio ha fatto per arrivare a noi sarà moltiplicato per quante bottiglie di olio si consumano in un anno.
ma se si compra in unica soluzione allora il risparmio del trasporto è garantito, no?

11/02/08, 15:59  
Blogger Scribacchini ha detto:

Diciamo riserve trimestrali, Enza. Ci siamo innamorati dell'olio di un piccolo produttore ligure che lo vende direttamente sulle bancarelle di Terra Amica, la filiera corta organizzata dalla Coldiretti. Qui ad Aosta è sotto i portici di Piazza Chanoux la seconda domenica di ogni mese. E ci sono buonezze inaudite, nostrane e delle regioni limitrofe. Guardatevi attorno, contattate la locale Coldiretti, molto probabilmente qualcosa esiste anche non lontano da voi.
A suo tempo anche loro promuovevano dei Menu km zero. Mi prometto di riparlarne alla prima occasione.
Dimenticavo... Giovanna, la nostra Malvoisie è molto aromatica ma per nulla dolce. Così come peraltro il nostro Muscat (de Chambave), l'unico Moscato secco che io conosca.
Kat

11/02/08, 16:25  
Blogger Unknown ha detto:

ah ah ah ah siete mitici! la foto della pila mi ha fatt otroppo ridere!!! bbono il risotto!! :D
baciiiiiii senza risparmio :D

11/02/08, 16:31  

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