MEME DEI RICORDI - L'Omelette de mon papa
Grazia - Cuoca per caso ha avuto davvero una bella idea:
"E Voi? Quali sono le Vostre madeleines del ricordo? Quale il cibo che scuote le corde dei Vostri ricordi e Vi porta indietro nel tempo ogni volta che lo assaporate ?"
Il primo pensiero è andato alla galantina di Nonna Fanny. Ma quella ha già presenziato al primo meme al quale ha partecipato CdC.
Il secondo pensiero mi ha riportata al sorbetto all'ananas con salsa di albicocche e Kirsch che da ormai 30 anni obblighiamo la mamma a prepararci a Natale. Ma questo non è un buon periodo per l'ananas fresco (e neppure per il tempo libero, accidenti). Mettiamolo tra le promesse da mantenere. E cerchiamo tra i ricordi un po' più spicci, va!
Vada per il terzo pensiero, che mi ha riportata a momenti ancor più preziosi perché a cucinare era il mio papà, cosa che accadeva moooooolto di rado. Anche perché mamma non è il tipo che lascia molto spazio agli altri (specialmente in cucina;-) A lui però piaceva insegnare e ancora oggi uso il suo "trucchetto" per ottenere omelette belle gonfie. Mi parlava spesso (con aria sognante) dell'Omelette della Mère Poulard, ma questa è un'altra storia. Roba per cuochi "imparati";-) Oggi ripasso l'abc...
Per un papà e due bambini (gli altri due nasceranno più tardi):
6 uova (all'epoca non erano XL)
3 cucchiai d'acqua
2 cucchiai di burro
1 pizzicone di sale
(e, per far felice papà un insalata di valeriana come contorno e una bella baguette fresca da sgranocchiarci insieme, évidemment ;-)
Sbattere le uova col sale, far fondere il burro in padella su fuoco dolce facendolo correre in tondo per ungere bene tutto il fondo. Un secondo prima di buttare le uova in padella sbatterle un'ultima volta con la forchetta aggiungendo l'acqua. "Je ne sais pas vous expliquer pourquoi, mais ça les fait gonfler" = Non so spiegarvi il perché ma così vengono belle gonfie, diceva ogni volta.
Alzare un po' la fiamma e spadellare dolcemente le uova perché non si attacchino.
Quando è quasi rappreso anche il lato superiore, ripiegare l'omelette su se stessa con una spatola, lasciandola morbida in centro ma non "bavosa", consistenza che, forse, a qualche papà piace ma ai bimbi no.
Kat
ps: questo è solo l'inizio, qualcosa mi dice che troveranno il tempo di memeggiare anche altri scribacchini ;-) E non solo... Buoni e saporiti ricordi a tutti!
E non dimenticate che il 18 aprile scade il meme della Trattoria Muvara
"E Voi? Quali sono le Vostre madeleines del ricordo? Quale il cibo che scuote le corde dei Vostri ricordi e Vi porta indietro nel tempo ogni volta che lo assaporate ?"
Il primo pensiero è andato alla galantina di Nonna Fanny. Ma quella ha già presenziato al primo meme al quale ha partecipato CdC.
Il secondo pensiero mi ha riportata al sorbetto all'ananas con salsa di albicocche e Kirsch che da ormai 30 anni obblighiamo la mamma a prepararci a Natale. Ma questo non è un buon periodo per l'ananas fresco (e neppure per il tempo libero, accidenti). Mettiamolo tra le promesse da mantenere. E cerchiamo tra i ricordi un po' più spicci, va!
Vada per il terzo pensiero, che mi ha riportata a momenti ancor più preziosi perché a cucinare era il mio papà, cosa che accadeva moooooolto di rado. Anche perché mamma non è il tipo che lascia molto spazio agli altri (specialmente in cucina;-) A lui però piaceva insegnare e ancora oggi uso il suo "trucchetto" per ottenere omelette belle gonfie. Mi parlava spesso (con aria sognante) dell'Omelette della Mère Poulard, ma questa è un'altra storia. Roba per cuochi "imparati";-) Oggi ripasso l'abc...
Per un papà e due bambini (gli altri due nasceranno più tardi):
6 uova (all'epoca non erano XL)
3 cucchiai d'acqua
2 cucchiai di burro
1 pizzicone di sale
(e, per far felice papà un insalata di valeriana come contorno e una bella baguette fresca da sgranocchiarci insieme, évidemment ;-)
Sbattere le uova col sale, far fondere il burro in padella su fuoco dolce facendolo correre in tondo per ungere bene tutto il fondo. Un secondo prima di buttare le uova in padella sbatterle un'ultima volta con la forchetta aggiungendo l'acqua. "Je ne sais pas vous expliquer pourquoi, mais ça les fait gonfler" = Non so spiegarvi il perché ma così vengono belle gonfie, diceva ogni volta.
Alzare un po' la fiamma e spadellare dolcemente le uova perché non si attacchino.
Quando è quasi rappreso anche il lato superiore, ripiegare l'omelette su se stessa con una spatola, lasciandola morbida in centro ma non "bavosa", consistenza che, forse, a qualche papà piace ma ai bimbi no.
Kat
ps: questo è solo l'inizio, qualcosa mi dice che troveranno il tempo di memeggiare anche altri scribacchini ;-) E non solo... Buoni e saporiti ricordi a tutti!
E non dimenticate che il 18 aprile scade il meme della Trattoria Muvara
5Commenti:
Grazie per aver partecipato...bellissimo ricordo: intimo come un segreto sussurato...
Il "trucco" dell'acqua" per l'omelette non lo conoscevo...ma ovviamente adesso dovro' provare!!
ciao,
Grazia
ahh che meraviglia... :-)
adoro le uova: anche se ne ho mangiate davvero tante in questi giorni non mi è ancora passata la voja! :P
I papà cucinano poco ma quando cucinano lasciano un buon ricordo a quanto pare :-) Io mi ricordo ancora le torte che preparavo con mio padre!
Ciao,
Aiuolik
PS Grazie per la pubblicità!
Finalmente una giornata di calma da dedicare a "sane letture"... il tuo racconto cara Kat mi ha fatta assaporare gusti perduti... e ancora grazie per la condivisione del segreto paterno!
Baci
Anna
Eccomi anche qui!
peggio del prezzemolo!
Buonissima e dolcissima la tua omelette.... sicuramente da provare, ma soprattutto bellissima da assaporare con il pensiero!
nasinasi persi in ricordi...
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