Vegan pancakes facili e veloci
Pancakes = frittelle/crepes grandi come il palmo di una mano. Proprio grazie alle piccole dimensioni sono decisamente più facili da cuocere e girare di quelle grandi ma altrettanto facili da gustare. Siccome in padella ne stanno 3 o 4 per volta, sono anche più veloci da fare.
Però, se l'impasto non ha le giuste proporzioni o se non ha riposato almeno 10 minuti, meglio 15-20, è facile che si sfaldino o si spatascino o, peggio, impieghino ere geologiche a cuocere o non vogliano proprio saperne di cuocere. Fare esperimenti con le pastelle, vegane o meno, può essere abbastanza snervante, tant'è che non sperimento MAI a colazione sennò il nervoso sconfina nella frustrazione e finisce che mangio qualsiasi cosa e magari proprio quelle infrequentabili. E invece crèpes e pancakes sono alleate preziose per chi ama cucinare ma non può (o ha scelto di non) mangiare di tutto. Quelle che vi racconto oggi, pur contenendo un po' di mela, cruda questa volta, si prestano ad abbinamenti salati. Pensavo fossero solo una versione rapida delle mie "Pancakes per l'inverno", invece sono decisamente migliori! E cuociono in un batter d'occhio. Valeva la pena sperimentare ancora ;-)
Per una decina di frittelle ho messo nel mixer :
- 250 ml di latte di soja (o altro latte vegetale preferito o acqua più un cucchiaino d'olio)
- il succo di mezzo limone
- una piccola mela cruda (circa 75 g una volta pelata e privata del torsolo)
e ho frullato bene.
Ho aggiunto :
- 100 g di fiocchi d'avena macinati fini (3 o 4 cucchiai per volta nel macinacaffé o nel frullatore ben asciutto)
- 20 g di fecola di mais
- 1/2 cucchiaino di sale
- 1/2 cucchiaino di bicarbonato setacciato (non aumentate la dose, basta e avanza)
e ho lasciato riposare 15 minuti buoni. Alcune pastelle non richiedono riposo però la resa è sempre migliore quando i liquidi hanno il tempo di intridere bene la farina. In questo caso il riposo è proprio necessario. A riposo completato, se la pastella risultasse molto densa converrà aggiungere altri 50 ml di latte di soja o d'acqua e dare un ulteriore frullata.
*Mela e fecola fanno le veci delle uova mentre il limone serve a far reagire il bicarbonato.
*Se si vuole o deve evitare il glutine, oltre a procurarsi ingredienti garantiti glutenfree,possono sostituire i fiocchi d'avena con 120 g di farina di Quinoa, magari integrale. Proprio con quella sono fatte le pancakes qui fotografate. Però, va detto che la quinoa conferisce una nota amarognola che, seppur lievissima, piacerà di più agli adulti che ai bambini.
*Se usate i fiocchi d'avena ricordatevi di macinarli per prima cosa, così da non trovarvi, come capita spesso a me, con il mixer già pieno di latte e i fiocchi ancora interi.
Dopo il tempo di riposo, ho scaldato una padella senza bordi a fondo spesso (nei negozi Bialetti di un qualsiasi outlet le troverete a prezzi imbattibili), l'ho strofinata velocemente con un foglio di carta cucina unto d'olio e ho gettato sopra una goccia di pastella per verificare la temperatura. Deve rapprendersi subito. In compenso se si scurisce pressoché istantaneamente, la padella è troppo calda e scotterà il primo lato delle frittelle prima che sia ora di capovolgerle.
Ho versato tre mestolini di pastella in tre mucchietti distinti e ben distanziati.
Se le dosi e i tempi di riposo sono stati rispettati, la pastella si allarga da sola a formare frittelle di 8-10 cm di diametro spesse mezzo cm.
Dopo un paio di minuti,le ho girate con una spatola e lasciate cuocere sull'altro lato.
Per tenerle in caldo basta impilarle su un piatto posato su una pentola d'acqua bollente e coprire con un recipiente (per esempio un insalatiera di metallo, alta ma leggera quindi facile da mettere e togliere). Altro giro di straccetto unto, altro giro di pancakes fino a finire la pastella.
Piaciute ! Anzi, al momento sono quelle che mi hanno dato le soddisfazioni maggiori sia al palato sia per la libertà di abbinarle con pressoché qualsiasi cosa, dalla confettura di mirtilli al pesto di cavolo nero. Siccome quest'ultimo era finito, abbiamo optato per un hummus con carote e curry, mentre quella che ha fatto da dessert è stata irrorata con sciroppo d'acero.
Kat
Però, se l'impasto non ha le giuste proporzioni o se non ha riposato almeno 10 minuti, meglio 15-20, è facile che si sfaldino o si spatascino o, peggio, impieghino ere geologiche a cuocere o non vogliano proprio saperne di cuocere. Fare esperimenti con le pastelle, vegane o meno, può essere abbastanza snervante, tant'è che non sperimento MAI a colazione sennò il nervoso sconfina nella frustrazione e finisce che mangio qualsiasi cosa e magari proprio quelle infrequentabili. E invece crèpes e pancakes sono alleate preziose per chi ama cucinare ma non può (o ha scelto di non) mangiare di tutto. Quelle che vi racconto oggi, pur contenendo un po' di mela, cruda questa volta, si prestano ad abbinamenti salati. Pensavo fossero solo una versione rapida delle mie "Pancakes per l'inverno", invece sono decisamente migliori! E cuociono in un batter d'occhio. Valeva la pena sperimentare ancora ;-)
Per una decina di frittelle ho messo nel mixer :
- 250 ml di latte di soja (o altro latte vegetale preferito o acqua più un cucchiaino d'olio)
- il succo di mezzo limone
- una piccola mela cruda (circa 75 g una volta pelata e privata del torsolo)
e ho frullato bene.
Ho aggiunto :
- 100 g di fiocchi d'avena macinati fini (3 o 4 cucchiai per volta nel macinacaffé o nel frullatore ben asciutto)
- 20 g di fecola di mais
- 1/2 cucchiaino di sale
- 1/2 cucchiaino di bicarbonato setacciato (non aumentate la dose, basta e avanza)
e ho lasciato riposare 15 minuti buoni. Alcune pastelle non richiedono riposo però la resa è sempre migliore quando i liquidi hanno il tempo di intridere bene la farina. In questo caso il riposo è proprio necessario. A riposo completato, se la pastella risultasse molto densa converrà aggiungere altri 50 ml di latte di soja o d'acqua e dare un ulteriore frullata.
*Mela e fecola fanno le veci delle uova mentre il limone serve a far reagire il bicarbonato.
*Se si vuole o deve evitare il glutine, oltre a procurarsi ingredienti garantiti glutenfree,possono sostituire i fiocchi d'avena con 120 g di farina di Quinoa, magari integrale. Proprio con quella sono fatte le pancakes qui fotografate. Però, va detto che la quinoa conferisce una nota amarognola che, seppur lievissima, piacerà di più agli adulti che ai bambini.
*Se usate i fiocchi d'avena ricordatevi di macinarli per prima cosa, così da non trovarvi, come capita spesso a me, con il mixer già pieno di latte e i fiocchi ancora interi.
Dopo il tempo di riposo, ho scaldato una padella senza bordi a fondo spesso (nei negozi Bialetti di un qualsiasi outlet le troverete a prezzi imbattibili), l'ho strofinata velocemente con un foglio di carta cucina unto d'olio e ho gettato sopra una goccia di pastella per verificare la temperatura. Deve rapprendersi subito. In compenso se si scurisce pressoché istantaneamente, la padella è troppo calda e scotterà il primo lato delle frittelle prima che sia ora di capovolgerle.
Ho versato tre mestolini di pastella in tre mucchietti distinti e ben distanziati.
Se le dosi e i tempi di riposo sono stati rispettati, la pastella si allarga da sola a formare frittelle di 8-10 cm di diametro spesse mezzo cm.
Dopo un paio di minuti,le ho girate con una spatola e lasciate cuocere sull'altro lato.
Per tenerle in caldo basta impilarle su un piatto posato su una pentola d'acqua bollente e coprire con un recipiente (per esempio un insalatiera di metallo, alta ma leggera quindi facile da mettere e togliere). Altro giro di straccetto unto, altro giro di pancakes fino a finire la pastella.
Piaciute ! Anzi, al momento sono quelle che mi hanno dato le soddisfazioni maggiori sia al palato sia per la libertà di abbinarle con pressoché qualsiasi cosa, dalla confettura di mirtilli al pesto di cavolo nero. Siccome quest'ultimo era finito, abbiamo optato per un hummus con carote e curry, mentre quella che ha fatto da dessert è stata irrorata con sciroppo d'acero.
Kat
1Commenti:
Bella ricetta!
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