Oui, je suis Charlie
Sì, anche in cucina. Anche se domani sarà ben difficile che mi riesca di pensare a far lievitare qualcosa.
Anzi. Se fossi capace di pregare chiederei, per me e per il mio paese già così lacerato e confuso prima del massacro di questa mattina nella redazione di Charlie Hebdo, la forza di non lasciar lievitare l'odio, di non confondere, di non amalgamare dicono i miei connazionali francesi, di rimanere salda nella mia fede laica e democratica quindi aperta alla diversità, salda nel mio esigere che la mia fede laica e democratica e la mia apertura alla diversità vengano rispettate, su tutti i fronti, sempre.
Sempre.
Magari domani mi riuscirà di nuovo di cucinare e di aver voglia di raccontarlo, chissà?
E di sganasciarmi dalla risate.
Anche.
Merci, Charlie.
Kat
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