Monomania?
Cos'ha di particolare questa pagnotta?
Nulla, è un classico pane del Sabato ma...
è stato fatto nella casa nuova!
Dove noi ancora non abitiamo :-(
Kat e Remy
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Scribacchini impegnati in cucina e dintorni
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Inserito da Scribacchini alle 20:28
8Commenti:
ciao a tutto lo staff di cuochi di carta, avete un bellissimo blog, io conoscevo gennarino.org e cosi sono andata a dare un occhiata su istruzioni per l'uso; siete davvero un bel gruppo.
per Kat e Remy...vorrei avere il tempo di fare il pane spesso come voi
Cari Kat&Remy,
fare il pane è un bel modo per sentirsi a casa. Ma quanto dura il Vostro trasloco? E soprattutto: quand'è che lo considerate finito? Quando avete svuotato anche l'ultimo scatolone, o quando ne avete sistemati tre in soggiorno a mo' di divano e i restanti in giro come scaffali, destinati a sparire piano piano? E quando tornate a trovarci?
Buon mega trasloco e buon trasferimento nella nuova casa!
Cara Mrs Bee
Lo sapevo che eri una donna coraggiosa ! Tu però non sai a cosa stai dando la stura ponendo quelle domande ;-) 'spetta che faccio un bel respiro e intanto vedo come riassumere... Dunque dunque, abbiamo sbagliato a chiamarlo trasloco. In realtà stiamo mettendo su casa. Quella dove abitiamo da 18 anni (lascio immaginare le stratificazioni geologiche ;-) doveva essere una soluzione di ripiego. E' una mansarda,graziosa ma piccolina, ammobiliata, corredata da ampi sottotetti adibiti a ripostiglio (da qui l'espansione delle stratificazioni geologiche ma la loro difficile estraibilità in caso di trasloco). I mobili della vita precedente sono, per la maggior parte, passati a miglior vita in occasione dell'alluvione dell'ottobre 2000 che ci ha abbondantemente infangato il garage fino a un metro di altezza, tant'è che il tavolo di noce-che abbiamo invece salvato- è tutt'ora dotato di calze bianche autoreggenti. Velate, ora che è stato ripulito ma pur sempre bianche. Quando avremo risolto cose più urgenti, gli faremo una bella cura abbronzante con mallo e cera. Al momento, in cucina, ha come unica compagnia un bel frigone. Il lavello arriverà assieme ai mobili. A giorni ormai, si spera. Nell'attesa, per colpa di vertebre di altri tempi che non gradiscono l'idea di lavare le pentole nella vasca da bagno (peraltro nuova), continuiamo a mangiare e dormire nella casuccia vecchia, assieme alle gatte, stufe quanto noi di tanto trambusto. Hanno visto uscire di casa 28 cassette della frutta colme di libri. Non avevamo altra scelta se non portare noi man mano le cose pronte, sennò non ci si girava più. Assieme alla cucina arriverà l'armadio. Noi comunque abbiamo deciso, sabato prossimo dormiamo nella casa nuova. Con o senza cucina e armadio. Ma con le gatte. Poi magari facciamo anche una torta... K.
evviva, dai che vi aspettiamo! cat
Lavare i piatti nella vasca è un'esperienza che ho fatto una sola volta nella vita, incinta di sette mesi e con un panza che sembravo un autobus: non lo rifarò mai più.
E siamo stati tre anni con una triste lampadina che pencolava nella stanza da letto......
Au moins vous l'avez bien inauguree la cuisine, ca ne laisse presager que du bon!
ma lo sai che anche io quando mi ero trasferito prima a torino e poi a roma ho lavato per un po' i piatti nella vasca!!
mi ha fatto ridire un sacco il concetto di strati geologici ma è veramente così!! io ho gli strati geologici nella dispensa e nelle mensole che corrono tutto all'interno della nostra piccola casa.
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