04 dicembre 2008

Bella e impossibile immangiabile

Si chiama pasta di mais ed è una robina bella chimica che si può cucinare a casa, conservare in sacchetti di plastica e persino surgelare e serve a modellare tutto quello che vi pare senza screpolarvi le mani come la pasta al sale.
Rispetto alla pasta al sale ha inoltre il vantaggio di essiccarsi facilmente all'aria (imbarcandosi però un po' se sottile) e di non essere sensibile all'umidità ambiente una volta secca.
L'aspetto è più setoso della pasta al sale. Qualcuno dice quasi plasticoso, d'altronde l'ingrediente principale è colla vinilica...!
A dir vero, scelgo l'una o l'altra in base a quello che voglio realizzare.

I cuoricini che finiscono di seccarsi sul termosifone sono di pasta al sale e, sempre che ne trovi il tempo, verranno decorati con motivi provenzali quindi verniciati mentre con la pasta di mais faccio piccole decorazioni monocromatiche già colorate in partenza.
La ricetta della pasta di mais, semplice quanto strana, proviene dal bel volume Pasta al mais- Fabbri editori e va seguita alla lettera. Questa non è cucina , è chimica.
Servono:
- 250 g di amido di mais (qui da noi Maizena o Pan degli angeli)
- 500 g di colla vinilica
- 35 g di crema emoliente per le mani
- 12 ml (un cucchiaio) di glicerina
- 250 ml di acqua

e ancora
- una vecchia pentola antiaderente di quelle graffiate che per gli alimenti sono un pericolo
- una frusta
- un cucchiaio di legno
- tovaglia di plastica
- tubetti di colori a tempera
- guanti monouso

Si inizia mescolando la fecola con l'acqua fredda. Sul momento vi sembrerà che non voglia saperne. Datele un po' di tempo, assorbirà l'acqua e diventerà più duttile.
Aggiungete quindi gli altri ingredienti. Per non diventare cretina taglio i tubi di colla. Ovviamente si rischia sia di piantarsi il coltello in una mano che di spalmare di colla il pavimento quindi, mi raccomando, gesti misurati e calma olimpica.
Abbandonate la frusta e prendete il cucchiaio. Mettete la pentola su fuoco basso e girate continuamente. Sul momento farà i grumi, voi continuate a girare tranquillamente, tanto più tranquillamente che è meglio evitare di spruzzare il fornello. Dovesse però capitarvi, per pulire, basterà comunque fare impacchi bagnati sulle gocce di impasto colloso.
Ci vanno circa 5 minuti perché l'impasto inizi ad addensarsi e altri 6 perché inizi a staccarsi dalla pentola segnalando il giusto punto di cottura. Gli ultimi 6 sono un po' faticosi, l'impasto ha il suo peso! Da grumoso lo vedrete assumere, di buona grazia, una consistenza elastica omogenea. Mi ripeto, questa è chimica, mica béchamel !
Non insistete nella cottura. 11 minuti sono il tempo giusto. Ci vorrà molto di più a lavare la pentola, a meno di lasciarla a bagno un bel po'.
Resta da far raffreddare il blob ottenuto su un piano unto di crema mani, rigirandolo ogni tanto perché la superficie non si secchi. Quando è ben freddo, dividetelo in panetti che chiuderete in sacchetti di plastica. Non mi è mai capitato di aspettare così tanto ad usarlo ma i sacri testi dicono che si conserva 5-6 mesi a temperatura ambiente e quanto si vuole in congelatore.
Quello che i sacri testi non dicono è che ci vanno almeno due tubetti di tempera rosso primario per ottenere, su mezzo impasto, la tinta che vedete sulla foto, ( ne ho poi aggiunto ancora un po') e che, per impastare, sono consigliati i guanti ;-)

La pasta di mais si mangia letteralmente il colore che però rimane bello stabile quando l'oggetto realizzato si secca. In compenso, a mio avviso, colorarla dopo non da risultati soddisfacenti, a meno di usare vernici e con mano molto leggera.
Con l'impasto rosso devo fare dei cuoricini da appendere ai rami di natale. Quelli degli anni scorsi sono piaciuti un po' troppo ai visitatori ;-)


Kat

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14Commenti:

Blogger Fra ha detto:

Io ti adoro...organizzo immediatamente un pomeriggio di chimica natalizia con mia mamma...ehmmm non è che mi daresti anche la ricetta della pasta di sale?
;P
Grazie davvero
un bacio
Fra

04/12/08, 09:41  
Blogger anna ha detto:

Mi piace molto questa pasta. Di mais e quindi glutenfree, così evito di spargere farina glutinosa per casa. L'albero piace molto anche a me...
Un abbraccio

04/12/08, 10:45  
Blogger Amelia ha detto:

fantastico!!! questa idea è ottima per impegnare i piccoli mostri nei prossimi giorni di festa!!
grazieeee

04/12/08, 10:55  
Blogger Scribacchini ha detto:

Kat è impegnatissima in miniera ed io, l'unica pasta che conosco sono le orecchiette con i broccoli che farò a pranzo. Non temete la ricetta arriverà prima di sera.
Ma, i piccoli mostri, non erano un'esclusiva di Cat di Cucino in giardino? :-)
Remy

04/12/08, 11:12  
Blogger Amelia ha detto:

buooooone le orecchiette con i broccoli!! mi sa che ci sono tanti pm (e non sono le piccole marmotte)!!! i miei ultimamente si sono messi di impegno il natale li ha galvanizzati non si tengono!!!
maaammmmaa domani è natale??? arghh

04/12/08, 11:21  
Blogger Scribacchini ha detto:

Passo di corsa.
La ricetta che uso io per la pasta di sale è :
uguale peso di farina "O" (meglio della "OO" che avendo meno glutine dà risultati meno solidi) e sale fino (meglio ancora se finissimo)
acqua qb per ottenere la consistenza del pongo. Per esempio, 200 g di farina + 200 g di sale richiedono circa 125 ml d'acqua. Io aggiungo, per queste dosi, un cucchiaio di glicerina e un filo d'aceto bianco ma sono optional.
Sul termosifone pezzature piccole e sottili si seccano in 3-4 giorni.
Ciao. Kat

04/12/08, 11:50  
Anonymous Anonimo ha detto:

Mi sembra decisamente complicato; quasi quasi mi metto a fare i biscotti....seeeee, vi piacerebbe, eh?
Che la pasta e broccoli sia con Te, Remy (scusa Patt)!!!

04/12/08, 11:53  
Blogger Scribacchini ha detto:

Complicato non direi, un po' fastidioso si. Per questo ho preferito spiegare proprio tutto evitandovi le soprese. Tenete presente che si conserva a lungo... ;-)
Smack. Kat

04/12/08, 12:03  
Anonymous Anonimo ha detto:

Credimi, pasticciona come sono, per me è complicato.
L'ultima volta che ho concesso ai PM l'uso libero delle tempere ne è uscita una sedia della cucina blu oltremare da bianca che era, e abbiamo usato una strage di detersivi e varechine puzzolenti per evitare l'ira funesta di chi sai tu......
Queste sono cose da lasciare alla Tittizia (Santa Tittizia MAestra di Scuola Materna e protettrice nei Nipoti Spataccati, dei P.M. e delle Api Nervose)

04/12/08, 13:40  
Blogger Elena Bruno ha detto:

Qualche anno fa ho passato la mia fase pasta di sale. La cucina era eternamente un cantiere ... che dici mi lancio nel periodo pasta di mais?
grazie per la ricetta collaudata
p.s. questa sera a cena abbiamo fatto la minestra Toscanini, con sedano rosso, riso e brodo del bollito: Super!!!

04/12/08, 23:24  
Blogger Michela cake designer ha detto:

Che bella!
Che tipo di crema emolliene per le mani--?
Una qualsiasi?

05/12/08, 10:16  
Blogger marinella ha detto:

Decisamente Il Natale ti ha scatenato la creatività, questi cuoricini sono bellissimi. ma non riesco a ritagliare tempo anche per questi purtroppo. Baci ti scrivo.

05/12/08, 12:28  
Blogger Scribacchini ha detto:

Ciao Michela
L'ideale mi sembrano esssere le banali creme alla glicerina. Basta che non sia una cosa densa e grassa come ... la più famosa di tutte le creme ;-)
Kat

05/12/08, 15:06  
Blogger Fra ha detto:

grazie ;D

05/12/08, 16:07  

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