Calamarata Senza Storie
Quel giorno, la nostra pescivendola di fiducia (essì, alla fine ne abbiamo scovata una anche qui sotto al Monte Bianco) aveva dei calamari veramente belli, piccoli e sodissimi e siccome stava per chiudere... insomma, con pochi euro siamo tornati a casa con una quindicina di calamari di buona famiglia. Sarebbero però diventati infrequentabili se non li avessimo cotti e mangiati in giornata quindi..."calamarata" a pranzo e calamari ripieni a cena. I secondi li "surgeliamo" in bozze per qualche giorno...
Dunque, calamarata. Fusion? Ennò. Troppo facile. Prima invochiamo l'autunno, poi quando arriva davvero il freddo capita che ci torni la voglia di basilico e limone!
Il basilico c'era, proprio nelle scale di casa, salvato in extremis dal gelo che la notte successiva ha annerito tutto quanto gli era stato lasciato in pasto. Anche i limoni non trattati c'erano. Quanto al fumetto, quello vero, da quando Teresa/Gennarino ci ha insegnato a sfilettare i pesci per usare testa e lisca per prepararlo, ne abbiamo quasi sempre in congelatore.
Kat e Remy
Dunque, calamarata. Fusion? Ennò. Troppo facile. Prima invochiamo l'autunno, poi quando arriva davvero il freddo capita che ci torni la voglia di basilico e limone!
Il basilico c'era, proprio nelle scale di casa, salvato in extremis dal gelo che la notte successiva ha annerito tutto quanto gli era stato lasciato in pasto. Anche i limoni non trattati c'erano. Quanto al fumetto, quello vero, da quando Teresa/Gennarino ci ha insegnato a sfilettare i pesci per usare testa e lisca per prepararlo, ne abbiamo quasi sempre in congelatore.
E allora Calamarata Senza Storie.
Mentre uno (vi lasciamo indovinare chi...) separava, spellava,lavava e asciugava i calamari e li tagliava ad anelli della stessa dimensione della pasta, l'altro rosolava uno scalogno in olio evo nel saltapasta. Poi, a fiamma alta, abbiamo fatto saltare anche i calamari. Per tre minuti tre, non uno in più sennò dimentano duri.
Come per la calamarata fusion, li abbiamo lasciati in attesa, in un altro recipiente, recuperando però i loro succhi che abbiamo aggiunti al fumetto.
Nella padella non lavata (sarebbe un crimine) abbiamo poi risottato la pasta, ovvero a metà cottura l'abbiamo scolata dall'acqua e trasferita in padella e abbiamo finito di cuocerla facendole assorbire fumetto bollente un mestolo per volta. Quand' è stata quasi cotta, abbiamo aggiunto i calamari, giusto il tempo per scaldarli, spadellato un minuto, spolverizzato di prezzemolo, basilico e buccia di limone e ...gradito molto.Kat e Remy
3Commenti:
molto tattica, molto, molto tattica :-))
che bella squadra!ho bisogno anch'io di un pescivendolo di fiducia!
deve essere buonissima, gnam gnam
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