La minestra di Ernesto
"Non me ne faccio niente!" esclamò l'Ernesto, tra lo sgomento e il ridanciano, quando gli venne posto davanti, con fare efficiente e vagamente cerimonioso, un piatto di una crema di verdura molto simile a questa. L'Ernesto, milanese purosangue molto giovanile e spiritoso era, come noi, condannato alla cena servita al tavolo che l'Hurtigruten, la nave postale norvegese, impone ai passeggeri. La cravatta no. Pur offrendo conforts da autentica nave da crociera e tappe che le navi da crociera neppure si sognano, il postale norvegese consente di viaggiare casual e persino di coricarsi sulla moquette del salone panoramico. Però impiatta la cena...
Primo turno alle 18.30 per passeggeri scandinavi, tedeschi, famiglie con bimbi e anziani. Noi italiani eravamo attesi a tavola alle 20.30. Dato l'appetito che procura l'aria dei fjordi, eravamo puntualissimi. E, le prime sere, decisamente frustrati dall'elegante parsimonia delle porzioni. Il pranzo a buffet, così come peraltro la colazione, era un tripudio di salmone, crostacei e verdure sicché ci facevamo un punto d'onore di ricordare, a turno, che di sera è meglio stare leggeri ;-)
I più increduli (e affamati;-) erano una coppia di ragazzi napoletani poco più che ventenni che avevano vinto la crociera (13 giorni, l'intero percorso da Bergen a Kirkenes e ritorno) messa in palio da non ricordo quale acqua minerale italiana.
Quando abbiamo provato a rifare questa delicata crema di verdure l'abbiamo spontaneamente dedicata all'Ernesto. Ve lo presentiamo di spalle, privacy oblige, intento a catturare il sole di mezzanotte che giocava a nascondino con nuvole inopportune.
E la ricetta ? Bè, quella è davvero banale, semplicissima e veloce.
E' una crema di ... cavolfiore che però quasi non sà di cavolfiore .
Per due porzioni servono :
- un piccolo cavolfiore
- una piccola patata
- un porro oppure una piccola cipolla oppure uno o due scalogni
- brodo vegetale granulare oppure preparato con le vostre manine sante
oppure latte, se vi piace e piace al vostro organismo
- semi di cumino nero (carvi o kümmel)
- un filo d'olio crudo o, meglio, un tocchetto di burro
- crostini ( si , si, magari saltati in padella asciutta, ma crostini, assolutamente!)
Basterà lessare le verdure con poca acqua finché siano tenere anche il cimette di cavolfiore quindi mixare o passare in crema, aggiungere acqua se fosse troppo densa, aggiustare di sale e servire con un filo d'olio, i semi di cumino prima pestati poi lievemente tostati in padella asciutta e i crostini (rigorosamente di un cm per lato) .
Continueremo a preferire la crema di broccoli con graniglia di nocciole tostate però quando dovesse capitare di avere un cavolfiore che langue in frigo...
Kat e Remy
Etichette: "vedo gente faccio cose", minestre e zuppe, vacanze
11Commenti:
Post piacevolissimo da leggere :-)
Carina la "minestra di Ernesto" e l'italica propensione per il cibo che sottoscrivo in primis :-D
Buona giornata
a milano, pur essendoci stato il sole in questi due giorni, l'aria sta iniziando a refrigerarsi un po', per cosa significa? significa che sta arrivando la stagione delle minestre d'Ernesto (chè c'è? non sapevate che dopo l'estate c'è la stagione "delle minestre d'Ernesto"? bah..non ci sono più le mezze stagioni...)
Vedo comunque che quella in foto sembra piuttosto densa,bella corposa, tipo una purea morbida, però se dovesse capitarmi di farla la farò un po' più brodosa..non trovate che sia celestiale la melodia di chi succhia il brodo dal cucchiaio come da galateo? :p
Che bella storia, all' inizio pensavo fosse una favola. Siete riusciti, comunque, a trasformare un banalissimo cavolfiore in qualcosa di caldo e confortevole. E poi c'e' il cumino, mia passione, la provo di sicuro. E non dimentichiamo che ho un marito olandese, loro amano i cavolfiori. Grazie
che buona e semplcie questa minestra: delicata e ricca di verdure!
baci baci
buona questa crema, molto leggera e delicata, e perfetta adesso che le temperature si sono improvvisamente abbassate!
Un bacione
fra
a me fanno venire un languorino ste pappe buone!!!
Carissimi, la vellutata di cavolfiore che non sa di cavolfiore è un'ottima idea ed è super invitante, ma un viaggio in postale a zonzo nei fiordi norvegesi ancora di più.
Con molto piacere mi sono riletta i vostri bellissimi appunti di viaggio........
Curiosità mooolto personale, come si stava a latticini sul "vostro" postale?
Bacioni
Clara
Eccomi eccomi! Ma ciao! Ma grazie a tutti per i commenti! Chiedo scusa per il ritardo nel rispondere. Un impegno di famiglia mi ha spedita qualche giorno in un posto bellissimo ma privo di connessione.
Inoltre, nei prossimi giorni avrò poco tempo quindi temo che la minestra di Ernesto rimarrà on line per un po'.
Clara vero è a bordo, come ovunque in quelle zone, ci sono latticini a profuzione, in primis in quella vellutata di cavolfiore. Se però quel viaggio ti attira tieni conto che la Scandinavia è complessivamente piuttosto attenta alle intolleranze alimentari quindi penso che basti concordare un trattamento speciale quando prenoti. Fai un giro sul sito dell'Hurtigruten, magari ci sono già lì indicazioni in merito.
Cuochella hai ragione, mi è venuta un po' densa. Il vero Potage Du Barry (crema di cavolfiore, latte e panna)non prevede patate.
Un abbaccio a tutti (ma sì, anche al troll correttore bozze ;-)
Kat
A me questa minestra di Ernesto piace... e io sarei disposta a comprarcelo apposta, un cavolo, non solo a buttarcene uno che langue in frigo. A presto!
Sabrine
Sono nella fase "minestre" e questa capita a fagiolo anzi a cavolo e la proverò moooolto volentieri, anche con le patate!
Ciao Kat, eccomi a ricambiare la visita...e molto di più. sappi che hai acquistato una fedele lettrice (senza però che sia iscritta a quell'affare dei sostenitori, tanto poi se non ho tempo i feed non li leggo lo stesso, perciò a che mi serve sapere quanti post non ho letto???). Questa crema (più o meno simile insomma...) la faccio spesso, ma non avevo mai usato il cumino nero benchè sia una delle mie spezie preferite. voglio provarlo...purtroppo per mio marito, che invece non lo ama ma ha lo straordinario pregio di mangiare qualsiasi cosa gli proponga in tavola!
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