18 febbraio 2008

L'Italia è femmina

e non accetta più di essere considerata un ventre o benedetto o criminale.


Noi abbiamo firmato, Donne e Uomini, con determinazione.
Anche con rabbia, sul momento. Ora cerchiamo di tenerla a bada perché conviene essere assolutamente lucidi e attenti a non farsi strumentalizzare e non cedere alle provocazioni.
Resta l'indignazione. Per i fatti di Napoli, per le continue ingerenze della Chiesa in affari non suoi, per i mille segnali della prepotenza degli uni e della distrazione degli altri.
Questa petizione si rivolge ai leaders della sinistra ma non è firmata solo da persone di sinistra, così come non è firmata solo da donne. Se avete tempo leggete anche i loro commenti.
Ne citiamo uno, non a caso : "Aborto, continui inviti al Papa nelle Università, con conseguenti, (giuste)obbiezioni dei Docenti..è evidente che si tenta di scatenare una guerra di religione per attirare i cattolici a destra. Attente ragazze, soprattutto quelle cattoliche! "

L'Italia è femmina ma ha tanti uomini in gamba al suo fianco. Insieme possiamo mettere in riga
chi pretenderebbe di farci regredire tutti .
A difesa della legge 194 si potrebbero scrivere molte cose, ricordare molti drammi del passato - madri, nonne, zie è ora di raccontare a figlie e nipoti perché prendano coscienza di quanto si è pagato prima di arrivare alla 194 e cosa signica questa legge per il loro futuro e quello dei loro compagni - e purtroppo sottolineare anche molti drammi del presente - l'Italia è una ma non tutta uguale e nella stessa Europa non tutte le donne hanno diritto di scelta, vedi l'Irlanda.
C'è ancora qualcuno che ricorda il tempo in cui era vietato anche solo parlare in pubblico di anticoncezionali ? Era 30 anni fa. Quanti anni hai, tu che leggi ?

Non aggiungiamo altro, qualcuno si è indignato meglio di noi.


Se preferite una "bandiera" più morbida c'è questo bel banner ideato da La francese di Un mondo di bene per manifestare la sua composta indignazione. Merci!

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18Commenti:

Anonymous Anonimo ha detto:

Il rischio è davvero quello di restare senza parole, e invece no, le parole vanno trovate, vanno scelte e vanno dette, urlate se serve.
Abbiamo una legge, fra le migliaia che sembrano scritte da un demente in preda ad un delirio, che, invece, ha funzionato e funziona egregiamente: bisogna difenderla a tutti i costi.
Bisogna difenderla per chi è costretta a farvi ricorso OGGI, che spesso non è la stessa donna che vi ricorreva venti o trent'anni fa: perchè magari non è italiana, o non sa nulla di contraccezione, o non ha i mezzi o la forza per crescere un figlio, o spesso tutte queste cose insieme.
E soprattutto, non dobbiamo mai dimenticare, che l'abolizione o la modifica di questa legge rischiano, come molto spesso accade, di lasciare senza tutele proprio coloro che ne hanno bisogno.
Perchè noi italiane istruite e benestanti andiamo in clinica, le altre tornano alle mammane e al prezzemolo.
Perchè quelli che sono così convinti contro l'aborto di Stato, sono anche, stranamente, molto convinti contro la contraccezione, come se fra le due cose non ci fosse alcun nesso.
Perchè a sbraitare sono, come sempre, maschi senza figli, che non hanno la più pallida idea di quanto costi ad una donna la scelta di abortire, ma sono bravi a dare consigli etici a chi è sempre l'ultima a trovare un lavoro un lavoro, la prima ad essere licenziata, quella che è pagata di meno, quella che ha servizi sociali da schifo o costosissimi, quella che in Europa ha meno aiuti da parte dei mariti (i compagni, naturalmente, non esistono.
BZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZ

18/02/08, 11:20  
Anonymous Anonimo ha detto:

Non sono anonima, sono Mrs. Bee...

18/02/08, 11:21  
Blogger Scribacchini ha detto:

Chissà come mai... ti avevo riconosciuta, Apecara ;-)
Temo che il sito che ospita la petizione Liberadonna sia in tilt. Ma con un po' di pazienza...
Kat

18/02/08, 11:59  
Blogger maricler ha detto:

Proprio ieri ho firmato questo appello e ho inserito il banner sul nostro blog. Spero che altri seguano l'esempio. Proprio non si può stare fermi di fronte a questo scempio dei diritti.

18/02/08, 14:52  
Blogger anna ha detto:

Ciao a tutti. Lavoro presso l'ospedale citato dal Corriere e vi dico di fare attenzione anche a quello che dicono i giornalisti. A volte il gioco dei giornalisti è spesso di colorare le vicende creando poi situazioni di rivolta da parte della gente. Io sono per la 194, lavoro in un dipartimento materno/infantile, ero alla manifestazione di giovedì in piazza san Babila a Milano, ma forse non ci stiamo fasciando la testa prima di rompercela?
Un abbraccio
Anna

18/02/08, 16:19  
Blogger Scribacchini ha detto:

Sicuro, Anna, la calma è una necessità assoluta.
Razza pericolosa, a volte, i giornalisti. Lo so bene, lavoro gomito a gomito con loro da 30 anni, così come tu lavori gomito a gomito con medici di tutti i tipi.
Niente isterismi per carità ma questa volta stare zitti e buoni a vedere che piega prendono le cose sarebbe una volta di troppo.
Quanto a fasciarsi la testa, chi ha la mia età ce l'ha ammaccata dai tempi che furono e non dimentica.
Kat

18/02/08, 16:53  
Blogger marinella ha detto:

Firmo e metto subito il banner sul blog anch'io, negli ultimi giorni tutte le volte che vedevo un certo personaggio in tv schiumavo dalla rabbia minacciando di provare un aborto su di lui. Avrei voluto andare anch'io alla manifestazione, non ho potuto ma c'ero col pensiero. Grazie del link. A proposito ho 52 anni e mi ricordo.

18/02/08, 21:14  
Blogger flat eric ha detto:

Hai ragione Kat!
Non è più il tempo del silenzio ma della partecipazione.
Per stare zitti a guardare, vedi come abbiamo ridotto la Campania.
Se stiamo zitti, prima o poi, abrogheranno la 194 o la renderanno inutilizzabile.
Ricordiamoci cosa hanno fatto per la procreazione assistita.

19/02/08, 09:27  
Blogger Scribacchini ha detto:

Ciao Eric. Ecco, hai sottolineato proprio un punto dolente. Spesso in Italia per smontare anni di conquiste civili - di ogni genere -basta rendere inutilizzabile una legge con i suoi stessi cavilli. O potersi permettere impunemente di non applicarla. Per questo, a chi non fa distinguo riguardo all'obbiezione di coscienza , rispondo che deve esistere anche la possibilità di obbiettare all'obbiezione. Te lo vedi un giovane medico che prova a resistere ad un primario obbiettore?
Kat

19/02/08, 10:14  
Blogger Gracianne ha detto:

Kat, je n'ai pas suivi l'actualite ces temps-ci, et je ne comprends pas tout. peux tu m'expliquer?

19/02/08, 14:02  
Anonymous Anonimo ha detto:

Spiegare, Gracianne, è una parola grossissima: come si fa a spiegare quello che ci sta succedendo?

19/02/08, 14:52  
Blogger Scribacchini ha detto:

Ci ho provato lo stesso, cara Bee, scrivendole in privato e non è stato poi tanto difficile perché Gracianne ha vissuto in Italia (e in altri paesi molto meno democratici, a suo tempo). Sennò manco ci avrei provato ;-)
Mi risponde che stanno iniziando anche in Francia le ingerenze nel privato. Il caro Nicolas si è scoperto una vena moralizzatrice... Mi viene il dubbio che il nuovo flagello siano i leader colpiti da una subitanea e ribollente fede.
Kat

19/02/08, 15:29  
Anonymous Anonimo ha detto:

Ciao a tutti. Mi permetto di parlare per esperienza diretta.
L'anno scorso mia sorella ha preso questa decisione dopo pianti e disperazione e dolore da parte sua, nonché mia e di mia madre. Il bimbo che sarebbe nato non avrebbe sofferto, avrebbe trovato una famiglia che lo avrebbe amato, coccolato, accudito con tutto l'amore che oggi viene riservato a mio figlio. Confesso che ancora oggi non ho capito appieno le ragioni di mia sorella, ma non ho fatto altro che accettarle e sostenere lei nel percorso orribile che ha affrontato. In ospedale, l'unica perplessità (non da poco) è stata che a fronte di una promessa massima discrezione, lei si è ritrovata insieme ad altre 5 donne che affrontavano la stessa cosa, con l'infermiere che seduto su una seggiolina chiacchierava della cosa come se fosse del più e del meno, con estrema leggerezza.
Quello che ho visto io, che ho assistito mia sorella, è che nessuna donna, dubbiosa o convinta che sia, affronta l'aborto con leggerezza. Tutto questo per noi è stato fonte di estremo dolore, ma oggi mia sorella è serena, per cui non possiamo far altro che accettare ed andare avanti, anche se spesso penso che a quest'ora io potrei essere zia.
Sono a favore della legge 194, lo sono sempre stata, se avessi dei motivi per me (e solo ed esclusivamente per me) validi, lo farei anch'io. Ma chi non ha idea di quello che significhi, chi pensa che sia come andare in ospedale a fasi medicare una sbucciatura, farebbe meglio a stare zitto, soprattutto se uomo. E' una cosa di tale ed inaudito dolore, ma è una nostra libertà. Che nessuno si permetta neanche di discuterla (soprattutto chi per natura o per scelta di vita non potrà mai capirla)!
Kelly (che si scusa infinitamente per l'eccessiva lunghezza del commento...)

20/02/08, 14:47  
Blogger Scribacchini ha detto:

Ciao Kelly.Non esistono commenti troppo lunghi quando ci sono angoscie non sopite da condividere ;-) E anche speranze e magari il profumo di un infornata di biscotti la prossima volta che ti affaccerai. Benvenuta! Kat

20/02/08, 17:13  
Blogger Scribacchini ha detto:

Ciao, Kelly. Quel che dici lo comprendo appieno. Mi spiace solo che in trent'anni non sia cambiato nulla nel modo in cui gli ospedali trattano la cosa (ai tempi miei c'era addirittura una stanza a parte, con tanto di cartello sulla porta, come se fosse un male contagioso) ma almeno si può parlare di ospedali, di infermieri, di medici, non di mammane.
Un abbraccio grande a te e a tua sorella. E torna a trovarci quando Kat sfornerà i biscotti! :-)
Patt

20/02/08, 19:04  
Blogger quasimamma ha detto:

Certo che però ci sono persone per le quali l'aborto non è altro che un'anticoncezionale. E non parlo di gente ignorante, ma persone cosiddette "bene". Io che ho partorito l'anno scorso ed ho perso un bimbo l'anno prima quando penso a questo vengo sommersa dall'angoscia. Ma la stessa cosa mi è successa quando ho sentito dell'ingiusto attacco alla mamma che ha abortito alla 21 settimana. Difendo comunque la 194, la legge c'è e si DEVE FARLA RISPETTARE. Forse se si lavorasse di più sulla testa della gente.. sia dei pro che dei contro. Appoggio appieno il vostro appello! Ciao Quasimamma confusa e spaventata.

21/02/08, 16:39  
Blogger Scribacchini ha detto:

Ciao, Quasimamma. Quello che dici è vero, esiste una percentuale di irresponsabili, esigua ma reale. E sono pericolosissime, sia perché danno appigli agli abolizionisti che per se stesse. Mi consolo pensando a... quanto irresponsabili sarebbero come madri ;-)
Un abbraccio. Kat

21/02/08, 17:14  
Anonymous Anonimo ha detto:

Grazie!!! Sia per il conforto che per il benvenuto... Per la verità sono una vs lettrice silenziosa ma assidua (voi mi avete aperto le porte dei food blog attraverso la ricerca della ricetta per il panettone gastronomico...) ed ho trovato in questo post lo spunto per "delurkarmi". A questo punto, i complimenti a voi tutti per le cose che scrivete, cucinate e fotografate sono assolutamente d'obbligo! Alla prossima infornata di biscotti, allora!
Baci, Kelly (un po' più concisa stavolta) :-)

22/02/08, 19:40  

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