Treina d'an
Un tempo, qui in Valle d'Aosta, il primo giorno dell'anno nuovo, i ragazzini, percorrevano le strade del loro vilaggio e bussavano alle porte chiedendo una strenna per l'anno nuovo (treina d'an, appunto).
Veniva dato loro un'uovo, una manciata di noci, di mandorle o di pinoli. Con questa ricchezza, i ragazzini facevano bisboccia.
Ad un certo punto, nessuno sa dire quando, è stata aggiunta una complicazione, se volevano la strenna, i ragazzini dovevano essere molto veloci a chiederla. Chi chiedeva la strenna per primo la riceveva dall'altro.
Questo gioco è arrivato sino a noi e Treina d'An è diventato l'augurio per l'anno nuovo. Ogni anno, tra il 1° e il 6 Gennaio, ci facciamo un punto d'onore ad essere i primi ad augurare buon anno con questa arcaica formula ludica.
Di consequenza:
Treina d'An a tceut!
Remy
1Commenti:
Bondì! Tutto il mondo è paese, quindi eccovi il saluto dei ragazzini di qui: "Bon an, bondì, deme na bona man a mì".
E da voi come si dice?
:-)
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