Non di solo cioccolato...
...vive un blog (e nemmeno un vegano ;-)
Dovessi basarmi sull'impennata delle statistiche e, soprattutto, se farle impennare fosse il mio intento, metterei un pizzico di cacao in ogni ricetta che pubblico, soprattutto nel titolo.
Basta vedere in quanti venite a trovarci quando proponiamo una torta cruda al cacao e come cala subito l'affluenza quando inforniamo crostini di farro e segale.
Ovvio che un po' di compagnia fa piacere e, accessoriamente, conforta (anche parecchio, diciamolo) l'ego e la motivazione di chi scrive e di chi fotografa, ma lo scopo è un altro, così se oggi passate a trovarci vi tocca un piatto di Tofu strapazzato (previa marinatura di sapore italico) accompagnato da un hash brown (patata lessa schiacciata con mala grazia) bruciacchiato. E decisamente infotografabile.
Che però era di un buono, ma di un buono...!
Fase 1 :
- togliere il tofu dall'involucro e asciugarlo con carta cucina.
- farlo sobbollire una decina di minuti in acqua salata o brodo vegetale con un zic di succo di limone.
- scolarlo e "spugnarlo" comprimendolo adagio fra due strati di carta forno.
- o, meglio, se si ha il tempo o ci si pensa in anticipo, pressarlo ( un piatto, tre strati di carta cucina, il tofu, tre strati di carta cucina, un piatto, un peso).
- tagliarlo a dadini.
- metterlo a marinare in olio e.v.o, salsa rossa del tubetto (concentrato con verdure, per intenderci), erbe aromatiche (origano, timo e basilico) e magari un pizzico di paprika.
Un quarto d'ora e si sarà bevuto tutto, insaporendosi in modo insperato.
Al momento di cuocerlo, si potrà scegliere di infilzare i cubetti su degli spiedini e farli dorare in padella o schiacciarli con la forchetta e aggiungerli, sempre in padella, a un paio di scalogni fatti rosolare piano piano una decina di minuti con una foglia di alloro. Per evitare di offendere i lombardi DOC, non azzardo paragoni con i bruscitt ;-)
Però tengo a portata di mano la forchetta che mi servirà anche per la fase 2 .
Fase 2 :
- lavare e spazzolare con cura le patate (due a testa, medie).
- metterle in pentola coperte d'acqua fredda, salare e portare a bollore.
- farle cuocere "al dente" (diciamo una trentina di minuti ; la lama del coltello deve trapassarle ma con un pelino di fatica).
- lasciarle raffreddare.
- intanto mettere in infusione in olio e.v.o caldo uno spicchietto d'aglio e un po' di rosmarino.
- decidere se sbucciare o meno le patate (la versione rustica dell'hash brown, pietra miliare della colazione salata anglosassone, non lo prevede necessariamente).
- schiacciarle grossolanamente con la forchetta o tagliarle a dadini.
- salare, pepare e condire con una piccola parte dell'olio aromatizzato.
- bagnarsi o ungersi le mani e formare delle schiacciatine.
- trovare (magari) il tempo di farle rassodare un momento in frigo.
- passarle nella farina (qui, di riso).
- rosolarle fino a doratura decisa su entrambi i lati su una piastra abbondantemente unta con il restante olio aromatizzato.
- gongolare di essere riusciti a girare le schiacciatine senza romperle ma, all'ultimo, dargli eventualmente una mezza sgniaccata con la spatola, così, tanto per essere più vicini alle origini.
Servire col Tofu o con quello che più vi piace.
Kat
Dovessi basarmi sull'impennata delle statistiche e, soprattutto, se farle impennare fosse il mio intento, metterei un pizzico di cacao in ogni ricetta che pubblico, soprattutto nel titolo.
Basta vedere in quanti venite a trovarci quando proponiamo una torta cruda al cacao e come cala subito l'affluenza quando inforniamo crostini di farro e segale.
Ovvio che un po' di compagnia fa piacere e, accessoriamente, conforta (anche parecchio, diciamolo) l'ego e la motivazione di chi scrive e di chi fotografa, ma lo scopo è un altro, così se oggi passate a trovarci vi tocca un piatto di Tofu strapazzato (previa marinatura di sapore italico) accompagnato da un hash brown (patata lessa schiacciata con mala grazia) bruciacchiato. E decisamente infotografabile.
Che però era di un buono, ma di un buono...!
Fase 1 :
- togliere il tofu dall'involucro e asciugarlo con carta cucina.
- farlo sobbollire una decina di minuti in acqua salata o brodo vegetale con un zic di succo di limone.
- scolarlo e "spugnarlo" comprimendolo adagio fra due strati di carta forno.
- o, meglio, se si ha il tempo o ci si pensa in anticipo, pressarlo ( un piatto, tre strati di carta cucina, il tofu, tre strati di carta cucina, un piatto, un peso).
- tagliarlo a dadini.
- metterlo a marinare in olio e.v.o, salsa rossa del tubetto (concentrato con verdure, per intenderci), erbe aromatiche (origano, timo e basilico) e magari un pizzico di paprika.
Un quarto d'ora e si sarà bevuto tutto, insaporendosi in modo insperato.
Al momento di cuocerlo, si potrà scegliere di infilzare i cubetti su degli spiedini e farli dorare in padella o schiacciarli con la forchetta e aggiungerli, sempre in padella, a un paio di scalogni fatti rosolare piano piano una decina di minuti con una foglia di alloro. Per evitare di offendere i lombardi DOC, non azzardo paragoni con i bruscitt ;-)
Però tengo a portata di mano la forchetta che mi servirà anche per la fase 2 .
Fase 2 :
- lavare e spazzolare con cura le patate (due a testa, medie).
- metterle in pentola coperte d'acqua fredda, salare e portare a bollore.
- farle cuocere "al dente" (diciamo una trentina di minuti ; la lama del coltello deve trapassarle ma con un pelino di fatica).
- lasciarle raffreddare.
- intanto mettere in infusione in olio e.v.o caldo uno spicchietto d'aglio e un po' di rosmarino.
- decidere se sbucciare o meno le patate (la versione rustica dell'hash brown, pietra miliare della colazione salata anglosassone, non lo prevede necessariamente).
- schiacciarle grossolanamente con la forchetta o tagliarle a dadini.
- salare, pepare e condire con una piccola parte dell'olio aromatizzato.
- bagnarsi o ungersi le mani e formare delle schiacciatine.
- trovare (magari) il tempo di farle rassodare un momento in frigo.
- passarle nella farina (qui, di riso).
- rosolarle fino a doratura decisa su entrambi i lati su una piastra abbondantemente unta con il restante olio aromatizzato.
- gongolare di essere riusciti a girare le schiacciatine senza romperle ma, all'ultimo, dargli eventualmente una mezza sgniaccata con la spatola, così, tanto per essere più vicini alle origini.
Servire col Tofu o con quello che più vi piace.
Kat
Etichette: 100% vegetale, preparazione anticipata, tofu
3Commenti:
Sottoscrivo e condivido ogni parola!
Mi ispira la marinatura mediterranea, non ho mai aggiunto pomodoro al tofu ma solo le erbette ... c'è sempre da imparare!
Baci
Gnam gnam! Ecco una bella ricetta e tanta ispirazione per una principiante come me nell'usare il tofu ;)
Ciao!
Ila
Ciao Elena, grazie. Bacio.
Ciao Ila, dal momento che lo fai sobollire-10 minuti se pensi di cuocerlo ancora o 20 se hai in mente di infilarlo in un insalata-e gli dai il tempo di insaporirsi, all'italiana o con una marinata asiatica, il tofu può davvero diventare una buona sorpresa.
Kat
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