Straccetti Saraceni Miscredenti
Che sarebbero poi parenti degeneri dei pizzoccheri. Molto degeneri. Non ce ne vogliano i Valtellinesi, della ricetta doc sono rimaste solo farina di saraceno e patate a dadini. Niente formaggio, ancor meno burro, niente verze e erbette, patate saltate anziché lessate con la pasta, neppure il formato abbiamo rispettato. L’appetito era troppo per trafilare la pasta. Tre giri di rotella e via. Mentre Remy impastava, ho affettato la cipolla e tagliato la patata, mentre tirava la sfoglia a macchina, ho spadellato patate e salsiccetta, mentre la pasta cuoceva ho fatto friggere anelli di cipolla per il tocco finale ( ideato da Remy).
Dosi per 4 persone
Per la pasta :
un uovo
una tazzina d’acqua
un etto di farina di grano duro
un etto di farina di saraceno
Per il condimento:
due patate medie
una cipolla
mezzo metro di salsiccia magra ( così la fa Leo, il nostro macellaio )
4 cucchiai d’ olio e.v.o + quello per friggere
Mescolare le due farine, fare la fontana, versarvi l’uovo sbattuto, incorporarlo con una forchetta quindi iniziare ad impastare aggiungendo acqua a poco a poco fino ad ottenere un impasto sodo. Metterlo a riposare un’oretta in frigo.
Intanto, tagliare le patate a dadini piccoli e regolari, non per mania della precisione ma per ottenere una cottura uniforme. Tagliare in due la cipolla. Con una mandolina ricavare sottili anelli dalla parte più larga. Visto che ne abbiamo il tempo possiamo metterli a bagno in acqua fredda per renderli più dolci. Tritare finemente il resto della cipolla e farla rosolare in padella. Aggiungere quindi le patate a dadini e spadellare fino a farle dorare leggermente. Se si abbronzassero troppo, unire acqua calda , un mestolo per volta. A parte, rosolare la salsiccia sbricciolandola con un cucchiaio di legno. Unirla poi alle patate e portare queste ultime a cottura lasciando un po’ di “umido”. Patate sode consentono di ottenere un piatto più presentabile, patate farinose un condimento più cremoso. Di solito sono loro a scegliere...
Tirare la sfoglia a macchina assotigliandola fino alla penultima tacca. Con la sfloglia velo questo tipo di impasto, una volta cotto, non è molto presentabile.
Tagliare a straccetti irregolari col cotello o l’apposita rotella.
Sgocciolare e asciugare con cura gli anelli di cipolla, spolverizzarli lievemente di farina e farli friggere in olio bollente. Più caldo è l’olio e rapida la cottura più sarà facile ottenere anelli belli aperti. Intanto cuocere la pasta al dente quindi saltarla un attimo con patate e salsiccia, distribuire nei piatti e guarnire con gli anelli di cipolla fritta.
NB per chi come noi non ha la lavastoviglie e detesta allagare il fornello: a metà cottura versate le patate in una fondina, rosolate la salsiccia nella loro padella quindi riunitele. E usate una pentola larga per cuocere la pasta, i pizzoccheri fanno schiuma e da una pentola alta debordano sempre.
Insomma, detto fra noi, è solo un piatto di pasta taragna condito con un umido di patate e salsiccia e non è neppure grasso. Ed è buona anche la versione NO PIG .
2Commenti:
Miscredenti? Sarà, ma sono nella lista delle cose da fare al più presto!
:-)
'ciot
Allora, sai che dico ? Se li fai davvero, fotografali, pliz. Mica per avere una prova. Per sostituire quella foto smortina. Gli straccetti erano troppo sottili e non volevano saperne di stare in bella posa, l'appetito si stava facendo "lupigno", insomma... hai capito. Baciotti. K.
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