26 dicembre 2007

BUON COMPLEANNO GRA


Eccoci qua a condividere un dolce sperimentale. Erano mesi che Kat ci voleva provare, da quando, al mare, ne parlò una ragazza genovese. Non ricorda quale famosa pasticceria della città vecchia si sia inventata questo pandolce con nocciole e cioccolato. Placida Signora di certo lo saprà. Fatto sta che la ricetta era ovviamente da rifare a naso e quello di Kat è un naso prudente. Ha quindi usato come base la sua ricetta preferita di pandolce genovese (di Babette sul sito cooker.net) alla quale, negli anni, ha apportato lievissimi ritocchi.

Per due pandolci con nocciole e cioccolato (che cuociono meglio di uno grande):

In una ciotola si mescolano con cura:
500 g di farina
230 g di zucchero di canna
1 pizzico di sale
un cucchiaino scarso di semi di finocchio
una bustina di lievito istantaneo per torte

In un'altra:
125 g di burro fuso raffreddato
125 g di latte
3 cucchiai di Marsala
2 cucchiai di miele
1 uovo sbattuto

Si versano i liquidi nella ciotola della farina e si impasta, prima con un cucchiaio di legno poi a mano, quindi si incorporano
200 g di nocciole tostate intere
e 150 g di cioccolato amaro in gocce oppure tritato grossolanamente col coltello.
Si modellano due pagnottelle semi sferiche che si infornano a 150° per 70 minuti coprendole con carta forno verso metà cottura in modo che non si scuriscano troppo.
Si lasciano raffreddare su una griglia e ... si offrono a Graziella per il suo compleanno.
E se dopo i bagordi natalizi preferisce un brodino, nessun problema, uno dei grandi pregi del pandolce genovese è la pazienza ;-)

AUGURI AUGURI AUGURI !

Etichette: ,

6Commenti:

Blogger Unknown ha detto:

Aggiungerei che il pandolce se attende qualche giorno dalla cottura rende il massimo...
Ancora auguri di un periodo sereno e ritemprante!
Antonella

26/12/07, 09:06  
Blogger Unknown ha detto:

Auguri cari ragazzi!!!!!!
ero rimasto all'ultimo commento di Remy che mi diceva:" non ti vergogni ad essere così bravo?"
effettivamente....ma a gennaio riprovo con le colombe e con altre temperature di cottura.
Vedrò se vergognarmi ancora...
BUONE FESTE

26/12/07, 11:03  
Blogger graziella ha detto:

Grazie, grazie, grazie, siete sempre così attenti!
Gradisco anche il pandolce! Quando arriva? :-)
Un abbraccio!

26/12/07, 18:59  
Blogger Sara B ha detto:

heilà! grazie per il commento nel mio blog, e tanti auguri di buone feste ;-) il pandolce è una di quelle cose che ho sempre desiderato fare, ma che rimando sempre a quando vado dai miei perché a casa mia ho un fornaccio... :-P
chao chao!

26/12/07, 19:53  
Anonymous Anonimo ha detto:

In realtà le variazioni golose sul pandolce sono diverse, dalla ditta preti, famosa in tutto il genovesato, a poldo, un pasticcere pluripremiato e ultrafamoso dell'entroterra genovese (sta a pontedecimo, in piazza), a Mantero e per finire tagliafico. Quest'ultimo è un pasticcere del centro specializzato proprio in cioccolato, le sue torte sono piccole opere d'arte. Io non ho mai provato a fare quella al cioccolato ma per quello che mi ricordo bisognerebbe impastare il cacao (non al di sopra del 15-20% della farina)assieme agli altri ingredienti, eliminando il cedro candito e sostituendolo con altri aromi più morbidi, non ricordo cos'era 'nnaggia (cmq l'effetto migliora assai) e all'ultimo impasto aggiungere le gocce di cioccolato (senza parsimonia).
ciao e auguri a tutti, siete stati tra i primi blog che lessi anni fa e mi fa sempre un gran piacere tornare a leggervi.
fiordisale

26/12/07, 22:30  
Blogger Scribacchini ha detto:

Ma grazie, Fiordisale! Appena possibile metto in atto un secondo esperimento. Magari con albicocche secche al posto del cedro.
Kat

27/12/07, 08:32  

Posta un commento

<< Home