Primo comandamento: Non farti beccare :-(
Soprattutto se ti colleghi dal posto di lavoro...
"Attenti a inviare commenti volgari sul Web: possono costare il lavoro.
Un post sul blog di un giornalista ha costretto alle dimissioni un impiegato di una scuola americana"
è il titolo di un articolo del Corriere della Sera.
L'articolo è di qualche giorno fa e avrei voluto commentarlo. Casella chiusa. Il giornale avrà le sue ragioni, che io rispetto. Però qualcosa avrei da dire e lo dico qui, nella nostra cucina.
Possibile che l'unico messaggio che gira in questo Paese sia sempre e soltanto quello di non farsi beccare? Possibile che non si possa alzare un po' il livello e ricordare che il web non è la giungla e che la buona educazione è un modo semplice e piuttosto efficace di stare al mondo senza aggiungere inutili tensioni?
Epperò... non è affatto inutile ricordare agli utenti un po' troppo virulenti che in rete nessuno è realmente anonimo.
Detto ciò, io il commento incriminato lo trovo divertente. Sarà che noi francesi abbiamo l'abitudine di "appeler un chat un chat ".
(letteralmente: chiamare gatto il gatto = chiamare le cose con il loro nome ;-)
Kat
Etichette: scoàsse
2Commenti:
concordo il commento era divertente e non personalmente offensivo, il giornalista ha davvero esagerato questa volta...povero professore
Un abbraccio
fra
Anch'io trovo che in fin dei conti il commento non era poi così strampalato, anzi il giornalista avrebbe dovuto aspettarsi una risposta simile. Inoltre avrebbero potuto usare parole peggiori di quella. Facendo quel genere di domande era prevedibile che arrivasse di tutto. Atteggiamento stupido da parte del giornalista.
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