Una nuvola al cacao
Uno dei vantaggi dei dolci vegani sta nella loro capacità di nascere da dispense ridotte ai minimi storici e senza neppure sfiorare il frigorifero. Questa torta al cacao non richiede neppure mele cotte o banane stramature, ottimi sostituti delle uova che hanno però il difetto di non essere sempre a portata di mano. E' pur vero che entrambi si possono tenere in congelatore, sì sì anche le banane purché mixate e,possibilmente, messe sotto vuoto ma... oggi facciamo senza. Contenta, Giulia ? ;-) Allora per prima cosa accendi il forno perché questo impasto va infornato subito.
Per una teglia quadrata da 22x22cm ho mescolato in una ciotola:
- 180 g di farina di farro bianco (o quella disponibile, purché senza crusca apparente)
- 100 g di zucchero scuro
- 25 g di cacao amaro
- un pizzicone di sale
- un cucchiaino raso di bicarbonato
quindi ho aggiunto :
- 80 ml d'olio ( io e.v.o ma andrà bene anche un olio dal sapore meno marcato, vedi quello di riso)
- un cucchiaino di estratto di vaniglia
- 100 ml d'acqua
e per finire, un cucchiaio di aceto di mele.*
* Ingrediente indispensabile, serve a far reagire il bicarbonato. Da aggiungere tassativamente per ultimo, quando l'impasto è già amalgamato, perché la reazione è immediata.
Mescolare bene il tutto. Versare in una forma unta o, meglio, foderata di carta forno.
Infornare a 180° per 30-35 minuti quindi lasciar riposare qualche minuto, togliere dalla teglia e trasferire su una griglia perché si raffreddi.
La ricetta proviene da questo libretto. Ho solo pesato man mano il contenuto delle cups e verificato dosi e tempi di cottura.
Oltre ad essere sofficissima, questa torta si presta bene ad essere glassata. Siccome non è molto dolce ne esageratamente cioccolatosa, oserei una glassa al cioccolato. Unica condizione, aspettare tassativamente che sia ben fredda prima di procedere sennò si beve la glassa. Anzi, se non è ben fredda, è capace a bersi anche lo zucchero a velo.
Cuocendola in una stampo rotondo (meglio se apribile oppure foderato di carta forno, max 22 cm di diametro sennò la torta non verrà alta abbastanza) penso si riesca anche a farcire, sempre quando è ben fredda e usando una buona lama dentata e un po' di delicatezza sia nel tagliarla che nel manipolarla. Senza essere fragilissima, è pur sempre meno compatta del Pan di Spagna vegano.
Piaciuta!
Però, in seguito ci sono piaciute ancora di più queste due varianti:
- Nuvola alle mandorle : 30-50 g di farina di mandorle a sostituire altrettanta farina di farro e un cucchiaio di "burro" di mandorle a sostituire 10 ml d'olio. In questo caso meglio l'olio di riso , più discreto di quello d'oliva, con l'aggiunta di qualche goccia di essenza di mandorle amare nell'impasto.
- Nuvola alle nocciole : come sopra ma con nocciole sfarinate e "burro"di nocciole ma sempre con olio di riso e l'essenza di mandorle a potenziare l'aroma delle nocciole.
Kat
Per una teglia quadrata da 22x22cm ho mescolato in una ciotola:
- 180 g di farina di farro bianco (o quella disponibile, purché senza crusca apparente)
- 100 g di zucchero scuro
- 25 g di cacao amaro
- un pizzicone di sale
- un cucchiaino raso di bicarbonato
quindi ho aggiunto :
- 80 ml d'olio ( io e.v.o ma andrà bene anche un olio dal sapore meno marcato, vedi quello di riso)
- un cucchiaino di estratto di vaniglia
- 100 ml d'acqua
e per finire, un cucchiaio di aceto di mele.*
* Ingrediente indispensabile, serve a far reagire il bicarbonato. Da aggiungere tassativamente per ultimo, quando l'impasto è già amalgamato, perché la reazione è immediata.
Mescolare bene il tutto. Versare in una forma unta o, meglio, foderata di carta forno.
Infornare a 180° per 30-35 minuti quindi lasciar riposare qualche minuto, togliere dalla teglia e trasferire su una griglia perché si raffreddi.
La ricetta proviene da questo libretto. Ho solo pesato man mano il contenuto delle cups e verificato dosi e tempi di cottura.
Oltre ad essere sofficissima, questa torta si presta bene ad essere glassata. Siccome non è molto dolce ne esageratamente cioccolatosa, oserei una glassa al cioccolato. Unica condizione, aspettare tassativamente che sia ben fredda prima di procedere sennò si beve la glassa. Anzi, se non è ben fredda, è capace a bersi anche lo zucchero a velo.
Cuocendola in una stampo rotondo (meglio se apribile oppure foderato di carta forno, max 22 cm di diametro sennò la torta non verrà alta abbastanza) penso si riesca anche a farcire, sempre quando è ben fredda e usando una buona lama dentata e un po' di delicatezza sia nel tagliarla che nel manipolarla. Senza essere fragilissima, è pur sempre meno compatta del Pan di Spagna vegano.
Piaciuta!
Però, in seguito ci sono piaciute ancora di più queste due varianti:
- Nuvola alle mandorle : 30-50 g di farina di mandorle a sostituire altrettanta farina di farro e un cucchiaio di "burro" di mandorle a sostituire 10 ml d'olio. In questo caso meglio l'olio di riso , più discreto di quello d'oliva, con l'aggiunta di qualche goccia di essenza di mandorle amare nell'impasto.
- Nuvola alle nocciole : come sopra ma con nocciole sfarinate e "burro"di nocciole ma sempre con olio di riso e l'essenza di mandorle a potenziare l'aroma delle nocciole.
Kat
Etichette: cioccolato, dolci e dessert, vegano
2Commenti:
bella e geniale come vostro solito. l'aceto di mele ha lo stesso effetto del cremor tartaro quindi. io ne faccio bibite, lieviterò ;) baci e tanti tanti tanti auguri di buonannonuovo
w le nuvole golose!E buonissimo 2014 cari!baciotti
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