25 novembre 2013

Cavolo nero, nocciole e brina


Chissà se capita anche a voi di avvertire una piccola strizza di frustrazione leggendo una bella ricetta  che vi fa subito gola e però prevede come ingrediente principale un prodotto irreperibile, o perché da voi non si trova proprio o perché ormai fuori stagione?
In questo caso le ortiche del Pesto di ortiche con nocciole tostate del Laboratorio creativo Il Cardo di Reggio Emilia che ho addocchiato nel Marie Claire Italia di novembre.
Io le ortiche le coccolo, in angoli dell'orto vecchio a loro dedicati, così da  averne sempre a disposizione e mai in mezzo agli ortaggi. Le spunto regolarmente perché rimangano tenere e, se il raccolto supera il nostro appetito e gli altri usi orticoli (vedi puzzolentissimi ma efficacissimi beveroni anticrittogamici naturali), le surgelo e me le godo durante l'inverno. Sarà che me le sono godute troppo durante la bella stagione, quest'anno San Freezer non elargisce manco una pallina di ortiche lesse :-(
Però... Però nell'orto ormai bianco di gelo e nero di piante avizzite (ortiche comprese), svettano vivi e vegeti  ben otto cavoli neri. Piccoli ma robusti  e ancora più saporiti ora che hanno subìto un paio di botte di gelo. Così sono andata a spuntare quelli.
Una qua, due o tre là, ne ho raccolto una ventina di foglie, giusto quanto mi serviva per 4 porzioni di sugo di cavolo nero e nocciole tostate.


Oltre al cavolo nero (o a 200 g di ortiche quando capiterà di averne a disposizione) servono:
- 2 pomodori secchi (4 falde)
- un paio di spicchi d'aglio
- un paio di fettine di pane secco (magari nero, meglio ancora se di segale)  
- una bella manciata di nocciole
- olio e.v.o.
- sale (magari alle erbe)

Al cavolo nero va tolta la costa centrale poi, una volta lavato con cura, si fa lessare 5 minuti con poca acqua, si scola e, quando abbastanza freddo, si strizza bene e si trita grossolanamente.
I pomodori secchi, a meno di usare quelli sott'olio, vanno messi in un pentolino d'acqua fredda e portati a bollore quindi sciacquati e asciugati. Serve sia a farli rinvenire che a dissalarli un po'.  Quindi si tritano grossolanamente a coltello.
Così anche le nocciole. Per maggior sicurezza usate un coltello a lama robusta (nel senso di spessa e rigida) che potrete anche usare per schiacciarle prima un po' così non vi schizzano via . 
Il pane si può grattugiare (fori grossi della grattugia) o tagliare pazientemente a micro dadini.
Pane e nocciole si fanno poi dorare un attimo in  padella con poco olio e si lasciano da parte. Di solito il pane che si compra è fin troppo salato quindi non dovrebbe servire aggiungere sale.
In un' altra padella si mette a dorare in olio e.v.o. uno spicchio d'aglio schiacciato e i pomodori secchi tritati quindi il cavolo nero e si lascia insaporire su fuoco dolce aggiungendo qualche cucchiaio d'acqua calda al bisogno.
Siccome potrebbe bastare il sale dei pomodori secchi, mano leggera nel condire.
Quando il cavolo è tenero (prendetevi per tempo, è un ortaggio particolarmente tosto , sennò mica sopravviverebbe agli inverni tra i monti) si mixa. Se il sugo vi piace saporito, dice la ricetta originale de Il Cardo, aggiungete a questo punto l'altro spicchio d'aglio. E io aggiungo che al momento di mixare,conviene mettere nel mixer anche un bel cucchiaio di nocciole in modo che diano un po' di cremosità al pesto. Mi ero scordata che il cavolo nero da solo tende a separarsi in mucchietti (come da foto) e non avvolge la pasta.  Buono lo stesso ma merita un piccolo sforzo in più, ecco.


Così condito (aglio e pomodori secchi in padella, nocciole tostate e micro crostini a guarnire) il cavolo nero - se ne avete abbastanza a disposizione - si può usare come contorno o come pietanza a sè, anziché come condimento. In tal caso, basterà evitare di mixarlo. Secondo me vale la pena provarci anche con  le coste. Sì, sì.
Intanto, piaciuto molto.
Kat

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9Commenti:

Blogger La Gaia Celiaca ha detto:

guarda, che tu ci creda o no questa pasta proverò a farla stasera.
mi ispira troppo!
il cavolo nero è una delle bestiacce che amo di più, e voi pure

25/11/13, 17:16  
Blogger Scribacchini ha detto:

Le bestiacce (noi?) ringraziono ;-)

25/11/13, 18:00  
Blogger gaia ha detto:

sono appena uscita a comprare i pomodori secchi.

25/11/13, 19:46  
Blogger Elena Bruno ha detto:

Il cavolo nero è l'unico che manca nell'orto della mamma ... In compenso qs sera ci siamo spazzolati il cavolo viola, mele e carvi (che detto così pare strano come padellata di verdure, ma è così buono!)

25/11/13, 20:09  
Blogger La Gaia Celiaca ha detto:

fatti e mangiati! buonissimi!
pensavo... delle tagliatelle alla farina di castagne o di grano saraceno come ce le vedete?

25/11/13, 21:24  
Blogger Scribacchini ha detto:

Ce le vedo bene entrambe, Gaia e mi devi insegnare le miscele di farine per farle stare insieme, chè a me si spappolano.
Sottoscrivo,Elena, cavolo, mele e carvi sono troppo buonissimi.
E siccome spero che per una volta siate andate a dormire prima di me, vi do il buongiorno,ragazze belle.
Smack. Kat

26/11/13, 00:13  
Blogger La Gaia Celiaca ha detto:

fatto e rifatto. però sempre con pasta "industriale", da cena veloce per tardivo rientro a casa.
però alle tagliatelle continuo a pensare.
ma ti interessano miscele gluten free?

04/12/13, 20:01  
Blogger Scribacchini ha detto:

Ma che bello,Gaia! Sono proprio felice che vi sia piaciuto. A dir vero,tutto quello che si mangia mi interessa;-). Vengo poi da te a rileggere riguardo alle miscele, però dovrò adattare perché non uso le uova.Bacio. Kat

04/12/13, 21:01  
Blogger Ilaria ha detto:

Allora passo da voi grazie a Gaia che seguo da tempo e trovo delle bellissime ricette .......in particolare questo pesto mi pare squisitissimo
Complimenti :-)
Ilaria

06/12/13, 19:24  

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