07 agosto 2006

Pesche all'amaretto "destrutturate"

Tipica ricetta da dosare col nasòmetro. Crumble italico? Pesche alla piemontese dei momenti di fretta ? Soluzione di ripiego per le volte in cui le mezze pesche non vogliono proprio saperne di separarsi dal nocciolo a formare due coppette?
L'ho improvvisato una sera per due amici che, per mia fortuna, non disdegnano i sapori decisi e amaricanti.


Ho usato :
- pesche mature, mescolando apposta gialle e bianche
- gocce (o scaglie) di cioccolato fondente
- amaretti (più o meno amari, secondo i vostri gusti, non morbidi e nemmeno sassosi in modo che si sbriciolino facilmente a briciole grosse)
- burro morbido ma non fuso

Ho spalmato generosamente di burro una pirofila (presentabile a tavola). Ho tagliato direttamente lì dentro le pesche già spellate, a piccoli pezzi irregolari. Ho aggiunto le gocce di cioccolato (indicativamente, per 4 persone, 4 pesche e 3 cucchiai di ciocco) e due amarettoni sbriciolati (chiudendo semplicemente il pugno) e ho mescolato bene il tutto. Le briciole assorbono il sugo rilasciato dalla frutta.
A parte ho incorporato un'altra bella tazza di briciole di amaretti con 1/3 del loro volume in burro. Sfregando con le punta delle dita ho fatto un composto grumoso, il famoso crumble, che formerà la crosticina tipica di questo dessert anglosassone e l'ho versato sopra senza schiacciarlo. Ennò, niente zucchero. A casa vostra dipenderà dal vostro palato, da quanto è matura e profumata la frutta, da quanto amari sono gli amaretti e il cioccolato.
Forno 180° per una buona mezz'ora, coprendo con alluminio o carta forno se le briciole dovessero scurirsi diventando troppo amare.
Si serve tiepido o freddo, magari con una pallina di gelato alla crema o una colata di panna liquida freddissima non dolcificata. Meglio se in coppetta perché non è molto presentabile, anzi conviene decisamente preparare direttamente il tutto nei ramequin, come abbiamo fatto per la foto.

In autunno sostituirò le pesche con le pere e gli amaretti con gli speculoos. Non esistono confini alla golosità... Si si confini, i limiti sono un'altra cosa ;-)
Kat

P.S.: la ricetta tradizionale prevede che si usi cacao nel ripieno delle mezze pesche.

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12Commenti:

Anonymous Anonimo ha detto:

E tu, di prima mattina, che una non se lo aspetta, le sgnacchi lì una robina del genere?
Poi non lamentarti se la peppina ha lo schermo consumato!!!

07/08/06, 08:58  
Anonymous Anonimo ha detto:

Oh beh, se preferisci posso far tornare questa tra le bozze e far cambio con tonno ai peperoni... ;-)
(ndt. la Peppina la xe il portatile della Patt. Scalda parecchio ma non fa il caffé)

07/08/06, 09:27  
Anonymous Anonimo ha detto:

Buone, buone, buoneeeeeeeeeeeeeeeee!!!!
Tra i pochi dolci a cui non so resistere, per quella meravigliosa freschezza vagamente acidula che contrasta con la dolcezza impegnativa dell'amaretto.
Bell'idea, la destrutturazione! ;)
Per non avere problemi nell'aprire le pesche occorrono le "gialle spaccatelle", che hanno una maturazione un po' tardiva rispetto alle altre... ma finalmente CI SIAMOOOOOOO!!!
Sbaciuck!

07/08/06, 10:54  
Anonymous Anonimo ha detto:

... hem... ma cosa sono gli speculoos?

07/08/06, 11:00  
Anonymous Anonimo ha detto:

Gli speculoos, di cui spero di riuscire ad inserire la ricetta in tempi ragionevoli, sono quei biscotti belgi con zucchero scuro che sanno di caramello. In commercio i meno cari sono i Bastogne, i migliori a mio aviso quelli della Cereal.

07/08/06, 11:03  
Blogger cat ha detto:

le pesche agli amaretti...ma da quandto tempo è che non le facevo! urge procurarsi immediatamente delle belle pesche...vedi che da voi c'è sempre da imparare! non avevo mai pensato di aggiungere le gocce di cioccolato, saluti golosi cat

07/08/06, 13:32  
Anonymous Anonimo ha detto:

a valenza non si mette il cacao e si impasta l'amaretto ammollato nel cognac con dello zabaione col quale si fa anche la copertura

07/08/06, 17:14  
Blogger marcella aka milo ha detto:

l'altro giorno ho fatto il crumble di pesche classico, sostituendo parte della farina con amaretti pestati e mettendo un po' (un bel po') meno zucchero: ma questa non l'avevo ancora pensata :o)
tra le varianti possibili alla ricetta canonica, c'èanche quella che sostituisce parte della farina con delle paste di meliga sbriciolate (naturalmente per chi ha la fortuna di vivere in mezzo a questi squisitissimi biscottoni di farina di mais - la meliga, appunto). Sta bene con qualsiasi frutta, con le pesche dev'essere spaziale. E con le gocce di cioccolato :oPPP

Paola dei gatti: mmm, interessantissima variazione. Quando dici che con lo zabaglione si fa la copertura, intendi dire che poi metti tutto a gratinare o servi semplicemente così? O lo metti a crudo e fai cuocere tutto insieme? grazie...

08/08/06, 21:30  
Anonymous Anonimo ha detto:

Bella idea,Milo, quella delle paste d'mélia, anzi ottima. Grazie.
Forse per copertura Paola intende una guarnizione di salsa al momento di servire.

08/08/06, 22:00  
Anonymous Anonimo ha detto:

milo, le metto in forno a gratinare e poi si possono servire tiepide o fredde, personalmente le preferisco calde

11/08/06, 11:32  
Blogger Scribacchini ha detto:

Paola, sei gentilmente invitata a preparare, cucinare e fotografare, nonchè inviare ricetta dettagliata che noi provvederemo a postare a tuo nome! :-)))
Slurp!

13/08/06, 10:32  
Anonymous Anonimo ha detto:

provvederò! :)

16/08/06, 13:15  

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