Il festival del riciclo
Sara' colpa di quella frase che ci siamo sentiti dire un po' tutti - "... pensa ai bimbi dell'africa che non hanno niente da mangiare!" -, oppure del fatto che da piccoli robba da mangiare in giro c'era si' ma senza esagerare. Oppure, della fame atavica del mezzogiorno, o di quell'austerita' che da ragazzi imparammo a vivere con un'allegria che assomigliava a ruote di bicicletta o a quelle, piu' piccole, di pattini a rotelle.
Non lo so. So solo che, ancora oggi, non mi piace buttare roba da mangiare. E che non e' tircheria: assomiglia piuttosto ad una specie di morale. Che mi obbliga, come oggi, a piccoli festival del riciclo.
Personaggi e interpreti:
un fondo di prosciutto, un po' secco da mangiare a fette.B
Un pezzo di buon formaggio a latte crudo, sulla cui superficie iniziano ad affacciarsi sfrontatamente macchie di muffa.
Un fondo di sacchetto da 60 grammi di semola di grano duro (vabbuo', per stavolta ci adattiamo).![](http://www.gennarino.org/immagini/tagliatelle_mano.jpg)
Burro, poco: quel tanto che basta.
E tre uova. Che se nn mi muovo a farle fuori, tra un po' mi ritrovo il pollaio in frigo.
Dimenticavo: in una tazza giace un avanzo di pesto di noci di ieri.
E allora, tagliatelle. Un po' spesse e croccanti, come piacciono a me. Con la semola, che e' poca ma ci si adatta. E aromatizzate dal pesto, aggiunto all'impasto.
Poi un soffritto: burro, prosciutto a dadini e - alla fine - formaggio fuso.
Perche', se proprio ricliclo deve essere, tanto vale farlo in allegria. :-)
Gennarino
Non lo so. So solo che, ancora oggi, non mi piace buttare roba da mangiare. E che non e' tircheria: assomiglia piuttosto ad una specie di morale. Che mi obbliga, come oggi, a piccoli festival del riciclo.
Personaggi e interpreti:
un fondo di prosciutto, un po' secco da mangiare a fette.B
Un pezzo di buon formaggio a latte crudo, sulla cui superficie iniziano ad affacciarsi sfrontatamente macchie di muffa.
Un fondo di sacchetto da 60 grammi di semola di grano duro (vabbuo', per stavolta ci adattiamo).
![](http://www.gennarino.org/immagini/tagliatelle_mano.jpg)
Burro, poco: quel tanto che basta.
E tre uova. Che se nn mi muovo a farle fuori, tra un po' mi ritrovo il pollaio in frigo.
Dimenticavo: in una tazza giace un avanzo di pesto di noci di ieri.
E allora, tagliatelle. Un po' spesse e croccanti, come piacciono a me. Con la semola, che e' poca ma ci si adatta. E aromatizzate dal pesto, aggiunto all'impasto.
Poi un soffritto: burro, prosciutto a dadini e - alla fine - formaggio fuso.
Perche', se proprio ricliclo deve essere, tanto vale farlo in allegria. :-)
Gennarino
2Commenti:
Miam !
Aggiungo: slurp!
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