Il Karma e le Scatole di Latta
Per questo non mi lascio sedurre dalla loro vuota bellezza, devono avere un vissuto, se non addirittura un passato tormentato...
Questa, poveretta, nella sua vita precedente è stata scatola di champagne...
Ora: lo vedete tutti che è un tipo quadrato, con i piedi per terra, la testa sulle spalle...
lei soffriva, costretta a portare dentro di sè il simbolo del lusso, del piacere effimero...
Ora è serena:
sono già diversi anni che le ho restituito la dignità colmandola di spaghetti e linguine,
ed ogni volta che apro la credenza lei mi sorride.
E quest'altra?!?
Tipetto snob: si crede un'intellettuale, anche se è rimasta un po' bambina, e contenere una t-shirt di cotone non la faceva sentire realizzata...
Adesso che l'ho destinata a segnalibri e belle cartoline (riciclate come segnalibro) me ne è molto grata.
Nei confronti di questa qui, invece, provo grossi sensi di colpa, per questo la colmo di gioielli (...beh... gioielli è una parola grossa... diciamo bijoux etnici).
Eh sì, è arrivata a casa mia piena di dolcezza, tutta profumata di spezie...
ed io l'ho praticamente aggredita.
Non avevo cattive intenzioni, questo no, ma da lei ho preteso che mi desse tutta sè stessa in men che non si dica.
D'altro canto i Pepparkakor dell'Ikea sono una delle mie poche debolezze in fatto di dolci...
6Commenti:
Baciotti del lunedì, Stelassa! Belle le scatole e bella tu! :-)))
Molto chic le tue scatole:)
Ellllllosapevo che a casa tua hanno talento pure le scatole!
Che carine!! Mi piace molto l'ultima...sarà anche per i gioielli etnici?!
CIAO
che belle foto, brava!
Non sono semplici scatole, è poesia in latta (o lattina); sono bellissime, es on sicura che non avranno subito una crisi di identità per il loro cambiamento di contenuto...baciotti!
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