Par imprimàr la tècia
Quando arriva per posta la padellotta saltapasta che tanto si desiderava, che si fa? Facile! La si inaugura subito!
Andiamo sul semplice? Cerrrto, ma gustoso!
Cubotti di soppressa di ottima famiglia fatti rosolare a fuoco vivo, poi, appena cominciano a "mollare" il grasso, vengono raggiunti da un paio di peperoni ben maturi tagliati a quadroni.
Si spadella il tutto mentre la pasta cuoce al dente, poi la si unisce al condimento e si continua a spadellare per qualche istante, dopo aver aggiunto scagliette di Asiago vecchio e una buona macinata di pepe nero.
Patt e il Silenzioso, grazie agli Amici valdostani :-)
1Commenti:
Oibò, sicché si può osare cucinare la soppressa? Mah... credo che continuerò a gustarla nature con religiosa parsimonia. Anche se...
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