13 novembre 2012

Maremma Maremma (e dintorni)

Da ex alluvionata (Pollein, Valle d'Aosta, ottobre 2000) conosco bene quella ferita terribile che, riempiendosi di fango, minaccia di non richiudersi più.
Ancora non so cosa farò, per ora so solo offrire il più personale dei miei collage, Continuities (da Walt Whitman, Leaves of grass *).
Qualcuno in questa composizione vede una barca, tanto caparbia quanto scarruffata, qualcuno un elicottero. Serviranno entrambi, temo.
E braccia per spalare il fango quando l'acqua defluirà, spazzole e lavatrici per salvare il salvabile, qualcuno che aiuti a scegliere il salvabile e buttare tutto il resto. E abbracci per placare la paura, lo sconforto e la rabbia.
Per esperienza, conviene pulire il garage del vicino mentre lui pulisce il tuo. Fa molto meno male. Davvero.
Un abbraccio forte. Kat

*Nothing is ever really lost, or can be lost.  
No birth, identity, form - no object of the world.
Nor life, nor force, nor any visible thing;
Appearance must not foil, nor shifted sphere confuse thy brain.
Ample are time and space - ample the field of Nature.
Nulla è mai davvero perduto, ne può esserlo
Nessuna nascita, identità, forma - nessun oggetto al mondo.
Nessuna vita, ne forza, nessuna cosa visibile;
L'apparenza non deve sviare, ne i mutevoli ambiti d'azione confondere il tuo pensiero. 
Ampi sono il tempo e lo spazio - ampio il campo della Natura.

 

2Commenti:

Blogger annaferna ha detto:

ciao cara
si , anche s e non ho vissuto questa orribile esperienza, come te credo che la ferita creata dal fango che copre e distrugge le tue cose sia dura a chiudersi!...terribile!! Io in questo collage vedo un pesce però....sarà deformazione legata al mio luogo di provenienza?
baci

14/11/12, 06:33  
Blogger Scribacchini ha detto:

Ciao Anna
Si si, potrebbe essere anche un pesce (con le lische un po' scombinate ma vivo e vegeto, che nuota controcorrente).
Un bacione. Kat

14/11/12, 08:00  

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