Soupe à l'oignon 100% vegetale
Saranno le dimensioni della cipolla (proveniente dai campi degli amici Genuinus) saranno i primi freddi, ho finalmente trovato l'ispirazione per provare a fare una zuppa di cipolle gratinata vegana.
Volendo (e potendo) quella doc, o comunque una più "classica", da noi CdC la trovate qui.
La versione senza gruviera però era una bella scommessa. Sì, la faccia è un po' stramba, colpa del "formaggio" vegetale che, va detto subito, di fondere e filare non si sogna neppure lontanamente, ma è venuta così buona che ve la racconto senza esitazione.
Per raccontarvela, devo iniziare per forza dal "formaggio" perché è meglio prepararlo in anticipo, magari un giorno prima o almeno qualche ora.
Per questo primo tentativo (non sarà di sicuro l'ultimo) mi sono ispirata a due ricette, una di Grazia Cacciola dal suo Formaggi Veg , l'altra di Marie Laforêt dal suo tomone Végan.
Ho messo a mollo in acqua fredda per un paio d'ore 150 g di anacardi (aka noci di cajou) nature cioè né tostati né salati quindi li ho scolati con cura e mixati con 3 cucchiai di lievito maltato in scaglie (Rapunzel), 3 di olio e.v.o., un cucchiaino di senape di Digione e un cucchiaino di sale e lasciati in attesa.
Prima di proseguire, ho unto la teglietta nella quale versare il preparato finale. Per via dell'agar agar, si rapprende molto in fretta, conviene quindi avere tutto pronto.
In un pentolino ho stemperato 6 cucchiaini di agar agar in polvere e (facoltativo) un cucchiaino di miso in 200 ml di latte di soja (quello nature, senza zucchero né aroma, ma se preferite andrà bene anche la stessa quantità di acqua) e l'ho rimestato senza sosta su fiamma bassissima per 5 minuti allontanando il pentolino dal fuoco quando accennava a bollire.
E' il momento di assaggiare e regolare di sale, soprattutto se non avete usato il miso. Sarà anche vegetale ma per garantirgli una adeguata formaggiosità va salato quanto basta.
Prima che iniziasse a gelificare ho versato il tutto nel mixer dove erano in attesa gli anacardi conditi e frullato finché non è stato bello liscio quindi... ho messo in forma il mio primo formaggino veg.
Appena freddo va messo in frigo, coperto con pellicola. Assaggiato su una fettina di pane nero, ci è piaciuto subito. Per panini o tartine va benone. Restava però da vedere come si sarebbe comportato sotto il grill. Restava soprattutto da preparare brodo e cipolle, pardon, cipolla.
Per il brodo ho optato per una soluzione di semi-pigrizia, un buon brodo vegetale granulare bio con l'aggiunta di tre cucchiai di lenticchie rosa, due chiodi di garofano, una bella foglia d'alloro e qualche fungo secco chiusi in un fagottino. A mio avviso, il fagottino più comodo si ottienne con un filtro da té di carta. Conviene solo ricordarsi di legarlo il più in alto possibile per lasciare spazio alla crescita delle lenticchie. Per due porzioni ho usato 600 ml d'acqua.
La cipolla, che da vestita pesava 6 etti e qualcosa, è stata sbucciata e tagliata fine fine dall'affettatore di fiducia quindi fatta stufare piano piano con qualche cucchiaio d'olio e la solita mela a tocchi. Dopo varie prove posso dire che quella che regge meglio la cottura e fa davvero bene il suo lavoro di smorzacipolla senza disfarsi troppo in fretta è la Jonagold.
Questo è l'unico momento in cui stare all'erta e girare sovente seppur delicatamente.
Al primo accenno di spappolamento della mela, l'ho tolta dalla pentola e ho aggiunto un cucchiaio di farina rimestando con cura. Restava solo da versare il brodo e lasciar sobbollire un oretta. L'ideale sarebbe che la cipolla si disfasse completamente. Prima di versare nelle pirofile da forno, togliete il fagottino aromatico e , se necessario, aggiustate di sale.
Se la zuppa è bollente, non servirà accendere il forno ma solo il grill.
Ho coperto la zuppa con sottili fette di pane leggermente tostato. Meglio integrale il pane, sia per il sapore sia per la capacità di assorbire i liquidi senza spappolarsi.
Ho affettato il "formaggio" e l'ho adagiato sopra il pane.Dopo soli 4 minuti sotto il grill, aveva già questo colore :
Inutile insistere, non fonderà. E' morbido e saporito e accetta docilmente di colorarsi ma di fondere non se ne parla. Il sapore di questa zuppa però merita davvero. Anche a detta dell'affettatore di fiducia, che vegano lo è più per compassione nei confronti miei che nei confronti dei quadrupedi.
In riassunto, piaciuto. Molto !
Kat
Volendo (e potendo) quella doc, o comunque una più "classica", da noi CdC la trovate qui.
La versione senza gruviera però era una bella scommessa. Sì, la faccia è un po' stramba, colpa del "formaggio" vegetale che, va detto subito, di fondere e filare non si sogna neppure lontanamente, ma è venuta così buona che ve la racconto senza esitazione.
Per raccontarvela, devo iniziare per forza dal "formaggio" perché è meglio prepararlo in anticipo, magari un giorno prima o almeno qualche ora.
Per questo primo tentativo (non sarà di sicuro l'ultimo) mi sono ispirata a due ricette, una di Grazia Cacciola dal suo Formaggi Veg , l'altra di Marie Laforêt dal suo tomone Végan.
Ho messo a mollo in acqua fredda per un paio d'ore 150 g di anacardi (aka noci di cajou) nature cioè né tostati né salati quindi li ho scolati con cura e mixati con 3 cucchiai di lievito maltato in scaglie (Rapunzel), 3 di olio e.v.o., un cucchiaino di senape di Digione e un cucchiaino di sale e lasciati in attesa.
Prima di proseguire, ho unto la teglietta nella quale versare il preparato finale. Per via dell'agar agar, si rapprende molto in fretta, conviene quindi avere tutto pronto.
In un pentolino ho stemperato 6 cucchiaini di agar agar in polvere e (facoltativo) un cucchiaino di miso in 200 ml di latte di soja (quello nature, senza zucchero né aroma, ma se preferite andrà bene anche la stessa quantità di acqua) e l'ho rimestato senza sosta su fiamma bassissima per 5 minuti allontanando il pentolino dal fuoco quando accennava a bollire.
E' il momento di assaggiare e regolare di sale, soprattutto se non avete usato il miso. Sarà anche vegetale ma per garantirgli una adeguata formaggiosità va salato quanto basta.
Prima che iniziasse a gelificare ho versato il tutto nel mixer dove erano in attesa gli anacardi conditi e frullato finché non è stato bello liscio quindi... ho messo in forma il mio primo formaggino veg.
Appena freddo va messo in frigo, coperto con pellicola. Assaggiato su una fettina di pane nero, ci è piaciuto subito. Per panini o tartine va benone. Restava però da vedere come si sarebbe comportato sotto il grill. Restava soprattutto da preparare brodo e cipolle, pardon, cipolla.
Per il brodo ho optato per una soluzione di semi-pigrizia, un buon brodo vegetale granulare bio con l'aggiunta di tre cucchiai di lenticchie rosa, due chiodi di garofano, una bella foglia d'alloro e qualche fungo secco chiusi in un fagottino. A mio avviso, il fagottino più comodo si ottienne con un filtro da té di carta. Conviene solo ricordarsi di legarlo il più in alto possibile per lasciare spazio alla crescita delle lenticchie. Per due porzioni ho usato 600 ml d'acqua.
La cipolla, che da vestita pesava 6 etti e qualcosa, è stata sbucciata e tagliata fine fine dall'affettatore di fiducia quindi fatta stufare piano piano con qualche cucchiaio d'olio e la solita mela a tocchi. Dopo varie prove posso dire che quella che regge meglio la cottura e fa davvero bene il suo lavoro di smorzacipolla senza disfarsi troppo in fretta è la Jonagold.
Questo è l'unico momento in cui stare all'erta e girare sovente seppur delicatamente.
Al primo accenno di spappolamento della mela, l'ho tolta dalla pentola e ho aggiunto un cucchiaio di farina rimestando con cura. Restava solo da versare il brodo e lasciar sobbollire un oretta. L'ideale sarebbe che la cipolla si disfasse completamente. Prima di versare nelle pirofile da forno, togliete il fagottino aromatico e , se necessario, aggiustate di sale.
Se la zuppa è bollente, non servirà accendere il forno ma solo il grill.
Ho coperto la zuppa con sottili fette di pane leggermente tostato. Meglio integrale il pane, sia per il sapore sia per la capacità di assorbire i liquidi senza spappolarsi.
Ho affettato il "formaggio" e l'ho adagiato sopra il pane.Dopo soli 4 minuti sotto il grill, aveva già questo colore :
Inutile insistere, non fonderà. E' morbido e saporito e accetta docilmente di colorarsi ma di fondere non se ne parla. Il sapore di questa zuppa però merita davvero. Anche a detta dell'affettatore di fiducia, che vegano lo è più per compassione nei confronti miei che nei confronti dei quadrupedi.
In riassunto, piaciuto. Molto !
Kat
Etichette: piatti unici, vegano
2Commenti:
Capolavoro! Ecco l'assaggerei subito :-) sono nel periodo zuppe
Ma per iniziare una tartina con formaggio veg!
Elena, aspetta che provo a fare quello da grattugia a base di lupini... ;-)
Un bacio. K.
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