Gremolata di finocchio - Quattro chiacchiere e due righe di ricetta
Avete presente la gremolata? Wikipedia, che la elenca come GremolaDa, così la definisce: "La gremolada (dal milanese gremolà, ridotto in grani), è un condimento composto da un trito di prezzemolo e aglio, con l'aggiunta di scorza di limone grattugiata, usato a crudo a fine cottura principalmente per insaporire l'osso buco alla milanese[2], ma anche per scaloppine o coniglio". Siccome abbiamo scelto di non rinnegare il passato, troverete ricette di Osso buco, Scaloppine e Coniglio in archivio. Nei nostri piatti no, e da diversi anni ormai. Quanto al prezzemolo, a Rémy non garba molto mentre potrebbe vivere di solo riso semi-integrale. Potrebbe anche ridurre in grani erbe e ingredienti vari con certosina pazienza e un gran coltello, anche più volte al giorno, senza mai protestare.
Ecco, l'unica esigenza di questo condimento buonissimo, leggerissimo e velocissimo sta nella necessità di tritarlo a mano sennò diventa una poltiglia, meno bella ma anche meno buona del trito grossolano.
Servono solo :
- Pinoli (per due porzioni, 20 g)
- Aglio,uno spicchietto (magari spremuto)
- buccia di Limone (rigorosamente non trattato) grattugiata
- Finocchietto selvatico o in assenza di questo e/o nelle zone in cui non passa l'inverno o non cresce proprio o è fuori stagione, barbe di finocchio (meglio bio), una manciata
Si lava e asciuga con cura il finocchietto. Si fanno tostare leggermente e raffreddare completamente i pinoli. Quindi si pongono tutti gli ingredienti su un tagliere, si spolverizzano di sale e si tritano a coltello.
Meglio non troppo finemente ma sempre all'ultimo momento per preservare gli aromi. E che aromi!
Buffo a dirsi, la ricetta è arrivata a casa nostra tramite uno dei molti libri di cucina vegana provenienti dagli... Stati Uniti. Se avete ancora pregiudizi, è giunta l'ora di iniziare a sfatarli. Gli americani, quando credono in qualcosa, fanno di tutto perché abbia successo e, sul fronte 100% veg, cucinano e divulgano cose davvero eccellenti, al di là di qualsiasi fenomeno di moda. Tant'è che Robin Robertson, l'autrice di Vegan without borders, era già cuoca da molti anni quando, nel1987, ha optato per un alimentazione 100% vegetale. Racconta di aver riscoperto proprio allora, tramite le ricette di famiglia, le proprie radici Italiane e dell'Europa dell'Est.
Ah, tanto per sfatare altri pregiudizi, sono da scoprire anche autrici come Sarah Raven, Alice Hart e Jody Vassallo. La terza è australiana ma le prime due assolutamente... inglesi.
Nessuna delle tre è vegana ma cucinano prevalentemente vegetali. E come cucinano !
Ecco, l'unica esigenza di questo condimento buonissimo, leggerissimo e velocissimo sta nella necessità di tritarlo a mano sennò diventa una poltiglia, meno bella ma anche meno buona del trito grossolano.
Servono solo :
- Pinoli (per due porzioni, 20 g)
- Aglio,uno spicchietto (magari spremuto)
- buccia di Limone (rigorosamente non trattato) grattugiata
- Finocchietto selvatico o in assenza di questo e/o nelle zone in cui non passa l'inverno o non cresce proprio o è fuori stagione, barbe di finocchio (meglio bio), una manciata
Si lava e asciuga con cura il finocchietto. Si fanno tostare leggermente e raffreddare completamente i pinoli. Quindi si pongono tutti gli ingredienti su un tagliere, si spolverizzano di sale e si tritano a coltello.
Meglio non troppo finemente ma sempre all'ultimo momento per preservare gli aromi. E che aromi!
Buffo a dirsi, la ricetta è arrivata a casa nostra tramite uno dei molti libri di cucina vegana provenienti dagli... Stati Uniti. Se avete ancora pregiudizi, è giunta l'ora di iniziare a sfatarli. Gli americani, quando credono in qualcosa, fanno di tutto perché abbia successo e, sul fronte 100% veg, cucinano e divulgano cose davvero eccellenti, al di là di qualsiasi fenomeno di moda. Tant'è che Robin Robertson, l'autrice di Vegan without borders, era già cuoca da molti anni quando, nel1987, ha optato per un alimentazione 100% vegetale. Racconta di aver riscoperto proprio allora, tramite le ricette di famiglia, le proprie radici Italiane e dell'Europa dell'Est.
Ah, tanto per sfatare altri pregiudizi, sono da scoprire anche autrici come Sarah Raven, Alice Hart e Jody Vassallo. La terza è australiana ma le prime due assolutamente... inglesi.
Nessuna delle tre è vegana ma cucinano prevalentemente vegetali. E come cucinano !
Etichette: 100% vegetale, buone letture, veloce
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