10 dicembre 2015

Punto di domanda

La prima domanda è: meglio un plurale? Sì, perché è facile che le domande siano parecchie.
A dir vero, prima ancora mi sono chiesta : come si arriva alla bacheca? Sarò ancora capace a pubblicare ? E' tutto fermo dal 3 maggio, figuriamoci se mi ricordo. La risposta è che dovrò provarci un'altra volta da sola perché l'uomo ha aperto lui per caricare le foto e mi sono trovata la pappa fatta.
Foto di cosa, peraltro?

Foto di uno "scotechino". In rete troverete diverse ricette.
Fedeli alla nostra linea, noi si sperimenta. Se piace pubblichiamo per condividere e se non piace - o non abbastanza per giustificare il lavoro - pubblichiamo ugualmente. Per dire la nostra. Perché siamo fatti così. Sono 10 anni oggi che siamo fatti così e Cuochi di carta di conseguenza. Siamo fatti così anche quando stiamo zitti per mesi.

Prima di parlarne, male, devo presentarvi lo Scotechino, rotolo di riso rosso speziato di bell'aspetto ma, secondo me, privo di attrattive gastronomiche.
Siccome di ricette 100% vegetariane gastronomicamente soddisfacenti e/o addirittura seducenti, ne esistono centinaia, siccome le feste di fine anno sono un momento particolarmente adatto per far conoscere le buonezze che gustiamo noi che "non mangiamo come gli altri", direi di lasciar perdere i cibi che replicano, ma in modo deludente, quelli tradizionali.
Eppure, speziato l'avevo speziato ;-)

Arrotolato l'avevo arrotolato

Con un coltello bagnato l'avevo affettato

Ma quando, con un contorno di cicerchie (per momentanea mancanza di lenticchie), l'abbiamo assaggiato, il nostro palato (seppur 100% veg  e parecchio allenato) ha suggerito che il riso rosso è migliore in veste naturale. Il gioco è stato divertente ma, dal nostro punto di vista, ha poco senso e non gioca a favore. E non solo sul fronte del sapore. Laddove il gusto del formaggio si può ottenere anche sul fronte vegetale, quello del maiale no. Non senza l'aiuto di un chimico.  
E soprattutto, avrebbe senso? E daje con sto senso! Ci dò eccome. Non penserete mica che molli l'osso così facilmente ora che l'ho afferrato.
Perché in fondo, basta farsi una domanda in più. Cos'è il cotechino, quello tradizionale?
Una ricetta antica che consente di usare al meglio e con risultati gastronomicamente alti, la cotica del suino, animale che ha il pregio di poter essere consumato praticamente per intero, zoccoletti a parte. Di lui, almeno, si spreca davvero poco.
Ma per chi il maiale non lo mangia, per i motivi più diversi,  e per chi lo preferisce vivo, che senso ha atteggiare del riso a cotechino?
Siccome non credo che esista una risposta giusta per tutti, lascio aperto il punto di domanda. E anche il blog. E, per festeggiare, vado a mettere in pentola un riso basmati, cibo da festa per eccellenza.
Con affetto.
Kat

Etichette: ,

1Commenti:

Blogger JvH ha detto:

Dieci anni!!! Complimenti! :)
Per il sapore di maiale, io ho provato l'altro giorno in una quiche a (di? non so più parlare italiano!) mettere cipolle e carote "rissolées", funziona piuttosto bene.

16/12/15, 20:31  

Posta un commento

<< Home