15 gennaio 2006

Frollini all'olio



Facili, versatili, senza burro né grassi vegetali di dubbia provenienza, più croccanti che friabili. L’olio che ho usato, un e.v. di olive carolea e ottobratica, viene dall’Aspromonte. Fruttato ma leggero, con un lieve sentore erbaceo, mi sembra si sposi bene con lavanda o rosmarino.
Lorenzo, ti prego-ti supplico-t’imploro, se c’è da correggere qualcosa, dillo presto.

Per 40-60 pezzi secondo grandezza
(4 infornate su teglie di 30 x 40) :

500-550 g di farina (anche integrale purché fine)
200 g di zucchero (ho usato il Dulcita del commercio equo)
2 uova intere e 2 tuorli
( 2 cucchiai di rhum – io, beh, avevo un fondo di ottimo Moscato Fior d'Arancio e ho usato quello e non mi pento proprio ;-)
120 ml di olio e.v.o.
Fiori di lavanda secchi (1 o 2 cucchiai rasi) oppure rosmarino fresco (un rametto da 20 cm) oppure buccia grattugiata d’arancia o limone non trattati
1 taglia biscotti o un bicchiere

Partendo da una ricetta trovata su un sito francese che si è poi rivelata sbagliata nelle dosi ma, a quanto pare, non nel procedimento ho iniziato sbattendo ben bene uova e zucchero. Quindi ho aggiunto l’olio fatto intiepidire (sul calorifero a balla, fuori c’erano dieci gradi sotto zero) il moscato, 2 cucchiai scarsi di fiori di lavanda secchi e infine la farina, prima i 350 g suggeriti dalla ricetta poi ancora e ancora e ancora fino ai 500 g che mi sembrano necessari. Quando si riesce a fare la palla e non appiccica più la pasta è giusta. Va fatta riposare, avvolta in pellicola, per almeno un ora. Quindi l’ho stesa (spessa 5 mm) col rullo su un piano infarinato, tagliata e distribuita sulle teglie coperte con carta forno. Man mano che si intiepidiva diventava difficile da lavorare quindi tra una teglia e l'altra l'ho messa di nuovo in frigo.
Ho cotto ogni teglia per una dozzina di minuti a 180°, poi ho fatto raffreddare i biscotti su una grata e lì... li ho aspramente difesi dalle ragatte.
Manu, la mia amica erborista dice che la versione con lavanda è rilassante e va bene per il pomeriggio/sera mentre quella col rosmarino è invece più adatta al mattino perché stimolante. Nel dubbio... arancia o limone ! Scrunch ! Kat
ps: 'spetta me che mando la ricetta alla Betta. Lei riuscirà di sicuro a migliorarla

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5Commenti:

Anonymous Anonimo ha detto:

No, no , va tutto bene.
(Dovresti vederle le grandi piante di ottobratica quando sale il vento dal mare...)
Purtroppo l'olivicoltura calabrese non esprime ancora tutta la sua potenzialità a causa di impianti molto vecchi e difficili (tra i quali proprio quelli di ottobratica). La Carolea ha rese molto interesassanti e un contenuto in fenoli elevatissimo, arriva oltre le 350 ppm di polifenoli.
Bisogna però individuare il punto giusto di raccolta per avere un prodotto equilibrato.
Bene!!!
Lorenzo di Pianogrillo

15/01/06, 10:01  
Anonymous Anonimo ha detto:

Grazie. Devo ammettere che quell'olio, comprato qui peraltro -la comunità calabrese è molto presente in vda, mi ha stupito. Proprio perché in quella zona, la produzione prevalentemente famigliare non consentiva quasi mai di ottenere un prodotto equilibrato. Come veniva veniva. Qualcosa si sta muovendo. Fosse solo perché l'etichetta riporta nome e cognome delle olive ;-) La prima che incontro. Buona domenica. Kat

15/01/06, 11:35  
Anonymous Anonimo ha detto:

Gia', peccato che i calabresi continuino ad avere l'abitudine di farle maturare troppo le proprio olive.. fino a rovinarle, secondo me! Questo, almeno, nella zona di mia madre (piana - si fa per dire, e' tutto un saliscendi!), tra soriano calabro e vibo valentia.
Ed e' un vero peccato...

15/01/06, 22:41  
Anonymous Anonimo ha detto:

è anche recidiva, li ha rifatti e, questo giro, sono davvero moooolto ...come dire ... sono... FINITI :-)
Se fate i bravi provo a chiederle di mettere la ricetta.

17/01/06, 20:57  
Anonymous Anonimo ha detto:

Ma perché? Quella sopra non è la ricetta giusta?
Ah, capisco: troppo impegnato a sgranocchiare! Uomo fortunato! :-)))

17/01/06, 21:07  

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