29 gennaio 2006

Vi porto a Madagascar

Madagascar non è propriamente Africa. E' Mad e basta, una grande isola ovale dalla vegetazione alquanto strana, anche quella coltivata. Sull'altipiano si produce persino riso "asciutto", cioè coltivato in risaie non inondate. A Madagascar vedrete riso ovunque, anche sui francobolli. Così mi ha insegnato l'amico che trascorre là le sue "vacanze" insegnando apicoltura.
Là, questi spumini al vapore vengono avvolti in foglie di banano. Dopo vari tentativi sono approdata alla carta forno. Non presentano molto bene, a meno di riuscire a fare un fagotto "a fiore". Quando voglio esaltare il contrasto di colore tra gli spumini e l'eventuale salsa, uso zucchero bianco anziché quello scuro.
E quando sono nervosa faccio altro. Questa è una ricetta dai ritmi primordiali.



Ingredienti per 6 spumini
3 uova intere
120 grammi di zucchero scuro (per esempio Dulcita del commercio equo)
90 grammi di farina di riso
vaniglia (un cucchiaino di estratto o due pizzichi di vanillina)
6 cucchiai rasi di pistacchi non salati ( oppure di pinoli o mandorle tostate tritate o di gocce di cioccolato oppure un pizzico di buccia d'arancia grattugiata)
6 quadrati di carta forno di 30 x 30
Olio neutro (riso o mandorle)
una pentola a vapore
un mestolo
un bicchiere
frusta (magari elettrica)

Ebbene si, servono 6 quadrati di carta forno da 30 per 30. Ma col metodo giusto non ci va molto a prepararli. Taglio i cm in esubero dalla larghezza della carta forno portandola a 30 quindi piego in diagonale ottenendo un quadrato. Taglio e ripeto l'operazione.


Ora posso dedicarmi alla pastella. Sbatto le uova intere con lo zucchero finché non sono gonfie. Incorporo la farina e la vaniglia.Ungo leggermente la carta forno passandovi una mano spalmata d'olio (di riso o mandorle che non lasciano sapore) e per non mettere olio dappertutto impilo i fogli su un piatto.
Infilo un foglio nel bicchiere (e siccome ho le unghie corte non mi capita la sfiga di bucarlo ;-)

Verso nell'incavo un mestolo (raso) di pastella e un cucchiaio di frutta secca o qualche goccia di cioccolato. Chiudo attorcigliando ben bene la carta, lasciando però un po' di spazio, i dolcetti gonfiano cuocendo. Ripeto l'operazione 6 volte disponendo man mano i fagottini nel cestello della pentola a vapore. Schiaccio un po' la carta per poter posare il coperchio.


Faccio cuocere a vapore per 20 minuti. Lascio intiepidire prima di aprire i fagottini. Me li mangio tiepidi o a temperatura ambiente così come sono, oppure irrorati con una salsa dolce (sciroppo d'acero, marmellata d’arance un po' liquida, semplice sciroppo di amarena ecc.)

Se non li consumo subito li lascio avvolti nella carta per evitare che diventino asciutti.
Sono il mio dessert o la mia colazione dei periodi senza lieviti e senza grano.
Questa volta sono il mio saluto ad una persona molto cara.

Au revoir Lala. Kat

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7Commenti:

Anonymous Anonimo ha detto:

Non ce la faro' mai... mi sembra complicatissimo, manco gli aereplani di carta ho mai imparato a fare!!! :-(
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gen

29/01/06, 20:30  
Blogger Scribacchini ha detto:

Mettiti in lista per un corso di origami malgascio :-)
Remy
una che sa fare la croccanboscia, può fare questo ed altro. :-Prrrrr
Kat

29/01/06, 20:43  
Anonymous Anonimo ha detto:

Coucou Kat !
C'est super bien expliqué ! j'ai aimé ta façon de remplacer les feuilles de bananier ! donc si j'ai bien compris- j'ai du relire 2 fois - c'est une douceur à base de farine de riz cuite à la vapeur avec des fruits secs, des amandes en l'occurence, et tu vas essayer avec des pistaches !!!! en tout cas c'est amusant et j'ai du mal à imagniner le goût quoique !! merci pour le lien en tout cas et bonne journée

30/01/06, 04:55  
Anonymous Anonimo ha detto:

Bonjour Mercotte
Parfois je m'en veux de te faire perdre du temps, surtout quand il s'agit de d^chiffrer une recette en italien. J'essaierai de me retenir ... ;-)
C'est bien une douceur, à la consistance "mousseuse" (spongieuse quand c'est raté;-) et j'emploie toujours des pistaches, les amandes ou les pignons n'étant que des alternatives.
J'imagine qu'avec un peu de graisse ça deviendrait une sorte de pudding. En fait dans sa version d'origine c'est, sans le vouloir, un gateau pour les ninini (les gens qui, comme moi, ne devraient toucher ni lait ni beurre ni farine ni levure ni un tas d'autres choses)
Aujourd'hui à Aosta, Foire de Saint Ours ( foire-millénaire- du bois, artisanat et sculpture). Avec la neige ça va être à la fois féérique et compliqué.

Bises. K

30/01/06, 08:05  
Blogger Scribacchini ha detto:

Kara, un saluto davvero dolce (e non parlo dello zucchero).
'ciottoni tanti
Patt

30/01/06, 08:16  
Blogger Barby ha detto:

Cara Kat,
conosco bene questi dolcetti....
fatti tanto tempo fa' ed ora sono tra i miei preferiti.
Li preparo anche senza frutta secca,e in estate li accompagno con del buon gelato alla vaniglia.
Ti seguo da tanto tanto tempo e da altri luoghi virtuali.
Baci Barbara

30/01/06, 18:41  
Anonymous Anonimo ha detto:

Ciao Cecilia. Ben ritrovata. Kat

30/01/06, 21:32  

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