Tanti Auguri, Marì!!!
Cominciamo, Stelassa bella, con un brodino: una vecchia ricettina "di casa", ripresa pari pari dal libricino di ricette di papà.
"Zuppa del Barbarossi (ovvero: Frittata in Brodo)
In una notte del 1957 ho fatto un piacevolissimo sogno: mi avevano invitato a cena e mi avevano servito una zuppa assai buona. Al risveglio avevo ancora in bocca il particolare sapore di quel piatto ma non sapevo come fare per gustarlo nella realtà. Qualcosa ricordavo di quanto, sempre nel sogno, mi aveva spiegato il cuoco, ma i dettagli li ignoravo completamente.
Per oltre dieci giorni sistematicamente depredai di tutte le uova il pollaio della "suocerata": provai e riprovai con pentole e padelle finché ritrovai il sapore del sogno. Può darsi che il piatto sia noto, ma io assicuro che lo ho sognato.
Ingredienti per ogni uovo :
- un uovo
- mezza noce moscata grattugiata
- circa due cucchiai di farina bianca OO
- un cucchiaino di lievito per dolci
- sale
- olio extravergine di oliva
- parmigiano reggiano
- brodo quanto basta
Preparazione:
Sbattere l'uovo mescolandovi bene la noce moscata, aggiungere farina bianca in quantità sufficiente per ottenere un impasto cremoso in grado di colare, aggiungere il sale e, assolutamente per ultimo, il lievito per dolci; mescolare bene fino ad amalgamare tutto.
In un tegame, nel quale frigga un dito d'olio, colare l'impasto ottenuto facendo attenzione che esso si spanda in maniera da formare un disco di 15 centimetri circa di diametro.
Quando la "tortina" sarà ben abbronzata da un lato, capovolgerla e farla cuocere bene anche dall'altra parte. A cottura completata, appoggiarla su carta assorbente e lasciar raffreddare; tagliarla quindi a cubetti grandi come una falange.
Con due uova si ottengono tre porzioni ed è bene prepararne solamente una alla volta: non ho ben capito il perché, ma preparando più di un uovo alla volta non si ottiene un buon risultato.
Mettere in una fondina un pugno di cubetti di frittatina, cospargere con abbondante parmigiano grattugiato e ricoprire con brodo bollente."
Preparato lo stomaco con la zuppetta, passiamo alla lasagna!
Mié che sta cumba bella a stà de lungu a barbaciu
che nu m'à posse vèdde à scricchi 'nte n'âtru niu
Nu ghe n'é âtre nu ghe n'é / nu ghe n'é âtre nu ghe n'é
(Guardate che bella colomba è abituata a cantare in allegria che io non la debba mai vedere stentare in un altro nido non ce n'è non ce n'è / non ce n'è non ce n'è )
Maribe', io con il ligure scritto - grazie a De Andre', me la cavo. Ma con il ligure cucinato, proprio no: le lasagne in tuo onore le ho preparate. Ma alla sorrentina... che fai, ci vieni lo stesso a cena?:-))
E ora tocca al pesce!
Zuppa di mare ‘nostrum’
Questa è una ricetta semplicissima, delicata e bella a vedersi (se assemblata con un po’ di sentimento, sia chiaro).
Il pesce è quello che si pesca quotidianamente freschissimo nel nostro mare, che nel Monferrato manca da qualche milione d’anni; ma va da sé che dai mari del nord e dal Tirreno giungono al di qua dell’appennino questi due pesci favolosi: màrlùs e anciùa.
Ingredienti per due persone:
due patate
800 grammi di baccalà ammollato (oppure stoccafisso)
1 spicchio d’aglio
4 filetti d’acciuga sotto sale (8 se sott’olio)
rametti di timo
olio evo
pepe nero
vino bianco secco
qualche gambo di prezzemolo
Sale se necessario
Procedimento:
Privare il baccalà (o lo stocco) della pelle e delle lische più grosse, tagliarlo a losanghe, spruzzarlo con vino bianco ed un filo d’olio, peparlo e lasciarlo marinare per circa un’ora.
Scaldare una padella antiaderente, disporvi i pezzi di baccalà, stufare coperchiato a fuoco medio per circa mezz’ora (cinquanta minuti/un’ora in caso di stocco).
Sbucciare le patate, tagliarle a pezzi, metterle in pentola con i gambi di prezzemolo, coprire d’acqua, coperchiare e sobbollire per mezz’ora circa; trascorso tale tempo rimuovere i gambi di prezzemolo e frullare a lungo fino ad ottenere una crema vellutata e salare se necessario, tenere in caldo.
In un polsonetto scaldare due tazzine d’olio evo con i filetti d’acciuga e lo spicchio d’aglio sbucciato e schiacciato con un pugno; cercare di non fare mai friggere l’olio e mescolare finché le acciughe non saranno completamente disfatte. Lasciare riposare un quarto d’ora, rimuovere l’aglio, quindi scaldare pian piano lavorando con una forchetta velocemente per ottenere una crema fine.
Aggiungere poco prima di impiattare le foglioline di timo alla vellutata.
Preparare due piatti fondi tenuti in caldo, aggiungere un mestolo e mezzo di vellutata, disporvi sopra i pezzi di baccalà, infine versare un paio di cucchiai di crema d’acciuga, uno sul baccalà e l’altro sulla vellutata badando un minimo all’estetica; decorare con un piccolo rametto di timo.
Il risultato finale dovrebbe essere simile a quello della foto qui sotto.
Passeggiata digestiva prima di affrontare il dolce:
In collina
Quand'è fiorito il mare da noi
e tutto l'azzurro e il vento e l'odore salino
ci portavano l'estate nel respiro,
e sensazioni e giovani mimose -
e le bocche dei sorrisi e la freschezza grida lontane
spume,
allora con mille parole,col gesto spezzato
come in uno specchio rotto, sulle labbra
le tue dita e la luce hanno sospeso
un bacio, e poi l'hanno lasciato
libero, e le foglie,
e tutto il viale dei pini odorava di quei luoghi.
Pier Luigi Bacchini - Scritture vegetali - Mondadori 1999.
Ora sei pronta per il dolce, vero?
Nutmeg ciocconuts
che non sono uno scioglilingua ma dolcetti poco dolci , molto nocciococcolatosi, proposti con una colata di cioccolato amaro e noce moscata. Li ho trovati a suo tempo tra le schede di Elle.
Chissà che questi, la mia Stelassa Marina che di solito i dolci li fa per gli altri ma non li mangia, non abbia voglia di assaggiarli.
Per 6 persone
150 gr di cioccolato fondente (ho usato del Poulain da pasticceria al 62%)
125 gr di nocciole o mandorle
3 uova
100 gr di miele di acacia
100 gr di panna densa
50 gr di farina
1 noce di burro
per la salsa :
100 gr di cioccolato fondente
noce moscata in quantità
Inizio tostando leggermente le nocciole in padella asciutta e le lascio raffreddare completamente, poi ne trito un po’ per volta con un cucchiaio o due di farina finché non sono polverizzate. La farina serve ad evitare che la frutta secca, oleosa com’è, si impasti e intanto è già bell’e mescolata con le nocciole.
Faccio sciogliere il cioccolato a bagnomaria e lo liscio bene con una spatola.
Separo le uova. Sbatto per prime le chiare a neve fermissima, quindi in un’ altra ciotola i tuorli con il miele finché non diventano chiari. Aggiungo cioccolato fuso e panna e mescolo bene.
Ora inizio ad incorporare un po’ di farina e nocciole, poi un po’ di chiare a neve, alternando e cercando di non smontare la neve.
Verso la miscela in formine imburrate (ho usato una forma da muffin di silicone e ne sono venuti fuori 12 – due a testa ;-) )
Ho infornato in forno preriscaldato a 160° per 15 minuti (qualcuno in più se le forme fossero più grandi). Ho lasciato riposare nella teglia una decina di minuti prima di sformare.
La salsa si prepara facendo scaldare 10 cl d’acqua abbondantemente profumata di noce moscata e mettendovi a sciogliere gli altri 100 gr di cioccolato. Tolgo dal fuoco, lascio riposare un attimo, verifico che la noce moscata sia ben presente sennò ne aggiungo un po’, quindi mescolo con una spatola e verso sui dolcetti.
Dolce e speziato compleanno, Stelassa. Mille auguri e baci
Gli Scribacchini tutti
Etichette: compleanno amici, Menù monotematico
6Commenti:
Auguri Marì, ti hanno preparato un pranzo da regina!!:)
Ragazzi, che dire... sono commossa, confusa, emozionata... sono anche già preoccupata perché non so quando mai riuscirò a ricambiare tutto questo calore! Il menù è assolutamente splendido, splendide le foto, la poesia, i pensieri ad hoc che ci stanno dietro, tutto! E ve lo dico: penso che valga davvero la pena di avere un anno in più se comporta questa meravigliosa ondata di emozioni che mi regalate!
Troppo melensa?!? ... questo è niente, vedestee i lucciconi...
GRAZIE!
Chissà se riesco a farti gli auguri anche io?
tuo aster
mi mi m mi.......... io credo di sapere chi sei, stella, e se sei chi sei io ti voglio bene di più, di più ogni anno che passa.
Da mare a mare, con il DNA del mare, con il profumo del sole, che quest'anno nuovo sia bellissimo come sei bella tu.
nasinasi
mip
Teeeh, ma così a mari le viene l'indigestione°!! (ma quanta robbba!! :-)))
Auguri Mari!!!!!
:-)
baci,
s
Ciao Cenzina. Fortunatamente Marì è saggia e sa di avere un anno intero per smaltire le scorte. Quelle di cibo,quelle d'affetto si rigenerano spontaneamente ;-)
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