17 aprile 2006

Pasquetta nell'orto


Per ora, da noi, l'unica cosa che cresce sono questi spinaci selvatici...
( ma questa sera potreste avere delle sorprese)
E allora mettiamo in padella una leggenda spagnola raccolta e trascritta da Henri Gougaud nel suo stupendo Contes et recettes du monde - Editions du Seuil - tradotta da quella miscredente di Kat.

Chi fu il primo ortolano? Il Buon Dio, è cosa risaputa. Capita però di dimenticare quanto spesso Satana lo imitò, mettendo in pasta le sue manacce sporche. Il Padre Nostro ci regalò l'insalata verde, la cipolla, aglio e peperoni dolci.
Il diavolo volle subito imitarlo. Ma la sua vera natura permeò ogni sua creatura. Riempì gli orti di un insalata rossa che, dicono, appanna la vista, rese indigesto l'aglio e, volendo superare il peperone, creò il temibile peperoncino capace di accendere in bocca un fuoco d'inferno.
Non poté però alterare la cipolla. Si narra che Maria, quando Gesù bambino soffriva di coliche, come spesso capita ai neonati, ne facesse per lui piatti di panada. Fu così conservata da Dio tra gli utili medicamenti.
L'ultima fra le sue creature vegetali fu l'oscura patata. I libri di storia affermano che i conquistadores la riportarono con sè dalle Americhe. I favolatori danno di questa faccenda una versione ben diversa.
Dicono che il satanasso, che detestava i castigliani, dichiarò loro guerra e avvelenò i loro orti provocando una tremenda carestia. Come vivere senza zuppa di cavoli, senza umido di ceci o fave? Piansero gli affamati, piansero e pregarono chiamando in aiuto il cielo.
Nella sua grande bontà, Nostro Signore creò la patata e nascose l'umile tubero sottoterra dove non tardò a moltiplicarsi.
Satana, sconfitto, se ne andò scalciando le zolle e, dicono, qualche sasso che lo azzoppò.
Molto prima della patata, per darci il pane, Dio ci diede il grano. Per crearlo scese apposta sulla terra, aprì la mano, la richiuse e tra le sue dita subito scese una pioggia di chicchi dorati.
Magia dei cieli: all'istante un campo di grano ondeggiò sotto la brezza.
Va da sè che il diavolo volle fare meglio ancora. Aprì la mano, la richiuse e tra le sue dita scese una pioggia di... semi di gramigna. Da allora la si trova abbarbicata ovunque, nel tentativo di soffocare lo slancio del grano verso la luce.

Si crede di narrare la Creazione, si parla solo di noi stessi. S'è mai visto un giorno in cui la speranza di un bel raccolto non sia frammista a paura, rosa dal dubbio, infestata da quella tenace gramigna che Satana coltiva nel campo di grano dei nostri cuori ?

2Commenti:

Anonymous Anonimo ha detto:

Bello, Kara, grazie!
(Io, però, ringrazio anche per il peperoncino! ;-p)
'ciotti

17/04/06, 09:56  
Anonymous Anonimo ha detto:

Se è per questo, anche noi ! 'assie a te per gli accent. Bacio.

17/04/06, 10:04  

Posta un commento

<< Home