Trio Saraceno - Track 1 : al dente con Sesamo e Olive nere
Crudo, tostato (kasha), al dente. Se per caso ancora non lo conoscevate, ora sapete che faccia ha il "grano" saraceno. Quel simpatico semino non è un cereale ed è privo di glutine. In Italia si usa prevalentemente per farne pizzoccheri o polenta taragna. Ottime pietanze non c'è dubbio, ma perché non esplorare altre possibilità, usando magari il seme intero?
Crudo lo troverete nei negozi bio, tostato anche al supermercato (reparto etnici, tra i prodotti dell'Europa dell'Est) mentre per cuocerlo al dente servono 15-20 minuti. Serviranno anche tre volte il suo volume d'acqua se il seme è crudo, due volte e mezza per la kasha. Bollente l'acqua se lo volete al dente, fredda - come si usava agli albori della macrobiotica - se non vi importa che sia un po' colloso. Salate, incoperchiate e mettete la pentola su fuoco medio. Quando avrà assorbito tutta l'acqua, basterà concedergli qualche minuto di risposo e sarà pronto da servire in tavola o da inserire in altre preparazioni.
Per averne a sufficienza per due contorni più un paio di altre preparazioni, di solito ne faccio cuocere una cup bella colma = 180 grammi e metto in frigo quello che non uso subito.
In questi giorni vorrei mettere in pentola (e on line) una zuppa con porri e funghi e delle crocchette con salsa allo yogurt.
Oggi ci limiteremo ad un uso immediato del saraceno come contorno. Anzi, se avete ceduto alla moda dei bowl, sarà una base ideale per un bowl invernale. Sia perché il suo sapore si sposa molto bene con le verdure di stagione (cavoli, radici, porri e cipolle), sia perché la medicina ayurvedica lo colloca tra i cibi che riscaldano.
A me piace anche solo con un goccio d'olio ma ci sono abbinamenti apparentemente semplici e decisamente veloci che ne esaltano il sapore in modo sorprendente. Ad esempio le olive nere e il sesamo.
Mentre il saraceno cuoce, basterà snocciolare e tritare grossolanamente a coltello le vostre olive nere preferite. Qui abbiamo un debole per le taggiasche o almeno di Riviera (di solito, leccino) ma va davvero a gusti. Una volta nel piatto, si spolverizza con poco sesamo tostato e /o prezzemolo tritato e, per finire, si versa un filo d'olio e.v.o. a crudo.
Questo abbinamento è proposto da Felicie Toczé nel suo La cuisine santé des 5 saisons. Sul momento, quel volumetto molto bello mi è parso un po' impegnativo, come tutto quello che riguarda l'Ayurvedica, però questa pietanza mi ha consentito di avvicinarmi in modo semplice e gustoso.
Anzi, piaciuto molto!
Kat
P.S. : In archivio ci sono anche :
- i cubotti di saraceno, che noi trattiamo come uno spezzatino condendoli sia col pomodoro che con spinaci e gomasio;
- le crèpes 100% saraceno;
- le galettes bretonnes e la versione in brodo.
Crudo lo troverete nei negozi bio, tostato anche al supermercato (reparto etnici, tra i prodotti dell'Europa dell'Est) mentre per cuocerlo al dente servono 15-20 minuti. Serviranno anche tre volte il suo volume d'acqua se il seme è crudo, due volte e mezza per la kasha. Bollente l'acqua se lo volete al dente, fredda - come si usava agli albori della macrobiotica - se non vi importa che sia un po' colloso. Salate, incoperchiate e mettete la pentola su fuoco medio. Quando avrà assorbito tutta l'acqua, basterà concedergli qualche minuto di risposo e sarà pronto da servire in tavola o da inserire in altre preparazioni.
Per averne a sufficienza per due contorni più un paio di altre preparazioni, di solito ne faccio cuocere una cup bella colma = 180 grammi e metto in frigo quello che non uso subito.
In questi giorni vorrei mettere in pentola (e on line) una zuppa con porri e funghi e delle crocchette con salsa allo yogurt.
Oggi ci limiteremo ad un uso immediato del saraceno come contorno. Anzi, se avete ceduto alla moda dei bowl, sarà una base ideale per un bowl invernale. Sia perché il suo sapore si sposa molto bene con le verdure di stagione (cavoli, radici, porri e cipolle), sia perché la medicina ayurvedica lo colloca tra i cibi che riscaldano.
A me piace anche solo con un goccio d'olio ma ci sono abbinamenti apparentemente semplici e decisamente veloci che ne esaltano il sapore in modo sorprendente. Ad esempio le olive nere e il sesamo.
Mentre il saraceno cuoce, basterà snocciolare e tritare grossolanamente a coltello le vostre olive nere preferite. Qui abbiamo un debole per le taggiasche o almeno di Riviera (di solito, leccino) ma va davvero a gusti. Una volta nel piatto, si spolverizza con poco sesamo tostato e /o prezzemolo tritato e, per finire, si versa un filo d'olio e.v.o. a crudo.
Questo abbinamento è proposto da Felicie Toczé nel suo La cuisine santé des 5 saisons. Sul momento, quel volumetto molto bello mi è parso un po' impegnativo, come tutto quello che riguarda l'Ayurvedica, però questa pietanza mi ha consentito di avvicinarmi in modo semplice e gustoso.
Anzi, piaciuto molto!
Kat
P.S. : In archivio ci sono anche :
- i cubotti di saraceno, che noi trattiamo come uno spezzatino condendoli sia col pomodoro che con spinaci e gomasio;
- le crèpes 100% saraceno;
- le galettes bretonnes e la versione in brodo.
Etichette: 100% vegetale, gluten free, Inverno, veloce
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