Gelosia al formaggio di capra e albicocche secche
Come promesso, ecco, dal menù di compleanno di Remy...
un abbinamento già proposto nei Capricot muffins qui interpretato in modo più delicato e, vista l'occasione, vestito a festa.
Chi non ama il formaggio di capra o, meno ancora, l' abbinamento dolce salato, opterà per altri latticini morbidi eliminando però la panna.
Confortata dall'esempio di Mercotte , mi sono lanciata nella preparazione della mia prima pasta sfoglia, scoprendo che chi la definisce facile dice il vero, così come chi asserisce che è più difficile che venga bene una "banale" brisée.
Ho anche usato per la prima volta - e con mucho gusto - il tagliapasta donatomi da Mariber per il mio compleanno. Bellissimo giochino, grazie ancora Stelassa.
Per 4 persone
100 gr di pasta sfoglia (casalinga, ovviamente! ;-) *
100 gr di caprino fresco saporito ma non troppo salato
6-8 albicocche secche morbide
La pasta vi sembrerà poca e in effetti molta non è. Questo dessert è piuttosto ricco, con una pasta più spessa temo che lo diventi troppo.
Prima preparo il ripieno schiacciando il caprino col miele e ammorbidendolo se necessario con poca panna. Incorporo le albicocche secche (quelle bio, scure, brutte ma buonissime e morbide) tagliate a pezzetti e ne faccio uno rettangolo spesso un centimetro pigiandolo tra due strati di carta forno. Divido la pasta sfoglia in due e, su un piano infarinato, la stendo sottilissima (mezzo cm) in due rettangoli. Piazzo il ripieno sul primo rettangolo lasciando un cm abbondante di pasta tutto attorno. Copro col secondo rettangolo, inciso a mano o con l'apposito tagliapasta, ritaglio il contorno con la rotella tagliapasta da ravioli, (salto la spennellata d'ordinanza con uovo o latte che serve a far dorare la pasta perché non piace molto a nessuno dei due) e inforno per 25 -30 minuti a 180°.
Si gusta tiepido o freddo.
Kat
* seguiranno altre ricette giacché il resto della pasta, suddivisa in panetti, langue in congelatore.
Fare la pasta sfoglia è facile davvero ma richiede tempo, solo 5 minuti per volta ma, di tappa in tappa, passano diverse ore quindi conviene farne di più, anche perché un impasto grande è molto più facile ma manipolare di uno mini.
un abbinamento già proposto nei Capricot muffins qui interpretato in modo più delicato e, vista l'occasione, vestito a festa.
Chi non ama il formaggio di capra o, meno ancora, l' abbinamento dolce salato, opterà per altri latticini morbidi eliminando però la panna.
Confortata dall'esempio di Mercotte , mi sono lanciata nella preparazione della mia prima pasta sfoglia, scoprendo che chi la definisce facile dice il vero, così come chi asserisce che è più difficile che venga bene una "banale" brisée.
Ho anche usato per la prima volta - e con mucho gusto - il tagliapasta donatomi da Mariber per il mio compleanno. Bellissimo giochino, grazie ancora Stelassa.
Per 4 persone
100 gr di pasta sfoglia (casalinga, ovviamente! ;-) *
100 gr di caprino fresco saporito ma non troppo salato
(1 cucchiaio di panna liquida)
2 cucchiai di miele6-8 albicocche secche morbide
La pasta vi sembrerà poca e in effetti molta non è. Questo dessert è piuttosto ricco, con una pasta più spessa temo che lo diventi troppo.
Prima preparo il ripieno schiacciando il caprino col miele e ammorbidendolo se necessario con poca panna. Incorporo le albicocche secche (quelle bio, scure, brutte ma buonissime e morbide) tagliate a pezzetti e ne faccio uno rettangolo spesso un centimetro pigiandolo tra due strati di carta forno. Divido la pasta sfoglia in due e, su un piano infarinato, la stendo sottilissima (mezzo cm) in due rettangoli. Piazzo il ripieno sul primo rettangolo lasciando un cm abbondante di pasta tutto attorno. Copro col secondo rettangolo, inciso a mano o con l'apposito tagliapasta, ritaglio il contorno con la rotella tagliapasta da ravioli, (salto la spennellata d'ordinanza con uovo o latte che serve a far dorare la pasta perché non piace molto a nessuno dei due) e inforno per 25 -30 minuti a 180°.
Si gusta tiepido o freddo.
Kat
* seguiranno altre ricette giacché il resto della pasta, suddivisa in panetti, langue in congelatore.
Fare la pasta sfoglia è facile davvero ma richiede tempo, solo 5 minuti per volta ma, di tappa in tappa, passano diverse ore quindi conviene farne di più, anche perché un impasto grande è molto più facile ma manipolare di uno mini.
Etichette: dolci e dessert, formaggio, Menù monotematico
8Commenti:
a me questo effetto calza a rete mi fa impazzire. temo che andró alla ricerca del fattapposta non appena atterro in Italia! :))
Bravo pour la pate feuilletee! Je n'ai pas eu le courage encore de m'y mettre.
mi ispira, anche perchè l'abbinamento frutta -salato mi piace. in inverno faccio la polenta con selvaggina cotta nel vino con pere, mele, uvetta, susine, e chiodi di garofano, cannella, pepe e, un po' di cipolla ed aromi per rosolare
ho dimenticato le albicocche secche!
La trama è simile a quella di Cannella, ma tu hai usato un'uncinetto diverso???
Uno dalla numerosa collezione di Remy???
L'uncinetto appertiene a questa famiglia.
http://www.medagliani.it/Ita/Shop/Scaffale.asp?_intCtlg=5&_intCtgr=67&_intSCtgr=205
Non so dove l'abbia trovato chi gentilmente me l'ha donato ma qui ad Aosta si trova in un negozio di forniture alberghiere.
che aspetto sontuoso! anchi'io non ho mai azzardato più di una "mezza sfogliata", ma se dici che è fattibile mi fido e non appena trovo il tempo (ma quanto bisogna lasciarla in frigo!)provero a cimentarmi, s.g. cat
Piccoli consigli per chi vuole lanciarsi nella bella avventura della pasta sfoglia:
-aspettare che faccia fresco, col caldo è un delirio.
-preparare l'impasto base (400 grammi di farina 00, 200 ml di acqua nei quali si fanno sciogliere 10 gr di sale, 50 gr di burro e farlo riposare in frigo fino al mattino dopo.
Durante la mattinata distribuire gli episodi di "sfogliaggio" in modo da avere la pasta pronta per pranzo tenendo conto che deve riposare un'ora prima di essere rullata.
- Prima di iniziare a sfogliare, rullare il panetto di burro (altri 250 g) tra due fogli di carta forno per appiattirlo un po' e infarinarlo abbondantemente. Così mi ha insegnato Berso ed era un gran consiglio.
Ora tocca a voi! Per vedere bene la sequenza dei gesti buttare un occhio qua
http://chefsimon.com/tourage.htm
Coraggio! E' una goduria!!!!
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