30 novembre 2009

Técia e Tocìn

Corso accelerato per i non veneti: la técia è una pentola bassa, preferibilmente di terra cotta; per il tocìn, ovvero sugo d'arrosto, vi rimandiamo ai commenti di questo post. L'autorità in materia è Cannella.
Par imprimàr (inaugurare) la técia, comprata per amore e rimasta a lungo in attesa di finire sul fuoco, abbiamo fatto un "ragù" di castagne e sugo d'arrosto. Con le tagliatelle di grano saraceno ci stava proprio bene.


Le dosi per due porzioni di Tagliatelle di Saraceno con Castagne e Sugo d'Arrosto:

- 80 g di farina 00
- 40 g di farina di grano saraceno (quella fine, senza crusca apparente, adatta anche alle galette bretoni, che in Francia si trova sotto il nome di farine de blé noir)
- un uovo intero + un tuorlo
- un pizzico di sale

Sbattete le uova con il sale e incorporatele alle farine precedentemente mescolate.
Formate la classica palla, avvolgete con pellicola e lasciate riposare in frigo almeno un'ora.
Prevedete una manciata abbondante di semola di grano duro rimacinata per tirare la pasta che si presenterà parecchio umida.
Sfogliate più o meno fine secondo i vostri gusti e trafilate a tagliatelle. Cospargete di altra semola e lasciate riposare su un telo mentre preparate il "ragù" con:

- una tazza (150 g circa) di castagne lesse spezzettate
- uno scalogno grande o mezza cipolla piccola
- sugo d'arrosto (anche di pollo, se di buona famiglia)
- una foglia d'alloro
- olio e.v.o.
- sale

Fate ammorbidire nell'olio su fuoco basso la cipolla o lo scalogno affettati finemente. Aggiungete la foglia d'alloro e un po' di acqua calda man mano che si asciugano.
Se le castagne fossero ancora un po' al dente mettete in pentola anche loro evitando però di lasciarle spappolare.
Unite infine il sugo d'arrosto, fate restringere se fosse troppo liquidio o bagnate con acqua calda se fosse troppo ristretto e aggiustate di sale.
Cuocete le tagliatelle in molta acqua bollente salata - ci vorrà qualche minuto in più rispetto a tagliatelle di farina di solo grano - versate nel sugo, condite con un filo d'olio e.v.o. crudo, rimestate delicatamente e servite in piatti caldi.
Remy ha aggiunto qualche goccia di olio piccante. Kat non sa dirvi quanto ci stia bene.

P.S.: In attesa di sapere quanto sia ammalata la reflex, è tornata coraggiosamente in servizio la magica piccola coolpix.

Etichette: ,

14Commenti:

Blogger Gambetto ha detto:

Non so se a ragione o meno ma forse l'olio piccante con le castagne lo eviterei.
Tutto segnato. Mi piace anche pensarla con il sugo di pollo :)
PS
Per la farina solitamente quando non riesco a reperire quella fine la passo al setaccio un paio di volte per filtrarla dei sedimenti di crusca...fino ad ora ha dato buoni risultati :)
Buon inizio settimana

30/11/09, 07:41  
Blogger annaferna ha detto:

Questo commento è stato eliminato dall'autore.

30/11/09, 08:41  
Blogger Monica Bedana ha detto:

Osti, che bon!!!!!!!!!
Il riciclaggio del sugo dell'arrosto faceva venire le lacrime agli occhi al nonno Resio! E questa versione con le castagne deve essere una roba che tocca le tette alla regina, come direbbe lui!!!!
Che bel modo di iniziare la settimana, con 'sta visione del tocín; la spedisco ad Albi, che gradirà molto in questi giorni di batosta elettorale. Gradirei veder anche la tecia, se fosse possibile (fosse mai che a me mancasse!)!
Smuack, buona settimana!

30/11/09, 09:56  
Blogger francesca ha detto:

Ho letto parecchie ricette che prevedono l'uso del sugo d'arrosto. Come lo conservate? Semplicemente in frigo o e meglio congelarlo?
Ho una pentola simile ma di altra origine e presumo con un altro nome ma tecia suona davvero bene. La mia e` pugliese bassa e di terracotta! La uso spesso perche` va comodamente sul fuoco e poi direttamente in forno.
Francesca

30/11/09, 10:21  
Blogger Ally ha detto:

buondì!grazie per essere passati!!
cogliendo il vostro invito allora aggiungo anche io l'immagine d blog gattaro!!! =)))
la mia immagine di profilo è la mia dolce gatta giulietta che si prende sempre un sacco di complimentoni!! =))
oggi mi darò da fare con un bel dolce e vediamo come viene ;)
un saluto e buona giornata!!!
prima o poi proverò a fare anche io la pasta fresca questa che avete postato è proprio autunnale e io adoro l'autunno!!! =)
buonagiornata!!!! a presto!

30/11/09, 10:25  
Blogger Scribacchini ha detto:

Ciao Francesca
Se lo consumo entro due giorni tengo il sugo d'arrosto in frigo e gli tolgo la "copertina" di grasso affiorato solo al momento di usarlo. Senno' in congelatore ma in questo caso dopo averlo sgrassato.
Kat

30/11/09, 10:46  
Blogger Saretta ha detto:

ed io posso fare la scarpetta nella tecia?!ahhhhhhhhhh

30/11/09, 12:28  
Blogger Aiuolik ha detto:

Utile un corso di veneto, può sempre servire di questi tempi :-)

30/11/09, 13:54  
Anonymous Anonimo ha detto:

per il corso di veneto, son disponibile.
Qui il sugo d'arrosto, soprattutto di animali da cortile, come oca, anatra, faraona, ecc.. è chiamato consìero. Famosi, nel vicentino, i 'gargati' con questo sugo. Sono una specie di tortiglione fatto al torchio con l'impasto dei bigoli. Una goduria.
p.s.: ciao kat e remy!!
Alverman

30/11/09, 21:08  
Blogger Scribacchini ha detto:

Ciao Alver! Sei sempre una bella sorpresa ;-) Un abbraccio. Kat e Remy

30/11/09, 21:13  
Blogger La Gaia Celiaca ha detto:

le tagliatelle col sugo d'arrosto mi riportano dritta dritta nella cucina di mia nonna, e sappiate che questo mi procura inesorabilmente qualche lacrimuccia.
per riprendere il controllo...
le lasagne col grano saraceno... mica ci avevo pensato! proverolle, da quando sono diventata zdaura niente mi spaventa.

p.s. per la questioncella che avevamo in sospeso, salse e Co. ci sto ancora pensando, mi sono venute in mente tante salse, ma nessuna che si possa chiamare cherboroise... tanto il meme burlone non ha scadenza, vero?

30/11/09, 23:07  
Blogger Scribacchini ha detto:

Ciao GaiaZdaura ;-)
Se la farina di saraceno è setacciata, come suggerisce giustamente Gambetto, sta più facilmente insieme. L'unica volta che l'ho lavorata in purezza ho però fatto parecchia fatica. Non so se conosci la soba, pasta (spaghetti) giapponesi di puro saraceno. E'prodotta con tecniche, dicono, piuttosto complesse. Va fatta sobbollire e ha ovviamente, un sapore piuttosto marcato.
Quella che ho io(Lima) ha il bollino gluten free.

Tranqui, la Cherboroise dorme da secoli, può ben aspettare qualche settimana o mese. Magari sboccerà per Pasqua!
Un bacio. Kat

01/12/09, 09:35  
Blogger La Gaia Celiaca ha detto:

avevo letto della soba in giro, e mi aveva ovviamente incuriosita, ma mi dicevo "figurati se si trova certificata GF"... e tu mi dici che si trova colla spiga barrata. mo' mi metto a cercarla!!!!!

03/12/09, 00:29  
Blogger Scribacchini ha detto:

sì,LaGaia ho verificato, sulla soba della Lima c'è la spiga.

Lima dal nome della moglie di Oshawa, padre della macrobootica. Ricordo che all'epoca (inizio anni 70) fu molto criticato perché importava o produceva e dunque vendeva gli alimenti che raccomandava e che peraltro sarebbero risultati introvabili in occidente! No comment!
Non so dirti se c'è la spiga sul loro latte di riso ma è, per i miei gusti, il migliore che si possa trovare. Ben venga la concorrenza e la diversificazione dei prezzi ma pochi hanno raggiunto il livello qualitativo della Lima.
Ciao. Kat

03/12/09, 07:51  

Posta un commento

<< Home