30 gennaio 2016

Siamo per il 100% vegetale

ma siamo peccatori ;-)
Faccio questa piccola confessione (ho uscito fuori, direbbero gli anglofili) solo per introdurre alcuni pensieri sul tema Fontina (con la maiuscola perchè è un nome proprio)
a) la Fontina, quella vera, è marchiata con il marchio del consorzio
b) la Fontina, quella buona, è rara. Fatevi aiutare da un autoctono di fiducia, almeno le prima volte.
c) la Fontina patisce il freddo quindi: compratela in Valle d'Aosta e conservatela al fresco ma non in frigo.  Questa, comprata da un produttore di fiducia , abita nelle scale di casa nostra (tra i 9° e i 12°).
d) Da ieri e fino al 31 gennaio alle 19 c'è un padiglione enogastronomico all'interno della Fiera di Sant'Orso dove potete trovare Fontina come si deve.
e) Fontina dolce d'alpeggio e "rapa" della polenta, tutta la vita (Per chi non parla patois, la "rapa" è la crosta che si forma sul fondo del paiolo)

 Remy

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2Commenti:

Blogger Elena Bruno ha detto:

Quando degusti la vera fontina è come si aprisse una finestra sulla Valle d'Aosta con tutto il suo carattere, i suoi colori e i suoi profumi! :-)

30/01/16, 08:28  
Blogger Scribacchini ha detto:

E, in compagnia di un buon vinello e buoni amici, è ancora meglio. ;-)
Remy

30/01/16, 10:12  

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