10 febbraio 2016

Sul (buon) senso della Quaresima

Ieri, Martedì grasso, ultimo giorno di carnevale, mentre aspettavo il mio turno per la mammografia rituale, ho lasciato campo libero a riflessioni che si possono riassumere in due domande. Se vi va, provo a riassumere anche le risposte che mi sono data.

1 - Per me che sono laica fino al midollo, ha forse senso la quaresima?
 Sì, per me sì. E' una buona occasione per riflettere sul mio modo di mangiare, e uso questa formula (molto ampia) proprio per non restringere il campo ai soli alimenti.
Già che mi trovo, rinvio subito al mittente il senso antico della quaresima. Dico NO, anima e corpo, a penitenza e astinenza. Perché ritengo che un sano rapporto col cibo - e col corpo che questo cibo nutre - sia sano solo se libero da sensi di colpa, costrizioni e rinunce.
Quando una cosa non mi fa bene, al corpo o all'anima, e scelgo di allontanarla da me (per un po' o per sempre) mica rinuncio. Scelgo e basta.
Proprio in questo la quaresima e le riflessioni che porta con se mi sono preziose. Perché a me conquistare questa capacità di scelta libera e consapevole ha richiesto anni di terapia.  La quaresima per me è come il richiamo di un vaccino. Necessario.

Peraltro, pare che questo sia il periodo migliore per togliersi di dosso il grasso sottocutaneo in esubero che l'organismo umano è invece programmato per trattenere ostinatamente finché fa buio e freddo. Roba ancor più paleolitica della dieta omonima ;-)

Inoltre, se è vero (e per me è davvero così) che qualsiasi disturbo, sia fisico che psichico, si accuisce nel cambio di stagione e che si patisce di meno arrivando a primavera con meno tossine e infiammazione addosso, non c'è davvero stagione migliore della fine dell'inverno per fare pulizia. Anima e corpo.

2 - Che cosa può eliminare ancora dalla sua dieta, dirà qualcuno, chi si nutre esclusivamente di alimenti di origine vegetale, (miele a parte, per quanto mi riguarda)?
Cioccolato e zucchero? Uh! Per me sarà Quaresima con la maiuscola perché sono parecchio golosa. Però ci stò.
Un po' di grassi?  Meno olio, meno tahin, meno burro di mandorle... Ok, ci stò. L'unità di misura passa da cucchiaio a cucchiaino. 
Le porzioni troppo abbondanti? Già, soprattutto quelle. Ok, ci stò! E' ancora più facile cambiando... i piatti. Una soluzione che abbiamo sperimentato con un po' di anticipo. Dovevamo ricomprare i piatti "da tutti i giorni" e abbiamo seguito il suggerimento (letto chi si ricorda più dove, ma  così sensato da far subito centro) di prenderli più piccoli.

Le nuove fondine accolgono un mestolo di minestra in meno e di conseguenza anche di pasta, insalata, ecc. Eppure, giuro, a me sembra di aver mangiato a sufficienza.
E questa cosa mi piace parecchio.
Anche mettermi alla prova mi piace parecchio. Non da molto, ma sempre di più.
Kat

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6Commenti:

Blogger Elena Bruno ha detto:

Mi mancavano proprio i tuoi post, leggere le tue riflessioni, pensare, mettersi in discussione, mettersi alla prova ... Sì, sì, belle persone :-)

10/02/16, 18:55  
Blogger Scribacchini ha detto:

Ommi, ommi, Elena, son qui tutta rossa per l'imbarazzo. Mi riesce solo di citare un Verdone d'annata : " Allora, lo vedi che è reciproco":-)
Kat

10/02/16, 19:28  
Blogger Elena Bruno ha detto:

:-)))))

11/02/16, 20:40  
Blogger La Gaia Celiaca ha detto:

sono riuscita solo adesso a leggere a modino questo post.
l'idea di una quaresima laica mi piace molto, e i tuoi suggerimenti ganzi. tipo il passare dal cucchiaio al cucchiaino, e soprattutto quello dei piatti.
io so che dovrei smettere, ad esempio, di mangiare fuori pasto, in particolare mentre preparo pranzo e cena. la fama c'è, e allora sbocconcello. cosa deleteria.
devo riflettere e capire come adattare questa quaresima alla mia vita.

11/02/16, 23:46  
Blogger Scribacchini ha detto:

Sapessi, Gaia quanto sbocconcello anch'io!;-) Però sto provando a togliemo questa abitudine. Non la voglio nella mia vita. Aiuta chiedersi perché e cosa si sta addendanto sovrappensiero.
Avevo usato lo stesso metodo per smettere di fumare. Perché ho voglia di questa sigaretta? Assuefazione, frustrazione, abitudine, noia, stanchezza, puro e semplice piacere? Aiuta a ritrovare la consapevolezza. Il controllo? La volontà? Per me son parolacce.
Un abbraccione. Kat

12/02/16, 09:43  
Blogger Scribacchini ha detto:

Gaia, provare a fermare l'impulso di sgranocchiare mentre si cucina è più difficile che provare a fermare le onde gravitazionali ;-)
Remy

12/02/16, 13:54  

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