Tajine di zucca per Salutiamoci
A dir vero, c'è mancato poco anche se la zucca, tema della raccolta di questo mese, ospitata da Dealma de La via Macrobiotica, ci ispirava parecchio. Capita però che i concorsi di circostanze siano favorevoli, così eccoci con una ricetta tanto economica quanto veloce che, volendo, si potrebbe anche chiamare... stufato.
Ma chi se lo fila, oggigiorno, uno stufato? Mentre "tajine", vuoi mettere?! E allora chiamamolo tajine, fosse solo per dargli qualche possibilità in più di raggiungere l'obbiettivo, obbiettivo che Stella di sale ha spiegato molto bene al momento del lancio di questa iniziativa.
Devo però confessare che io il/la tajine non ce l'ho. Non saprei dove riporlo/la senza contare che farei un grave torto alla mia cocotte di ghisa tuttofare che si presta egregiamente a questo tipo di preparazione. Dovesse mancare anche quella, andrà bene anche una pentola a fondo spesso purché munita di un coperchio che chiuda bene.
Per 3-4 porzioni (da accompagnare con un cereale) servono :
- una scodella di ceci lessati oppure una lattina di ceci da 400 g (240 g sgocciolati)
- pari volume di zucca tagliata a cubotti
- una cipolla piccola o un paio di scalogni
- uno spicchio d'aglio
- un pezzetto di zenzero fresco
- mezzo cucchiaino di cannella in polvere
- mezzo cucchiaino di coriandolo in polvere
- una foglia d'alloro
- sale (magari alle erbe)
- olio extra vergine d'oliva
Tritare l'aglio, tagliare la cipolla e lo zenzero a tocchetti e farli rosolare piano nell'olio con le spezie e l'alloro. Unire la zucca e farla saltare due o tre minuti, quindi aggiungere i ceci e il sale. Coprire d'acqua calda a filo delle verdure, incoperchiare e cuocere su fiamma dolce finché la zucca non sia tenera ma non sfatta. Spesso basta una decina di minuti. Il "sughetto" rimasto servirà a condire il cereale che completa il piatto. Se fosse troppo liquido quando la zucca è cotta a puntino, il liquido in eccesso si può addensare, come da tradizione maghrebbina, con un bel cucchiaio di farina di mandorle. Due minuti di cottura rimestando il meno possibile per non disfare la zucca.
Noi l'abbiamo gustato con un riso basmati integrale (ma solo perché avevamo finito il cuscus di kamut ;-) e, per Remy, con l'aggiunta di peperoncino.
Con buona pace delle zucche Butternut e Hokkaido (potimarron in francese), per questo tipo di ricetta usiamo la zucchetta mantovana. Ha una polpa molto compatta che in cottura diventa fondente senza disfarsi troppo. In compenso ha la buccia piuttosto sottile e può capitare che si conservi meno a lungo di altre.
Le nostre sono... a km 5. L'orto vecchio (zucche, fagioli e patate) purtroppo non è esattamente sotto casa. Però è raggiungibile in bicicletta ;-)
Kat
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