Berso non leggere, che a te le mele cotte non piacciono...
Un giorno proverò a cimentarmi con
quella,spettacolare, di Lory. Per ora, alle prese con
la solita cassetta di mele cadute, ho inaugurato la tortiera in ceramica che mi sono regalata di recente con una classicissima ricetta di Apple pie,
quella di Donna Hay.
Andrà bene qualsiasi stampo profondo che abbia un bordino sul quale sigillare i due strati di pasta. Le dosi indicate vanno bene per uno stampo di 22-24 cm di diametro. Oltre, la quantità di pasta diventa proprio risicata.
Per 8-10 porzioni :
- per la brisée :
300 g di farina
3 cucchiai di zucchero
150 g di burro tagliato a pezzetti
2 cucchiai di acqua fredda
Nel robot si mixa farina e burro ottenendo tante palline.
A mano si versa il burro nella classica fontana di farina e si sfrega con le dita per incorporarlo. In entrambi i casi, l'aggiunta di un goccio d'acqua consente all'impasto di legarsi. In entrambi i casi, meno si impasta meglio è. Appena sta insieme si fa la palla e via in frigo, coperta, a riposare, anche un paio d'ore.
- per dorare la pasta :
un uovo
due o tre cucchiai di zucchero
-per il ripieno :
8 mele verdi
70-90 g di zucchero
il succo di mezzo limone
1/2 cucchiaino di cannella in polvere o del mix di spezie preferite (io cannella e zenzero)
2 cucchiai di mandorle tritate fini oppure di maizena
Le mele, pelate, mondate e tagliate a pezzi (a fette spesse regolari se ne avete il tempo e la pazienza) si mettono in una padella fonda con un cucchiaio d'acqua, si coprono e si lasciano cuocere piano per 5-6 minuti, scuotendole ogni tanto. Devono essere appena fondenti. Io che usavo renette acerbe tagliate alla bene meglio ho inevitabilmente ottenuto una cottura disuguale, pezzi spappolati e altri ancora al dente. A questo punto si lasciano raffreddare in uno scolapasta.
Per dare il tempo al ripieno di mele di raffreddarsi ho iniziato da quello, poi ho impastato la brisée in modo da farla riposare un po' in frigo.
Arrivato il momento di assemblare il pie, ho accesso il forno su 180°.
Ho mescolato mele, zucchero, succo di limone e spezie.
Ho diviso la pasta in due pezzi. Uno, di due terzi del volume totale, servirà a foderare il fondo dello stampo, mentre il terzo rimanente consentirà di coprire il dolce.
Siccome a stendere la pasta sono una schiappa (e a trasferirla nella teglia peggio ancora ;-) l'ho rullata su un foglio di carta forno.
Dunque...
-uno generoso strato di burro senza dimenticare il bordino dello stampo
-uno strato di pasta
-due o tre cucchiai di farina di mandorle o (in assenza di questa) di Maizena per assorbire l'eventale succo rimasto
-le mele (a raggiera compatta o come capita capita)
-il secondo strato di pasta rifilato della misura giusta e premuto artisticamente per sigillarlo con quello sottostante
-una pennellata di uovo sbattuto
-una bella spolverata di zucchero
-qualche taglietto in centro alla pasta a mo' di camino per lasciar uscire il vapore del ripieno
Forno già caldo 30-40 minuti senza lasciare che colori troppo.
La mia pie è pallidina perché non l'ho spennellata ne inzuccherata.
A piacere si possono aggiungere alle mele dei frutti di bosco (con more o lamponi è uno sballo), dell'uvetta, del rabarbaro... E' decisamente migliore fatta il giorno prima, così si fa anche in tempo a dimenticare che comporta un sacco di pentole e ciotole e robe varie da lavare ;-)
Kat
Etichette: dolci e dessert