A quanto pare in questi giorni sulla blogosfera spira un venticello che profuma di Madeleines ...
Qualcuno, le
maddalene le ha appena scoperte (e magari ha voglia di sperimentare altri impasti). A qualcun'altro potranno sembrare asciutte. E' che andrebbero proprio puciate, come suggerisce
la pagina di letteratura francese forse più celebre al mondo.
Sono arrivata alle deliziose
Madeleines di Ester grazie a
Clea. E ho realizzato il mio sogno, sfornare madeleines con la gobbetta.
Come spiega Ester, il trucco sta nel versare all' ultimo momento la pasta fredda di frigo e riposata almeno 2 ore -ma anche tutta la notte- nelle formine e infornare a 220-230°. E' proprio lo choc termico a produrre la caratteristica bolla. Una volta uscita la gobbetta, si può portare a termine la cottura a 180°, anzi, con questo impasto che contiene miele la difficoltà sta nel non fare abbronzare troppo i bordi delle madeleines.
Ester ricorda come questi dolcetti inventati da suore spagnole devono la loro forma alle conchiglie delle cappesante - o conchiglie di San Giacomo (di Compostella) - nelle quali venivano cotti.
Per 18-20
Madeleines al Miele e Fior d'Arancio:2 uova grandi
120 g di farina
100 g di burro (magari salato, anzi demi-sel, la star della pasticceria bretone insomma)
70 g di miele
30 g di zucchero
1 cucchiano di lievito chimico
1 cucchiaio d'acqua di Fior d'Arancio
1 pizzico di cannella
1 pizzico di sale
Con uova di taglia standard bastano 100 g di farina. Quanto al miele, se non vi piace, sostituite pure con il medesimo peso di zucchero, quindi 100 g in tutto.Vabbè, se non vi piace neppure il fior d'arancio...ci sta benone la buccia di limone. Con burro salato e miele sono davvero interessanti, provare per credere!
Fate fondere il burro con il miele e lasciate intiepidire.
Setacciate la farina col lievito.
Rompete le uova e sbattetele rapidamente con una forchetta insieme a sale e cannella. Versate lo zucchero nelle uova e mescolare piano. Aggiungete la metà della miscela burro/miele quindi la farina. Completate con il rimanenete burro/miele e l'acqua di fior d'arancio. Lasciate riposare l'impasto almeno 2 ore in frigo.
Pre-riscaldate il forno a 230°. Riempite (poco) le formine tenendo conto che in cottura l'impasto si gonfierà parecchio. Nelle forme piccole ne basta un cucchiaino, un cucchiaio raso per quelle grandi. Le forme di metallo, ben imburrate, vanno anche tassativamente infarinate.
Forno caldo caldo per circa 8 minuti poi altri 5 a 180. Questi tempi si riferiscono al formato grande.
Far quindi raffreddare su una griglia e accompagnare con una tazza di thé ma anche di tiglio o, come suggerito da Ester, una coppa di Champagne.
Merci, Ester!
Ester firma anche alcuni dei più golosi e simpatici volumi che le edizioni francesi economiche Librio dedicano alla cucina. Questi sono quelli che ho anch'io ...
Kat