29 novembre 2008

Compiti per il fine settimana

Verniciare d'oro le pigne, con mano leggera sennò sembrano di plastica.
Cercare nel ripostiglio le scatole di nastri, cordini e bottoni (Kat lo confessa, fa razzie nelle svendite delle mercerie ;-)
Verificare lo stato dei tubetti di colla e della bomboletta di neve artificiale (per mettersi la coscienza in pace il resto dell'anno usare solo spray senza gas)
Procurarsi sacchetti o cestini per i biscotti da regalare. Ma evitare di parlarne davanti alla Bee...
E fare la lista della spesa relativa, tanto per valutare se convengono i formati da ristorazione:
- Zucchero grammi 3200 grammi
- uvetta grammi 1250
- cioccolato grammi 1050
- mandorle grammi 900
- nocciole grammi 600 ecc ecc...
Kat

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Coprivaso di iuta

La tela usata ha da essere bella dura. Deve stare sù da sola quindi iuta o canapone mi sembrano le uniche possibilità. A meno di recuperare certe garze rigide o i tessuti non tessuti dei fioriai.
Si bagna prima, in modo da non avere sorprese quando si dovrà lavare il coprivaso.
Con una semplice cucitura, se ne fa un cilindro di diametro appena superiore a quello del vaso.
Perché cada meglio conviene fare un orlo o un piegone alto in fondo, mentre la parte superiore mi sembra più bella sfrangiata.
Si infila il vaso dentro. Si lega con raffia o un cordoncino in tinta o contrastante, meglio se lungo abbastanza per fare più giri incrociati.


Tutto qua !
Kat

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28 novembre 2008

Pensierini da ordinare

Editi da Kellermann costano 8 euro l'uno e sono un grazioso pensiero per chi ama cucina e tradizioni. A chi ha dei bimbi piacerà senz'altro il primo della serie, " Gli gnomi mangioni". Al nonno magari il quaderno delle grappe.
Se le copertine sono tutte molto graziose, il contenuto dei diversi volumi è, a mio parere, di qualità disuguale. Tra i più recenti ho trovato ben fatto sia il Quaderno dei Radicchi che quello dei Biscotti delle feste che quello dei Frutti spontanei.
Siccome per noi valdostani la sede più vicina della Fnac (che li ha praticamente sempre) è a Torino, oggi o domani passerò dalla mia libraia a chiederle di ordinarne un paio. Dalla prossima settimana potrebbe anche mandarmi a spalare la neve ;-)
Kat

ps: Ebbene si, li ho praticamente tutti e non è stato l'editore a farmene dono ;-)

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26 novembre 2008

E con i gherigli...

Già sapete che fine hanno fatto i gusci ...
Con i gherigli, Tagliatelle noci e porri
Vi do le dosi per due, se vi garbano penserete voi a moltiplicare.
Per la pasta :
- 60 g di farina "O"
- 40 g di farina di segale bianca
- un uovo intero
- un tuorlo
- un pizzico di sale
- semola di grano duro rimacina per lavorarla


Per condire :
- un bel porro con anche un po' di verde se tenero
- 6 noci
- olio di noci

Ho fatto stufare il porro tagliato a rondelle spesse mezzo centimetro con olio evo e, al bisogno, qualche cucchiaiata d'acqua calda. Ho tritato metà dei gherigli e spezzetato gli altri.
Ho aggiunto le noci e mezzo mestolo dell'acqua di cottura della pasta nella padella dei porri appena prima di scolare le tagliatelle che ho poi versato in padella, avvolte nel condimento (le noci tritate fanno una cremina) e, a fuoco spento, irrorate con due cucchiai di olio di noci.
Ne avessi fatto il doppio...
Kat

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25 novembre 2008

Afternoon tea

Tradizione vuole che, nelle nostre zone alpine, Santa Caterina porti la farina, ovvero la neve.
E così è stato, con abbondanza e un paio di giorni d'anticipo. Siccome la santità non fa parte dei miei progetti, vi accontentate se vi offro un tè? Magari un high tea, ovvero una merenda sinoira all'inglese.
Twostella ha generosamente fissato la data di scadenza del suo Afternoon tea award al 30 novembre, se mettete subito l'acqua sul fuoco e accendete il forno, fate ancora in tempo a partecipare anche voi ;-)


Oltre alla foto vorrei citare anche le semplici regole dell' Afternoon tea Award proposto dal Giardino dei ciliegi:

1) indicare la miscela preferita di tè o caffè;
2) proporre uno o più tramezzini a piacere;
3) variazioni sul tema scones ovvero pane o focaccine dolci e confetture preferite;
4) dolcetti: pasticcini, torte, biscotti, ecc...
5) proporre un libro, una poesia, un film di cui vi piacerebbe chiacchierare o una musica per l'atmosfera.

L'atmosfera, iniziamo dall'atmosfera ;-) In sottofondo propongo Radio Suisse Jazz, una meraviglia satellitare che ha un'unico difetto: da quando l'abbiamo scoperta grazie all'amico Stewart, tutta l'altra musica langue in silenzio sugli scaffali.


Nelle tre teiere metterei :
- Margaret's hope, un Darjeeling del Palais des thés dall'aroma così nitido e pulito da potersi apprezzare anche di pomeriggio. L'avevo acquistato per fare un regalo fighetto e invece mi ha fregata e conquistata.
- Tè della sera de L'Aviatore (Oolong, tè verde, fiori di malva, arancio e gelsomino) per me che non vado più tanto d'accordo con la teina. Tendenzialmente si trova in erboristeria, anche sfuso.
- Lanpsang souchong, per poterlo almeno annusare.

E nei piattini, cestini, ciotoline... :

Da cuocere la sera prima :
- Pan DI noci , un soda bread molto versatile
e le Tortine allo yogurt di Elvira.

Da preparare anche questi la sera prima:
- Burro fatto in casa ( grazie Paoletta per il metodo fotografato passo passo)
- un assortimento di marmellate sfiziose (per le arance è un po' presto ma ci starebbe bene una marmettura di arancarote) e almeno due vasetti di miele, magari uno di castagno e l'altro, più tranquillo, di lavanda o tarassaco.
- l'impasto del Pan brioche

Poco prima dell'ora del tè, infornerò, nel forno già caldo della cottura del pan brioche :
- un cesto di muffins cioccarancio (ancora grazie Elvira)
e, per chi soffrisse di intolleranze ai latticini, gli Scones alternativi di Clea.

Secondo me dovrò però contendere il forno e l'impastatrice a Remy che moooolto probabilmente preparerà solo cose salate tipo queste ;-)
Vorrà dire che, volendo evitare anche il grano, farò delle cialdine al kamut sulla piatra oppure gli Spumini al vapore del Madagascar. O magari entrambi, croccanti i primi, morbidosi i secondi ma entrambi dotati di profonde affinità elettive con le confetture.

E quando non avremo la bocca piena potremmo anche esercitarci nella piccola filastrocca che ho anticipato a Twostella :
"a host of hives, a swarm of bees, bring sticky honey for your teas".
Tradotto letteralmente significa "un brulicare di api, una schiera di arnie portano l'appiccicoso miele per i tuoi tè ".

What about a nice cup of tea?
Kat

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24 novembre 2008

...e alla fine

Mentre i gherigli sono stati messi da parte e rispunteranno a breve, con i pendagli di noci dorate verranno fatte ovviamente delle decorazioni che spunteranno anche loro a breve, diciamo intorno all'otto dicembre.
Per ora, tanto per far salire un po' la febbre natalizia ma senza andare in giro a spendere soldi (così qualcuno impara ad addobbare le vetrine già a metà novembre ;-( anticipo due ideuzze.


Cordone natalizio per tendoni (di solito sono legati con una semplice corda che termina con noci non dorate)


Coprivaso di iuta colorata riciclata (era una borsa equosolidale ormai bucata) con "cintura" a pendagli. Di solito il coprivaso è di iuta naturale e la cintura di raffia.
Se vi piace, basta chiedere e, con l'aiuto del Remy fotografo, spiego. E' un lavoro da 10-15 minuti.
Anche meno se si fanno in serie.
Kat

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22 novembre 2008

Lavori in corso... con i gusci


Eccomi in esilio sulla finestra. Come sempre quando si avvicina dicembre, la mia padrona diventa mooooolto creativa e si prende sia i miei spazi che parte dei miei giocattoli ;-(
Ma quand'è che arriva la Befana ?
Nioula


Gli ultimi giorni sono stati emotivamente pesantissimi ma il fine settimana consente finalmente di fare qualcosa di creativo per allegerirsi il cuore e raccontarsi che...Che bello fra un mese è Natale!
Gli ingredienti sono semplicissimi:
- Gusci di noci (le più facili da aprire, senza romperle, dividendole semplicemente in due con un coltellino, sono in assoluto quelle di Sorrento, reperibili praticamente ovunque in questo periodo ma non molto a lungo perché la produzione è limitata)
- Vernice dorata (in barattolo o spray secondo il vostro livello di impegno nella protezione dell'atmosfera)
- Carta di recupero o giornali o una vecchia tela cerata
- Nastri e cordini, magari di recupero pure loro, eventualmente stirati
- Colla per riunire le due metà dei gusci


La noce va dorata e lasciata asciugare bene prima di richiuderla sul nastro, sia per evitare di sporcare quest'ultimo sia per via del solvente della vernice che potrebbe sciogliere la colla.
Quanto all'uso di questi "pendagli" inizieremo a parlarne lunedì ;-)
Kat

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21 novembre 2008

Prove e controprove

Mica detto che quest'anno si riesca a fare i biscotti da regalare a Natale ;-( Già l'anno scorso e, se ben ricordo quello prima e, temo, quello prima ancora abbiamo dovuto rinunciare.
Però la speranza di farcela rimane. Quindi ... abbiamo dato il via alle prove. E possiamo dire, con assssssoluta cognizione di causa (non che avessimo grossi dubbi, a dir vero), che questa versione con pistacchi dei brownies è stata promossa.
Da qualche parte in archivio compaiono come Brownies di compleanno. Abbiamo provato diverse altre ricette ma torniamo sempre a questa perché consente di ottenere un risultato particolarmente fondente.

Ingredienti per 6/8 porzioni di Brownies ai pistacchi:
· 80 grammi di cioccolato fondente al 70% di cacao
· 100 gr di burro
· 200 gr di zucchero di canna
· 100 gr di farina 00
· 100 gr di pistacchi (ovviamente non salati) tritati grossolanamente
· 1 punta di cucchiaino di lievito per torte o di cremor tartaro
· estratto di vaniglia (o vanillina)
· 3 uova

Mettere a sciogliere in un pentolino su fuoco bassissimo (o in m.o.) il burro e il cioccolato insieme. Mescolare e lasciare intiepidire.
Intanto sbattere le uova intere con lo zucchero. Quindi incorporare la miscela burro/cioccolato e la vaniglia, poi farina e lievito e infine le nocciole tritate.
Versare in una teglia imburrata (non tanto grande, lo strato di pasta ideale è alto 2 dita). Forno 180° per 20 minuti e 150° per altri 10. Se lo strato di pasta fosse più sottile ridurre di 5 minuti.
Fare la prova stecchino. Deve uscire asciutto anche se il dolce deve rimanere morbido. Lasciare intiepidire qualche minuto poi capovolgere su una griglia. La tradizione prevede che venga tagliato a cubetti. Aspettare che si freddi per tranciarlo, sennò si sbriciola tutto.
Kat e Remy

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19 novembre 2008

Ambrogio cerca (urgentemente) casa

Ambrogio, mini pantera così nera da risultare pressoché infotografabile, abita con Micia e Grande Gatto alla Gatteria. Da noi, Micia e GG sono di casa, soprattutto quando hanno contemporaneamente un problema felino e di connessione alla rete.
Ambrogio, che ha 4 anni, è l'ultimo arrivato dei mici della Gatteria e, per qualche gattesco motivo, è incompatibile con gli altri. Con gli umani invece, anche sconosciuti, è il micio più coccolo che si sia mai visto, un "pellicciotto tutto da pastrugnare"(citando testualmente Micia).
Ambrogio abita nei dintorni di Roma ma, per raggiungere una nuova casa adatta a lui, può anche viaggiare.
Per favore, rivolgetevi a noi e vi metteremo in contatto telefonico.

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18 novembre 2008

To blog or not to blog. And how ...


Anche se abitare quasi "fuori dal mondo" invita a stare fuori dalla mischia, non siamo indifferenti né a quanto càpita tra le (brutte) pieghe del web né a quanto ci càpita intorno. Tanto più che "intorno", grazie o per colpa dello stesso web, si trova ad essere a due passi da Salamanca o Panama o Isla Terceira o Roma o Milano (queste ultime due per noi particolarmente "esotiche";-)
Anche se non condividiamo gli stessi livelli di stress, ci accade di condividere gli stessi allarmi, il medesimo sgomento.
Chissà se condividiamo anche gli stessi interrogativi?
Con qualcuno sembra proprio di si...
Mentre cerco di capire come indignarmi utilmente, inevitabilmente mi interrogo a più ampio raggio.
Un tempo noi CdC mescolavamo, di certo non allegramente ma di sicuro frequentemente, le nostre ricette ruspanti, le nostre piccole scoperte del momento, con l'espressione, a volte per niente mite, di opinioni .
Ora ci accorgiamo di farlo sempre meno. Non è certo per paura. Stanchezza? O quel brutto senso di inutilità che rende scioccamente silenti e inerti? Magari stiamo solo invecchiando... Ma, per fortuna, qualche giovane a ridarci ossigeno c'è sempre.

L'altro interrogativo mi riporta agli albori di questo blog. Che non è certo stato il primo tra i foodblog italiani ma è pur sempre nato tra i primi e senza dubbio, a suo tempo, è stato tra i più attivi.
Cosa volevamo fare allora, a parte stare un po' insieme seppur a distanza e parlare delle nostre rispettive amatissime terre ? Di sicuro non competere con gli altri. Anche se, ovviamente, da umani quali siamo, le classifiche (che allora non esistevano) le guardiamo chiedendoci ogni volta come vengano stilate e se dobbiamo prenderle sul serio. Dunque, appurato che non ci interessava competere o farci notare e men che meno ci interessa ora, al momento cosa blogghiamo a fare con le nostre foto di dimensioni volutamente medie, poco impattanti e le nostre ricette alla portata di tutti ?
Qualunque sia la risposta, sempre che l'unico media ancora libero in Italia lo rimanga, tempo permettendo, continueremo a postare finché avremo voglia di condividere qualcosa, fosse ben anche un arcobaleno o un baffo di gatto o la ricerca di un attimo di sollievo.
Kat



P.S.: Dimenticavo, per quanto mi riguarda è deciso, continuerò a bloggare in italiano, che non è la mia lingua madre ma quella di un paese che ho scelto, nel bene e nel male, quindi vi toccherà sopportare qualche doppia di troppo.

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17 novembre 2008

San Martino

Prima domenica dopo l'11 novembre = Fiera di San Martino, Patrono della Città di Belluno e dell'intera Diocesi

in Campedèl
(con un Silenzioso perplesso tra la folla)


in Piazza Duomo


dedicato a Kat ;-)


dedicato alla Pargola


dedicato a Remy


dedicato a Cannella


ops, no: è questo dedicato a Canny! ;-p
(un mare di calamite per frigArturo! ;-)


qualche bau
(gli altri non stavano fermi ...)


cose belle


antiche magìe

...

e cose buone








Arrivederci al prossimo anno! :-)

Patt

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16 novembre 2008

E per fortuna ...

... che Belluno è in testa alle classifiche per la qualità della vita!
Povera Panduccia nostra, ammaccata nottetempo dai soliti adorabili ignoti ... :-(


Mi sa che si sta mooolto meglio qui!

Patt

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Prima che venga il gelo

Ieri sera eravamo in un villaggio composto da una casa sola dove vivono Paola e Carlo, la loro gatta, qualche ghiro, faina, cinghiale e nessun'altro.
Uscendo di casa si scendono una decina di scalini, si attraversano 2 metri di prato e si è nell'orto con vista sulle rovine del castello di Cly

Abbiamo raccolto: Indivia riccia, Spinaci, Carote, fiori di Calendula e fiori di Nasturzio e ne abbiamo fatto un'insalata senza che una sola verdura abbia visto un frigorifero o un sacchetto di plastica.


Il tramonto, particolarmente limpido e luminoso e il termometro che segnava 3° ci hanno detto che, molto probabilmente, sarà l'ultima volta, per quest'anno.


Remy

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12 novembre 2008

Facce da Salone #1

Gironzolando per il Salone del Gusto di Torino ho incontrato il volto di molte persone. Persone allegre, stanche, concentrate, entusiaste...

Della maggioranza non so nulla, neppure il nome ma il primo della lista è: Bruno Boveri che, tra i molti incarichi in seno a Slow Food è anche il Governatore di Piemonte e Valle d'Aosta.







Remy

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10 novembre 2008

Grazie per ...

Grazie per i premi ...
Premio Dolcezza da Gatadaplar
Premio Dardos da Eva di Lievito e Spine
e anche, perdono, perdono, per i premi non ritirati e non rilanciati in questi ultimi mesi. Non possiamo neppure promettere di non farlo più ;-)
Grazie per le visite. Non riusciamo certo a postare come un tempo ma siete ancora in molti a passare a trovarci lo stesso anche se non ci riesce di ricambiare la visita.
Ad Aosta come a Belluno siamo un po' stanchi e molto di corsa e decisamente stanchi di essere di corsa ma il galòp non molla e la palpebra cala sempre troppo presto.
Un bacio per uno e un arruffata di pelo ai vostri compagni quadrupedi

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09 novembre 2008

Si chiama Luna



Chissà se l'amica Nelly che ci ha mandato le foto vuol sapere il nostro parere sul carattere della sua nuova coinquilina?



Azzarderemmo comunque una previsione: sarà molto coccolona. Farà tante coccole quanti disastri :-)
Benvenuta!!!

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05 novembre 2008

Promessa da mantenere - Castagne al burro


Si si, proprio quelle da mangiare con il lardo ( magari d'Arnad ;-)
Belle vero? Sono anche molto molto buone. La ricetta tradizionale si prepara con castagne secche: vanno lavate, ammollate una notte e fatte lessare a piccoli bollori con un pezzetto di lardo che contribuisce ad ammorbidirle.
Noi preferiamo, perché più rapida ma anche per il sapore assai diverso, la ricetta moderna di Antonella. Scommettiamo che ricordate la bellissima giovane mamma valdostana che ha vinto La Prova del Cuoco in tandem con la mamma Elide un paio di anni fa.
Antonella ci ha insegnato ad usare... castagne surgelate o sottovuoto o, quando siamo appena stati in Francia, quelle che là si trovano in barattolo in tutti i supermercati.


Pelate a fuoco (Laura ci segnala di averle trovate da Auchan nel reparto Cibi dal mondo) sono assolutamente nature, ne sale ne zucchero ne liquido di conservazione. Solo il sottovuoto del barattolo. Anto ci ha anche insegnato a "candirle" in forno.
Se surgelate (confezioni da chilo per la ristorazione) vanno prima lessate finché siano quasi tenere.
Lei, che ai clienti propone generose porzioni da trattoria e non l'elegante ma frustrantissimo paio di castagne dei ristoranti chiccosi, usa un etto di burro e uno di zucchero per chilo di castagne (peso netto dei frutti puliti).
Noi, che ne prepariamo piccole quantità e preferiamo il miele, facciamo fondere in un pentolino uno o due cuccchiai di burro di panna, aggiungiamo due cucchiaini di miele mille fiori e una punta di cucchiaino di miele di castagno, un bel pizzico di sale, copriamo con la stagnola come ci ha insegnato lei e inforniamo a 180° per almeno 40 minuti scuotendo ogni tanto la ciotola per avvolgere bene di burro le castagne.
Le serviamo tiepide con il lardo affettato all'ultimo.
E non bastano mai!!!


Kat e Remy

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03 novembre 2008

Sua Maestà Adiposa


Avete notato? Quando si parla di lardo le reazioni tiepide sono rare. C'è chi lo ama e chi prova ribrezzo. Chi tifa Colonnata e chi non si allontana da Arnad. Tra i produttori presenti nella pagina linkata, c'è il nostro preferito ma non contate su di noi per dirvi di quale dei tre si tratti ;-) Contiamo su di voi per venire ad assaggiare le loro produzioni in loco. Non c'è bisogno di aspettare la prossima Féhta dou Lar, una prima occasione potrebbe essere la Fiera di Sant'Orso (30-31 gennaio di ogni anno). Lo stand dedicato alle produzioni tipiche è ogni anno più goloso e variegato.


Inutile negarlo, al salone del Gusto, per quanto fossimo lì per lavoro, ci siamo divertiti. Però qualche frustrazione c'è sempre. Una fra tutte l'impossibilità di raccogliere come avremmo voluto il parere degli ospiti che si sono alternati durante le degustazioni proposte dallo Stand della Regione Valle d'Aosta. Non perché avessero sempre la bocca piena. Semplicemente a causa dell'impianto audio da balera usato dal vicino Padiglione della Regione Veneto (un tipo di comunicazione cacciarona e invadente che a nostro parere in un salone Slow food non dovrebbe esistere) .
Tra le tante domande che desideravamo porre agli ospiti e amici, avevamo in serbo un piccolo quiz : Se doveste definire il lardo, quale/i di questi aggettivi scegliereste :
- grasso
- antiquato
- gustoso
- raffinato
- rustico
- prelibato

Se fate i bravi e rispondete in tanti vi diamo la ricetta delle castagne da servire con il lardo..
Kat e Remy


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