28 settembre 2007

28 settembre

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Cozzacurrycrumble


Che vado matta per i crumbles ormai si sarà capito. Sul fronte salato, questo è uno dei miei preferiti. Una ricetta molto poco mediterranea, come la zuppa verde pubblicata a suo tempo. Devo però confessarvi subito che uso cozze surgelate sgusciate. Siccome viene buono lo stesso, finché non vado a vivere più vicino al mare potete lanciare (al vento) tutti gli anatemi che volete. Se disponessi di cozze eccellenti non farei un crumble ma un impepata. Oh!

Dosi per 2 porzioni - o 4 se lo vogliamo servire come antipasto caldo:
- una vaschetta di cozze sgusciate surgelate da 250 g
- un bel porro
- vino bianco
- olio e.v.o
- curry
- prezzemolo
- sale alle erbe o brodo vegetale

Per le briciole:
- 40 g di farina
- 40 g di pan grattato grossolano
- 40 g di burro
- mezzo cucchiaino di curry
- sale

Procedimento:

Anche per i crumble salati conviene preparare per prime le briciole in modo che riposino almeno un' ora in frigo. Basta mescolare gli ingredienti secchi quindi mettere in mezzo il burro freddo a pezzettini e incorporarlo grossolanamente con la punta delle dita. E questa è fatta!

Se usate cozze fresche, dopo averle accuratamente pulite e "sbarbate", fatele aprire in padella con mezzo bicchiere di vino bianco e una volta maneggiabili sgusciatele tenendo da parte il fumetto. Sennò lasciate scongelare una confezione di cozze sgusciate precotte.
Lavate con cura il porro, sgrondatelo e tagliatelo a fette ottenendo così degli anelli. Fatelo appassire in padella con l'olio, due pizzichi di curry e, se necessario un goccio d'acqua, quindi aggiungete le cozze e il loro sughetto, fate restringere un paio di minuti, aggiustate di sale, unite (con mano leggera) il prezzemolo tritato fine, versate in una pirofila unta d'olio, coprite con le briciole e infornate a 180° per una trentina di minuti.


Va lasciato intiepidire un po' prima di servirlo. Per proporlo come antipasto caldo, a mio avviso conviene usare cocottine individuali.
A nord delle Alpi i cuochi veri accompagnano questo tipo di piatto con uno zabaglione salato.
A noi, che un po' mediterranei siamo comunque, piace così com'è.
Kat

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27 settembre 2007

Il meme dei Maiali ;-) Kat

Siore e Siori, fate la carità..., non lasciateli a bocca asciutta: una foto per il meme dei maiali ubriachi, che vogliono vedere un pezzo di qualcosa: "un piede, una mano, una caviglia, il mento, una ciocca di capelli, il solco della schiena (ciccioni astenersi!). Insomma, un pezzo della vostra baracca od, anche, una parte della vostra cucina, della vostra stanza da letto, aprite l’armadio, fateci intrufolare ecco".


Allora ecco a voi una zampa (bella grassa) di Kat.

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Quella briciola in più

Ho scoperto l'acqua calda ;-)
Avete presente quei periodi in cui si cerca di darci un taglio col formaggio ?
Spolverizzando la pasta con un po' di briciolone di pane saltate a parte in padella con olio e aromi (come per la carrettiera), diventa molto più facile.
Kat

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26 settembre 2007

Minicaretti for sale

foto e realizzazione : Minicaretti

Milo si è finamente lanciata! Evviva!

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25 settembre 2007

Crumble intollerante


Avevo a disposizione una melona che, come tutte le mele fuori misura, andava mangiata in fretta e una gran voglia di crumble. Solo che... beh, chi soffre di intolleranze sa che la cerniera delle stagioni non è il momento adatto per sgarrare. Si paga il doppio :-(
Così ho fatto un esperimento che è piaciuto anche ai miei tollerantissimi commensali.

Per 3-4 porzioni, si ricoprono circa 500 grammi di dadini di mela asprigna con :
5 cucchiai di farina di mandorle
5 cucchiai di fiocchi d'avena o altro cereale gradito o consentito (purché piccoli oppure macinati sennò il briciolame risulta grossolano)
3-5 cucchiai di zucchero scuro secondo i gusti e la dolcezza delle mele
(cannella o altro aroma gradito)
5 cucchiai d'olio di semi (io uso quello di riso che è il più neutro che conosca)

Mescolo tutti gli elementi secchi quindi aggiungo l'olio e giro col cucchiaio ottenendo, non le deliziose briciolone che produrrebbe il burro ma una specie di sabbia che risultera comunque gradevole seppur meno croccante.
Verso i dadini di mela in una pirofila unta d'olio, copro con il composto sabbioso e inforno a 180° per una mezz'ora senza lasciare che si abbronzi troppo. Si mangia tiepido.
Come per la versione burrosa, il risultato è migliore se le briciole riposano un ora o più in frigo prima di comporre il dolce e infornare. Non mettete in frigo la pirofila già pronta, l'umidità della frutta inzupperebbe le briciole.

Altre versioni da condividere ? Ci avvisate se le pubblicate? 'assie!!!
Kat

P.S.: Qui di seguito, per chi ha tempo e voglia, c'è un intera paginetta dedicata al crumble.

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Crumble mon Amour

Non è una torta all'incontrario, come la famosa Tatin, eppure l'impasto sta sopra. Non è un gratin eppure si serve nella pirofila. Non è la sbrisolona e neppure la conza anche se fa pensare ad entrambe. E' semplicemente crumble, briciola in inglese. Origine sconosciuta ma senz'altro povera e creativa.


Il principio è semplice : uno strato di frutta o verdura, talvolta pesce, più raramente carne, tendenzialmente senza béchamel o creme varie, coperto da un impasto rigorosamente sbriciolato, cotto in forno fino a doratura. Proporzioni ottimali, due terzi di "ripieno", un terzo di briciole.
Il crumble non è solo facile, veloce e versatile. E' anche, a mio avviso, uno dei piatti più divertenti da interpretare perché aperto a mille varianti, sperimentazioni, abbinamenti tra gli ingredienti stessi ma anche con salse, coulis e affini sia nella versione dolce che salata .
La preparazione degli ingredienti può essere anticipata. Anzi, carne e/o verdure devono essere già cotti al momento di ricoprirli di briciole. La frutta invece si usa più spesso cruda e così anche il pesce.
Unico neo, da cotto il crumble mal sopporta di aspettare. Si presenta al meglio del sapore e della consistenza se cotto, intiepidito e mangiato. Se aspetta troppo, la crosticina assorbe umidità e tende a compattarsi. Ma la soluzione esiste. Basta preparare tutto quanto prima e tenere in frigo, separatamente, le briciole e il "ripieno" che verranno uniti, pardon, stratificati solo al momento di infornare.
Si ma, come le prepariamo le briciole? Se volete vere briciole e il giusto equilibrio tra il croccantino e il fondente, a mano. Si fà in due minuti. Si mescolano gli ingredienti secchi (farina, semolino, fiocchi d'avena, muesli, frutta secca tritata, zucchero, spezie, erbe aromatiche ...) in una ciotola, si aggiunge il burro o la margarina o lo strutto freddo a tocchetti e, volendo, un filo di aroma liquido (fior d'arancio, acqua di rose, mandorla amara), si mescola grossolanamente con un cucchiaio quindi con la punta della dita si sfrega il burro negli ingredienti asciutti fino ad ottenere un impasto sbriciolato. Ma diciamolo, se volete infilare tutto nel robot e sapete fermare la lama prima che ne faccia una palla di pasta, perché no?
Si ma, le dosi? Per i crumble salati variano da preparazione a preparazione.
E per quelli dolci ... pure.

Il mio impasto preferito, sufficiente per 4-6 persone e 4 mele, richiede 180 grammi di farina integrale ma fine, un pizzico di sale, 50 gr. di mandorle tritate (io sono una rusticona e lascio la buccia) 90 gr. di zucchero, un cucchiaino abbondante di cannella, 120 gr. di burro più una noce per la pirofila. Spesso, per ottenere briciole più croccanti sostituisco 50-80 gr. di farina con fiocchi d'avena o altri cereali purché non grossolani.
Un'altra ricetta, più abbondante, diciamo per 6-8 persone e un chilo di mele prevede 250 grammi di farina,un pizzico di sale, 125 gr. di zucchero scuro, 200 gr.di burro più una grossa noce per la pirofila.


Coccottine da soufflé o pirofile basse da gratin monoporzione sono di rigore se volete una bella presentazione. Ma andrà benone una tegliona famigliare da dividersi combattendo fino all'ultima briciola. I sacri testi suggeriscono di usare preferibilmente teglie di terracotta. Sono le più adatte a garantire morbidezza allo strato sottostante. In alternativa, il pyrex o, meglio, una ceramica un pò spessa andranno benone. Ma diciamolo, il crumble verrà buono anche in una sottile teglia di metallo, sarà solo un po' più asciutto. Verrà buono anche con lo zucchero bianco ma diciamolo, con uno zucchero scuro, anche scurissimo come il mascobado, è tutt'altra cosa.
Il crumble si cuoce nel forno preriscaldato per, mediamente, 20-30 minuti.
Tolto dal forno al momento di andare in tavola, un crumble di mele, per citare solo il più classico, a meno che non ceniate lentissimamente o abbiate la casa molto fredda (o dobbiate pure fotografarlo di fronte e di profilo ;-) avrà raggiunto il tepore ideale all'ora del dessert. E, per quanto umile, diventerà sublime con una pallina di gelato alla crema (o alla cannella) o una colata di panna liquida freddissima.

Ancora uno o due trucchetti. Alcuni tipi di frutta o verdura (frutti di bosco, agrumi, zucchine, finocchi, pomodori) tendono a rilasciare acqua durante la cottura. Per evitare di ammollare lo strato di briciole basterà aggiungere un ingrediente assorbente: tapioca o crema di riso o savoiardi polverizzati nei crumble dolci, semolino o crackers pestati in quelli salati.
Nulla vieta di incorporare biscotti schiacciati o pan pesto anche nell'impasto. Il mio crumble salato preferito prevede - su uno stato di dadini di zucchine saltate in padella con aglio e alloro - due terzi di briciolone di pane secco mixate grossolanamente con un terzo di Fontina (D.O.P., mi raccomando ;-) un pizzico di santoreggia e due cucchiai d'olio.
Ah già, l'olio! Si può forse usare al posto del burro, margarina o strutto nei crumble dolci? Si e no. Con la farina e anche coi fiocchi di cereali consente di ottenere una sabbietta gradevole ma niente briciole. Sperimentazione in corso.

E ora osate! Vi piace la frutta secca? Anacardi, macadamia, pistacchi, pinoli, nocciole, semi di zucca o di girasole, eviterei solo le arachidi, a mio avviso troppo invadenti. Eviterei anche di mescolare, sia per agevolarne la digestione sia per dare ad ogni tipo di "noce" la possibilità di esprimersi singolarmente. Ci può star bene anche un po' di cocco grattugiato, basta non esagerare in modo che il sapore non predomini. Lo stesso vale, sul fronte dolce, per prugne secche, albicocche, fichi o datteri da mescolare invece allo strato inferiore.
E per quanto riguarda le spezie, che sfizio alternare cannella, noce moscata, zenzero, finocchio, anice, pepe di Giamaica, sia sul fronte dolce che su quello salato.
Oltre al crumble intollerante, questo è quanto trovate al momento nella cucina dei CdC :
- cozzacurrycrumble
- crumble di zucca
- crumble ai frutti di bosco con un pizzico di aceto e sale
- pesche all'amaretto destrutturate
- crumble susine nere, mandorle e spezie

Ora tocca a voi!
Kat

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24 settembre 2007

Bip per sempre


E sorrido, Marcel, perché così avrebbe voluto Bip, vero? Mille volte grazie.
Kat

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Formato famiglia


Questa viene dal frutteto sotto casa e pesa più di mezzo chilo (550 grammi per l'esattezza).
Kat e Remy

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23 settembre 2007

Notizie dall'orto

Quest'anno, causa lavoro fagòcitatempo :( non ho parlato granché dell'ortoNando e dei frutti della sua opera, ma lui produce, eccome se produce! Questo è quanto mi ha scaricato in cucina mezz'ora fa!

E Attilina controlla ;-)

Patt

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Una gita al Lago

di Garda.






C'è chi ammira il panorama, chi le bellezze artistiche, chi i luoghi storici ... e c'è chi immortala i palmipedi (e non solo)! ;-)

La Pargola

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Una cartolina da Ganzirri (ME)


Sarà stagione ? Si potrebbe quasi lanciare un meme "Nuvole rosse" ;-)

Grazie, Gic!

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22 settembre 2007

Gironzolando =^.^=


Da godersi con calma nel fine settimana ;-)

- La gatta invisibile
- Tragedia
- Condominio
- Burkinamici

Patt? No no: Kat!

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21 settembre 2007

Ma'oda

o maroda, (maraude in français) è il temine usato in francoprovenzale (il patois locale)per indicare gli espropri adolescenziali ai danni dei frutteti dei vicini ;-)

Adolescenti non lo siamo più e, a dir vero, il padrone dei fichi ci aveva autorizzato, ma quelle quattro piante addossate al muro della vigna e mezze morte di sete, ci hanno fatto un bel regalo.
Kat e Remy

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20 settembre 2007

Più fragili di un guscio d'uovo

Ovviamente, in valigia, è andato rotto il più grande che forse era anche il più bello e sicuramente era stato il più difficile da raggiungere ma ... non siamo rimasti senza...


Premesso che non siamo stati noi a mangiarli ma una famiglia di polpi che bazzicava in zona, chissà se qualcuno ci può suggerire con cosa trattare questi gusci di riccio perché i colori rimangano vividi (ma non lucidi) come quando sono bagnati...? O, non avendo ancora un tavolino nella zona salotto, dobbiamo inventarci un "acquariolino" ?
Kat e Remy

P.S.: per Cat: niente tuffi per mancanza di scogli adeguati ma, come vedi, parecchia apnea. E molti incontri con pesci risaliti dal Mar Rosso, piccoli ma sempre meno pallidi e ormai stanziali nell'Egeo.
P.P.S. IMPORTANTE : da paese a paese esistono leggi che regolano la "deportazione" di materiali di origine naturale (dai coralli alla sabbia o ai semplici sassi ma anche vegetali ecc) da zone specifiche (parchi naturali e affini) o dal paese intero. Sono leggi sensate che vanno rispettate, non solo per non incorrere in multe salatissime. Informatevi sempre.

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19 settembre 2007

Cornbread ovvero Pane di mais


Non lo facevo da parecchio, chissà perché visto che ci piace molto. Me l'ha fatto tornare in mente Comida che, negli States, è alle prese con gli allucinanti scaffali di farine dei supermercati.
Aromatizzato con aneto o erba cipollina, mi piace un sacco col salmone affumicato.

Per 6-8 porzioni (dosi facilmente divisibili a metà):
- 225 grammi di farina da polenta, precotta o macinata fine
- 225 grammi di farina di grano tenero
- una bustina di lievito istantaneo per torte salate
- (3 cucchiaini di zucchero)
- 35 cl di latte o (meglio) 20 cl di yogurt magro + 15 d'acqua
- 2 uova
- 30 grammi di burro o tre cucchiaiate d'olio e.v.o.
- 1 cucchiaino di sale
- (erbette: prezzemolo, cerfoglio, erba cipollina, aneto fresco)

Mescolate con cura le farine, (lo zucchero), il lievito e il sale. Se avete optato per il burro, fatelo sciogliere in un pentolino e lasciatelo intiepidire. A parte sbattete le uova. Fate la solita fontana in mezzo alle farine. Versatevi le uova, il latte (o lo yogurt diluito) e il burro fuso o l'olio (e eventualmente le erbette). Mescolate con cura.
Imburrate bene una teglia, quadrata o da plum cake, versatevi l'impasto e cuocete in forno a 160 gradi per 45 minuti. Verificate la cottura con una lama di coltello che deve uscire asciutta. Sformate e lasciate raffreddare completamente prima di affettare. Tende comunque a sbriciolarsi molto.
Se optate per il formato muffin - cottura massimo 25 minuti sennò diventano secchi - direi di preferire la polenta precotta, sennò può risultare un po' cruda.

A chi soffre di intolleranze suggerirei, in base alla situzione individuale, di usare olio anziché burro, di eliminare lo zucchero e di sostituire la farina di grano con quella di kamut, il latte vaccino con un latte vegetale e il lievito con bicarbonato e cremor tartaro (un cucchiaio in tutto, metà e metà). Il sapore è ovviamente diverso ma gradevole.
Kat

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18 settembre 2007

Buon Compleanno Greta

Da qualche mese le nostre vite hanno subito una fastidiosa accelerazione che non ci consente più né di nutrire questo blog come un tempo, né di festeggiare con regolarità i compleanni degli amici e nemmeno di giocare a preparare una cenetta per qualche personaggio famoso come facevamo di solito. Però, quando ci riesce, per noi è una festa. E oggi festeggiamo Lei. A modo nostro ;-)


Per la misteriosa Greta Garbo, nata il 18 settembre 1905, vorremmo mettere in tavola una delle cose a nostra conoscenza più misteriose ... le polpette. Grazie a Stefano Buso per l'involontario e preziosissimo suggerimento ;-) Greta però era vegetariana. Bella sfida, tanto più che abbiamo già pubblicato (e persino rivisitato) le nostre uniche polpette veg ! Non riuscendo a verificare se Miss Garbo mangiava pesce abbiamo dovuto rinunciare alle fantastiche polpette "presidenziali" di Lory, La Mercante di Spezie. Così abbiamo buttato un occhio da Gennarino e l'altro nel bel volume del Duca di Salaparuta "Cucina vegetariana e naturismo crudo" - Sellerio editore - dove abbiamo ritrovato un ripieno usato a suo tempo per dei ravioli.
Preso un po' dell'uno e un po' dell'altra, aggiunto un pizzico di sapore rubato alla brioche provenzale di Clea, abbiamo accompagnato le nostre polpette con un buon sugo di pomodoro e un letto di cuscus. Forse però, sarebbero più adatte come finger food, ridotte alla taglia di un'oliva e semplicemente "verniciate" di un buon olio evo molto fruttato.



Per 8 belle polpette:
- una melanzana grande
- uno scalogno o una piccola cipolla
- un pomodoro secco
- qualche oliva nera non troppo forte (magari taggiasca, meglio ancora se sott'olio)
- prezzemolo e basilico
- un uovo
- pan grattato
- olio e.v.o

Mentre la melanzana,tagliata a dadini e precedentemente spurgata con sale grosso quindi sciacquata e ben strizzata, appassiva piano piano in padella con qualche cucchiaio d'olio in compagnia dello scalogno, abbiamo preparato un salsa di pomodoro bella piccante.
Abbiamo quindi tritato finemente prezzemolo, basilico, pomodoro secco e olive e passato la melanzana nel passaverdura griglia larga. Dopo aver mescolato il tutto con cura, abbiamo unito al trito l'uovo sbattuto quindi cercato la giusta consistenza aggiungendo poco per volta il pangrattato. Pomodoro secco, olive e pangrattato potrebbero bastare a salare il composto quindi prudenza.
Per formare le polpette ci siamo unti abbondantemente d'olio le mani. Le abbiamo quindi cotte in forno (180°) per una ventina di minuti. Nulla vieta però di friggerle.

A piacere si potranno tuffare nel sugo oppure adagiare sul cuscus e irrorarle in seguito.

Buon compleanno Greta.
Gli Scribacchini

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17 settembre 2007

Passaparola: Squisito!


Staximo chiama, gli Scribacchini rispondono!

Che succede? Succede che torna Squisito!, dal 28 al 30 settembre all'interno della comunità di San Patrignano in Romagna, e tornerà anche Blog Cafè, del quale si prenderà cura proprio Staximo! E con Blog Cafè rivedremo il concorso che premierà i migliori blog di enogastronomia italiani categoria per categoria, ovvero:

* il Blog dei blog
* il Migliore blog di ricette
* il Migliore blog di un cuoco professionista
* il Migliore blog del vino (esclusi i siti delle cantine)
* il Migliore blog per le fotografie
* il Migliore blog dell'anno (il blog che più ha stupito tra quelli messi in rete tra il 1° gennaio e il 31 agosto 2007)

I vincitori verranno decretati dal popolo dei bloggers, i quali voteranno lasciando un commento con le proprie preferenze a questo indirizzo: http://www.x-ics.it/squisito/?p=39

Se anche tu sei un blogger (che parla di cibo e/o vino) e vuoi partecipare, puoi farlo pubblicando questo banner


e invitando i tuoi lettori a votarti.
Istruzioni e dettagli qui e qui :-)

Gli Scribacchini

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15 settembre 2007

Gli amici degli amici

sono nostri amici!


E allora, diamo il benvenuto a Milù, che da qualche tempo ha adottato l'amica Lorella! :-)

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14 settembre 2007

Gironzolando ....

... tra mestoli e vibrisse.
Ovvero, invitiamoci a pranzo in alcune cucine supervisionate da Assistenti mooolto esigenti! ;-)


Iniziamo con un antipasto da sogno, proposto da Marinella, Bella e Sibelius.
E ora il primo: una pasta ai fiori di zucca, di Morrigan e Tabatuga.
Proseguiamo con un arrosto di maiale con le mele, oppure, se preferite il pesce, salmone in ... lavastoviglie. E qui torniamo da Marinella, Bella e Sibelius.
Per finire, un classico: torta di mele (per la mdp), a casa di Whitewillow e Nina.
E dopo mangiato? Tutto relax con un giallo gattesco!

Meow! =^..^=

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12 settembre 2007

Ci risiamo!

I bravi cuochi si godono, meritatamente, la Grecia? E io, impunita, vi propino un'altra delle mie cosette che piùsemplicinonsipuò! ;-)


Cominciamo dall'inizio.
L'altro giorno ho preso un tòcco di manzo (magro, che a me il grasso non piace) e lo ho lessato con cipolla, carota, sedano, porro, aglio e pezzettino di noce moscata. E sale, ma solo alla fine.
Un po' di carne l'abbiamo mangiata in insalata con le patate (lesse pure loro) e il radicchio verde dell'orto. Un altro po' (taaaanto) se lo sono spazzolato i Quattro dell'AveMIAUria (per dirla con Maina ;-) E il pezzettino rimanente? Sminuzzato fino-fino, insieme alla cipolla ripescata dalla pentola, ficcato in tegame con un tot di riso, coperto da brodo bollente e tirato a cottura. Non proprio asciutto, ma nemmeno brodoso. Né risotto, né minestra. Una bella nevicata di grana e via nel piatto.
Lo so. Una cosa così non si può definire "ricetta" ma a me piace. E anche a Memeo! ;-)


Patt

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10 settembre 2007

Prima di andare a nanna ...

... il sole gioca con le nuvole :-)


Patt

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09 settembre 2007

Non sarà troppo presto?


Anche se le cotogne iniziano già a maturare e le foglie (di albero ignoto quelle, un tipetto elegante però) a vestirsi da autunno, visto il tempo che abbiamo avuto a giugno (a dir vero anche a luglio... e anche ad agosto...), noi si continua a sperare che settembre ci consoli. Difatti andiamo qualche giorno al mare ;-)

Kat e Remy

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08 settembre 2007

Biancaneve, ti ricorda niente?


Ai valdostani ricorda che è il periodo delle Stark Delicious...


E, quest'anno, il raccolto si presenta buono.

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07 settembre 2007

Rape rosse quasi chic

A parte la vinaigrette con spolverata di prezzemolo che le accompagna tradizionalmente in Francia e contrasta molto piacevolmente col loro sapore dolce, e la versione light di Mariber, ci capita di accompagnarle a cipollotto o, in assenza di questo, scalogno (quello lungo, se lo trovate, è dolce abbastanza da potersi mangiare crudo) nocciole o (meglio) anacardi tostati tritati grossolanamente e, per condirle, aceto di mela o (meglio) aceto di lamponi.
Kat e Remy

P.S.: Tranquilla Patt, ora per un po' le mangeremo senza dirlo ;-)

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06 settembre 2007

E voi come le condite?


Da cotte o da crude, le rape rosse hanno un colore davvero fantastico. Sul sapore i pareri sono però discordi. Patt non si sogna proprio di mangiarle, mentre noi le abbiamo persino seminate, trapiantate e abbondantemente raccolte nell'orto. E' facile che più avanti ci scappi di provare a cucinare un bortch, (la minestra rosa skocking - rape rosse, cavolo, carne a tocchetti e panna acida - dei paesi dell'Est, Russia in testa) e magari una sfiziosa insalata tiepida decisamente più autunno-invernale.
Per ora, quando non le grattugiamo crude nell'insalata, le cuociamo al vapore (anche due ore se sono, come le nostre, belle prosperose - in forno ci va davvero troppo) e le condiamo... Ve lo diremo domani. Intanto vorremmo sentire voi. A parte i p.m. di Cat e Mrs Bee (per i quali sorge il dubbio che amino soprattutto giocare ai vampiri) non saremo mica gli unici ad apprezzarle ancora?
Kat e Remy

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05 settembre 2007

Nasello in salsa di capperi

Il titolo se la tira un po', invece è una ricetta semplicissima che avevamo già fatto con il salmone. Questa volta, abbiamo aggiunto un po' di buccia di limone che era il tocco mancante la volta scorsa.
Remy

Mi sa che è ora di rimpinguare la riserva di fumetto.
Kat

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04 settembre 2007

Aglio light


Leggendo una bella ricetta di Stella di sale, mi è tornato in mente un trucco per agliare una pietanza in modo leggero e assolutamente non indigesto: si sfrega con uno spicchio d'aglio tagliato a metà la terrina in cui la si verserà o la pentola dove la si cuocerà. E' il metodo tradizionale per profumare il Gratin Dauphinois: si sfrega la pirofila prima di disporvi le patate. Più ruvida è la superficie, più rimarrà agliata. Una ciotola di vetro tratterrà solo un delicato aroma, perfetto per un'insalata.
Kat
P.S.: Canny, perdono!

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03 settembre 2007

I ravioli che fanno beeeee

Lo scorso anno per il compleanno di Remy era di scena la capra. Quest'anno abbiamo optato per la pecora partendo da una sontuosa ricotta salata siciliana (Grazie Giampiero!)


Le dosi sono per 6 porzioni.

Per la pasta:
2 uova intere + un tuorlo
100 g di farina 00
100 g di farina di semola rimacinata
un pizzico di sale
un cucchiaino d'olio evo

Per il ripieno :
500 gr di ricotta (piemontese) di pecora insaporita in padella con due o tre cucchiai di burro
Ricotta salata (siciliana) di pecora: q.b. per insaporire senza salare troppo = circa 50 g
erba cipollina fresca o essiccata
un uovo

Per condire:
qualche pomodoro maturo
basilico
uno spicchio d'aglio
olio evo


Il procedimento è quello consueto. Anzi, voi siete senz'altro più bravi di noi a scacciare l'aria prima di sigillare i ravioli.
Per condire, prima abbiamo messo l'aglio in infusione nell'olio caldo. Poi nella stesssa padella, poco prima di scolare la pasta abbiamo aggiunto una dadolata di pomodoro fresco (pelato e lasciato sgoccciolare ben bene. Il pomodoro avrà cotto si e no 2 minuti. Un po' di basilico spezzettato, un salto in padella e ... a noi è piaciuta così.
Kat e Remy

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01 settembre 2007

Il Tempo delle Provviste


Ci hanno regalato un'intera cesta di susine, le migliori mai mangiate. Troppo grandi per sterilizzarle intere, ne avrei messe si e no 6 per vasetto. Troppo buone per farne marmellata, persino quella appena dolce (25 per cento di zucchero + sterilizzazione dei vasetti) che faccio di solito. Soprattutto troppo buone per non farsi venire il mal di pancia se rimanevano a portata di mano. Così le ho messe in congelatore per dolci e torte future.
Una volta lavate e asciugate le ho aperte in due e snocciolate e mescolate in una bacinella dove avevo versato 100 gr di zucchero e il succo di un limone (per due vassoi di mezze prugne, circa 2 chili). Una volta ben avvolte in questa "bagna", le ho sistemate sui vassoi coperti di carta forno, senza aspettare troppo sennò iniziano a rilasciare sugo. Ho messo il congelatore al massimo e appena saranno ben "freezate" le porzionerò in sacchetti ben chiusi.


E mentre scriverò la data di scadenza sui sacchetti (10 mesi) so già che mi tornerà in mente una cosa letta di recente che spiega perché, pur partendo da prodotti eccellenti, otteniamo risultati spesso meno soddisfacenti e soprattutto meno durevoli dei surgelati industriali : noi congeliano (-20 °, per ben che vada) quando l'industria surgela (-40°, con aria pulsata). Tutto sta proprio nella rapidità con cui il freddo "freeza" l'alimento.
Kat

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