31 dicembre 2007

Ma voi ...


... sapete già cosa fare per cena? ;-)

BUON GOLOSISSIMO FINE ANNO!

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Manuale anti botti

Nonostante quello che in molti auspichiamo, si sa che tra qualche ora i soliti "illuminati" scateneranno il finimondo. :-(
Su Gattivity, alcuni buoni consigli per limitare i danni.


Auguri a tutti, silenziosi come l'ala di un uccello, lievi come la zampetta di un gatto! :-)

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30 dicembre 2007

No!


Diciamolo tutti, anche voi: NO AI BOTTI!!!

D'accordo? :-)


Danno molto fastidio anche a noi che non viviamo nelle case degli umani!

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29 dicembre 2007

Caccia grossa

Grande invenzione le decorazioni natalizie! Speriamo non le mettano via troppo in fretta...
Nioula

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28 dicembre 2007

Verrà Gennaio e (forse ;-) faremo penitenza

Nel frattempo, per tentare di ammansire lo stomaco che minaccia di mettere in atto una "vibrante protesta" a fronte di un'eccessiva richiesta di lavoro straordinario, ho messo in pentola una specie di... di... facciamo di curry all'onda, che se dico subito che si tratta di brodo di pollo, seppur decisamente speziato, mi scappate via tutti. E sarebbe un peccato perché quella robina lì è buona e cura molti malanni, influenza compresa. Per averla sperimenta, in versione messicana con coriandolo fresco e peperoncino jalapeno, me la sento di garantirne l'efficacia per smorzare persino il jet-lag. Sarà anche un disturbo figo, visto che significa che hai sorvolato un qualche oceano per ore e ore, ma visto da vicino è una brutta bestia che spesso si mangia metà di una vacanza.


Per due porzioni abbondanti (più qualche bocconcino per le ragatte e un'insalatina di pollo per i loro umani l'indomani) servono :
- un piccolo pollo
- due porri
- uno spicchio d'aglio
- due chiodi di garofano
- una bella costa di sedano
- due piccole mele asprigne (magari renette)
- un pezzo di zenzero fresco grande come una noce
- 2 cucchiaini di curry
- sale (magari alle erbe)
- 2 cucchiai d'olio evo
- un pomodoro spellato o/e due cuccchiai di succo di limone

Si inizia preparando il classico brodo di pollo da ammalati con un porro, lo spicchio d'aglio, i chiodi di garofano, il sedano, poco sale e il pollo completamente spellato. Ok, a parte le ali che sono francamente rognose. Garantisco che, privando il pollo della pelle, la differenza si sente, e molto.
In pentola a pressione bastano 20 minuti, sennò 40.
L'altro porro si taglia a julienne (corta, sennò sarà difficile mangiare senza sbrodolarsi), le due mele (sbucciate) si fanno a cubetti e lo zenzero (sbucciato pure lui) si affetta sottile.
E si fanno appassire un attimo in pentola, senza rosolare, con l'olio e il curry. E, volendo, il pomodoro. Basterà aggiungere brodo, indicativamente tre mestoli a testa e cuocere una ventina di minuti.
Intanto si sfilaccia una metà del petto del pollo.
Al momento di servire, si aggiusta di sale, si aggiunge il pollo dandogli il tempo di scaldarsi e, se non si è messo pomodoro, il succo di limone (o qualche fettina di limone verde).
Qualcuno prepara questa zuppa con pomodoro e limone. Basta evitare che l'uno o l'altro siano troppo presenti. Il pomodoro ha il vantaggio di dare un bel colorito rosato a questa minestra tendenzialmente verdina.

Patt mi chiede se viene bene col brodo di manzo. A patto di togliere la mela, direi di si. Direi anche di usare brodo di coda, così si è sicuri che gli "sfilacci" di carne siano morbidi.
Quella però è una zuppa ricca, il curry all'onda, sotto mentite spoglie, è una medicina.
Kat

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27 dicembre 2007

Insalata di fine anno

Ancora una chicca che dobbiamo ad Elvira questa insalata di rucola, pere arrostite e trucioli di parmigiano con vinaigrette al miele.
Noi l'abbiamo servita come antipasto.
Servono pere kaiser piccole, una a testa, mature ma sode. Una volta ben lavate e asciugate si tagliano a metà e si toglie delicatamente il torsolo. Quindi si unge la parte tagliata con un velo d'olio evo, si cosparge di pepe nero e di un pizzico di timo, magari limonato, e si infornano a 180° finché non sono cotte e un po' dorate. Indicativamente, per delle kaiser belle sode, ci vorranno 35-40 minuti.
Ci sta bene un parmigiano un po' stagionato, sbriciolato se non si ha l'aggeggio per ricavare fette a velo o trucioli.
La salsa si prepara come una vinaigrette (moutarde à l'ancienne, aceto, sale, olio) aggiungendo però un cucchiaino (o più) di miele d'acacia.
Si impiatta lasciando intere le (mezze ;-) pere e cospargendo di gocce di salsa e di mandorle affettate leggermente tostate. Prima di gustare basterà tagliare le pere a fettine e rimescolare bene il tutto.

Per Natale l'ho preparata con 10 mazzetti di rucola e non ne è rimasto un filo...
Kat

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26 dicembre 2007

BUON COMPLEANNO GRA


Eccoci qua a condividere un dolce sperimentale. Erano mesi che Kat ci voleva provare, da quando, al mare, ne parlò una ragazza genovese. Non ricorda quale famosa pasticceria della città vecchia si sia inventata questo pandolce con nocciole e cioccolato. Placida Signora di certo lo saprà. Fatto sta che la ricetta era ovviamente da rifare a naso e quello di Kat è un naso prudente. Ha quindi usato come base la sua ricetta preferita di pandolce genovese (di Babette sul sito cooker.net) alla quale, negli anni, ha apportato lievissimi ritocchi.

Per due pandolci con nocciole e cioccolato (che cuociono meglio di uno grande):

In una ciotola si mescolano con cura:
500 g di farina
230 g di zucchero di canna
1 pizzico di sale
un cucchiaino scarso di semi di finocchio
una bustina di lievito istantaneo per torte

In un'altra:
125 g di burro fuso raffreddato
125 g di latte
3 cucchiai di Marsala
2 cucchiai di miele
1 uovo sbattuto

Si versano i liquidi nella ciotola della farina e si impasta, prima con un cucchiaio di legno poi a mano, quindi si incorporano
200 g di nocciole tostate intere
e 150 g di cioccolato amaro in gocce oppure tritato grossolanamente col coltello.
Si modellano due pagnottelle semi sferiche che si infornano a 150° per 70 minuti coprendole con carta forno verso metà cottura in modo che non si scuriscano troppo.
Si lasciano raffreddare su una griglia e ... si offrono a Graziella per il suo compleanno.
E se dopo i bagordi natalizi preferisce un brodino, nessun problema, uno dei grandi pregi del pandolce genovese è la pazienza ;-)

AUGURI AUGURI AUGURI !

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25 dicembre 2007

Buon Natale a tutti e ... Buon compleanno Anto

Oggi probabilmente sarete in pochi ad affacciarvi e se lo farete speriamo non sia per noia.
E soprattutto speriamo si affacci Antonella che non sappiamo più dove raggiungere. A lei facciamo mille auguri perché tutto diventi dolce e facile e luminoso.

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24 dicembre 2007

Un Natale da fornai

Chissà come mai, del grande presepe modellato pezzo per pezzo dalla mamma di Kat, l'angolo che ci piace di più è proprio questo? ;-)
Ormai i personaggi del suo "villaggio beduino" sono una trentina, senza contare pecore e cammelli. L'unico che non ha ideato lei, modellato e vestito è il Bambin Gesù. Lui è altoatesino, di legno intagliato a mano e la accompagna da settant'anni.

Speriamo che almeno a Natale il pane non manchi a nessuno.
E il cibo a nessun amico di zampa.

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22 dicembre 2007

Il melo di Natale

Quando Remy l'ha fotografato era ancora in fase di "vestizione". A dir vero, ho poi aggiunto solo un piccolo addobbo rosso sul lato spoglio. Lo abbiamo sistemato su di un ripiano naturale delle scale che decoriamo in base alla stagione, a volte facendo a gara con i vicini. Per Halloween sono arrivati prima loro ;-)
E' semplicemente composto dalle punte dei rami di un vecchio melo che il padrone di casa ha tagliato a fine novembre. Tagliati tutti della stessa lunghezza, sistemati a fascina e legati stretti in cima, sono stati spruzzati di neve artificiale prima di coprire la legatura con un bel fioccone.
Rosso perché le scale sono un po' buie ma, in un ambiente luminoso, la versione bianca e argento risulterà molto raffinata.
Potendo lavorare a 3 mani - una che tiene pazientemente uniti i rami e due che li sistemano e legano, poi, il tutto - si fa in meno di un'ora. E quando arriva la befana si smonta in 3 secondi.
In compenso non aspettatevi una struttura molto stabile ;-)
Kat

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21 dicembre 2007

Gironzonatale

E ci siamo, è arrivato anche quest'anno! Natale è alle porte. O incombe, secondo i punti di vista. ;-)


Placida Signora ci offre un Galateo per un Natale quasi sopportabile, ovvero, come sopravvivere alla Sindrome Fobica Natalizia ;-)
Se ne siete immuni, e magari avete bei ricordi dei Natali passati, potreste condividere con Morso e Loste la nostalgia per Il profumo del Natale
Comunque sia, golosi siamo e golosi rimaniamo, quindi addolciamo il Natale anche con questi bellissimi Biscotti di vetro proposti da Marinella e magari adoperiamoli per addobbare l'albero!
Eggià. L'albero! E se siamo corredati di assistenti felini? Niente paura! Paola ci spiega come destreggiarci con alberi, presepi, cesti natalizi e panettoni: divertimento assicurato!

E, per finire .... BUON NATALE A TUTTI VOI! :-)

Gli Scribacchini

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Pensierini dell'ultimo fusissimo minuto


Pare che nell'ottocento si usasse chiamarle pomi d’ambra o pomander ma ormai si accontentano di essere chiamate arance chiodate.
Servono :
- arance, meglio se piccole, sode e con la buccia sottile.
- tanti, ma davvero tanti chiodi di garofano quindi meglio procurarseli sfusi o in confezioni professionali. Riposti in un barattolo di vetro, durano anni.
- 50 cm di nastro per ogni arancia, da legare a croce con un bel fiocco in cima, per abbellirla e, volendo, appenderla.
- una buona mezz'ora per ogni arancia (in compenso si può lasciare spento il cervello, cosa che di questi tempi non è da disdegnare ;-)

Conviene iniziare formando un quadrato di 4 chiodi su entrambi i lati dell'arancia e congiungerli poi con 4 file che delimiteranno 4 spicchi. Quindi si riempiono gli spicchi mettendo i chiodi di garofano belli stretti. Basterà poi sistemare il nastro sulla striscia rimasta libera.
Questi fantastici profumatori d'ambiente si conservano a lungo, anche per anni, anche perché, salvo rari incidenti, si mummificano proprio; purtroppo, però, pian piano la buccia diventa scura quindi meno si vede meglio è.


A proposito di buccia, parliamo anche della nostra. Se avete la pelle molto delicata, prima di iniziare a trapuntare arance, spalmatevi ben bene il viso con crema protettiva e soprattutto le labbra con burro di cacao. Nulla di pericoloso, ma le essenze sprigionate dalla buccia d'arancia possono essere un po' irritanti.

Kat

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20 dicembre 2007

Una cena in bianco


Orbene, in attesa del Natale, alla Gatteria si cerca (solo si cerca...) di tenersi un pochino leggeri.
Ma siccome siamo comunque e sempre impenitentemente golosi, abbiamo trasformato un cavolo (bianco), della pasta sfoglia (bianca), del comune provolone (bianco) e dei piccolissimi pezzetti di prosciutto cotto (rosa! per non strafare) in una cena luculliana.
La sera quando si rientra a casa siamo troppo stanchi, direi quasi sfatti, e occorrono cose calde, veloci da preparare e gustose (per coccolarci della lunga giornata che ci tiene separati!).
Si prende il cavolo, lessato al vapore, magari la sera prima, si stende la pasta sfoglia sulla pirofila e la si spolvera con il provolone, si chiede gentilmente al cavolo di stendersi sopra al formaggio e poi lo si ricopre con una coltrina di altro provolone.
Se (e solo se) tutto questo bianco stanca, allora si può colorare il tutto con pezzettini di prosciutto cotto, ma vanno benissimo anche pezzettini di Speck o di guanciale!
Si passa al forno caldo il tempo che la sfoglia cuocia e il formaggio faccia una bella crosticina (che è anche il tempo che la miciapallina da da mangiare a tutta la tribù felina).... poi pappa!
E' molto più buono intiepidito.
Ma questo dipende dalla fame, dal sonno e da quanti gatti attendono fuori dalla finestra che qualcuno sfreddi il cibo (eheheheheh ma io vi vedo piccolini!).
Mip

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19 dicembre 2007

Scheggia e Nuvoletta

Vi ricordate di lui? Il randagetto che la scorsa estate ci aiutava a spazzolare la grigliata?
Ebbene, ha preso residenza definitiva nel gazebo dietro casa, dotato di cuccia riparata, comoda, imbottita col fieno e financo riscaldata a mezzo di borsa d'acqua calda (foderata in pile ;-).
Il signorino ha pensato bene di portare a casa anche la morosa, vezzosa micetta assai somigliante a Princy, e un paio di settimane fa ... zampettando e rotolando ... sono apparsi anche due batuffolotti coccolosi!
Nuvoletta (amante del latte ;-)



e Scheggia, che quando sente aria di cibo, non lo ferma nessuno!


E difatti, eccolo mentre contende la ciotola a paparino, con la sorellina che attende paziente il suo turno. (Tutta da pastrugnare!!!)

E qui vediamo mammina che sorveglia la situazione, mentre i due piccoli terremoti pensano a cosa combinare!


A dire il vero, c'è anche un terzo fratellino (o sorellina) ma non si è mai fatto vedere di qua della rete e preferisce rimanere nel giardino dei vicini.

Non sono carucci? :-)

La Pargola

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18 dicembre 2007

Claudia ha colpito ancora

Il pacchettino delle delizie inviatoci dall'amica Claudia conteneva anche dei Kipferl (fantastiche mezzelune alla vaniglia che nel frattempo sono diventate invisibili ;-)
La ricetta dello Stollen è qui, e qui quella dei dolcetti al cocco.
Visto che maga?
Kat

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17 dicembre 2007

Rami di Natale


Quest'anno, pur avendo finalmente spazio, abbiamo pochissimo tempo e siamo piuttosto abbastanza un pochino sfiniti. Però ad un minimo di decorazioni natalizie non si poteva rinunciare. Così abbiamo optato per questa soluzione (rami di roverella raccolti negli incolti lungo la strada, spruzzati di neve artificiale e addobbati con vecchissimi pupazzetti di legno, cuori di pasta di mais e campanellini di recupero) e forse faremo così tutti gli anni. Il forse nasce dall'impossibilità di prevedere fino a quando Nioula preferirà altri giocattoli ;-)
Kat e Remy

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16 dicembre 2007

Mistero


Chissà cosa c'è dietro la tenda? ;-)

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15 dicembre 2007

Facciamo una gara?


Vediamo chi riesce a trovare il gatto più invadente?
Si, vabbè, per vincere basta avere un gatto ;-)

Primo concorrente: Mignolo (nella foto) de La Gatteria.

Comprimarie e comprimari (aggiornati al 19/12/2007):
Emily di Nonsolocats
Bella de Il Calderone di Marinella
Bagheera (il massimo dell'invadenza ,dal punto di vista della cagnona Idra) di Semi di papavero
Noe, superfantacat
E Triny, of course!


Mignolo, però, rilancia...

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14 dicembre 2007

Risotto alle carote

Ed ecco la cronistoria di un risotto.
Nato a 4 mani e due boccucce affamate (GG boccuccia? mah?) e da un ricordo di GG che si diverte sempre a sperimentare.
Ovvero, lui si inventa le cose, o le ricorda, io poi passo all'applicazione "pratica", il braccio e la mente.
Intanto abbiamo tagliato a julienne 4 carote belle fresche e cicciotte.
Purtroppo ci manca l'attrezzino adatto, quindi è stato tutto uno spruzzare pezzetti di carota in giro per la cucina.
I gatti erano molto divertiti dalla insolita pioggia.... le pareti della cucina un po di meno, direi.
Anche una cipollotta è stata ridotta a fettine.
Abbiamo fatto "appassire" in pentola queste due signorine (le carote si riducono molto) con un filo d'olio evo.
Quindi abbiamo aggiunto il riso (quello è un bel parboiled).
Eravamo in 4 quindi 400 grammi (decisamente non siamo tipi da dieta).
Quando il riso ha cominciato a chiacchierare sul fondo della pentola, abbiamo prima "sfumato" con un bicchiere di vino bianco (non troppo secco) e poi pian piano, una mestolata alla volta, aggiunto brodo fino alla completa cottura.
Mantecato con un pezzetto di burro di quello buono, aveva assunto un colore arancio intensissimo.
Una gioia per gli occhi!
Ci si è vestita a festa la tavola!
Naturalmente noi vi aspettiamo alla gatteria per provarlo.
GG promette all'ogb che per quella data sarà pronta anche una buonissima birra hand made!
Vi aspettiamo?
Allora vi aspettiamo???
E daiiiiiii............
nasi nasi
Mip.

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13 dicembre 2007

Luci -ah

Luci nella notte sulla collina di fronte. Per festeggiare... lei lo sa ;-)

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12 dicembre 2007

Pasta, cannellini e gamberetti.


Un'altra ricetta lait?
Peggio, molto peggio: questa è un'ammissione di conversione.
Siccome il nuovo modo di mangiare al quale ci stiamo avvicinando, prevede cereali e proteine vegetali una volta al giorno...

Ingredienti (a occhio) per due penitenti :
una scatola di fagioli cannellini
una manciata di gamberetti (vabbè, proprio vegetali vegetali... però ci stavano bene) surgelati (sic.)
una cucchiaiata di rosmarino secco (quello fresco è già sotto le foglie per superare l'Inverno)
160 g di pasta integrale.
un cucchiaio d'olio evo
poco sale.

Mentre l'acqua bolle per cuocere la pasta al solito modo, scolare i fagioli e sciacquarli, poi metterli nella padella, a freddo, senza scolarli. Aggiungere il rosmarino e accendere il fuoco medio. farli cuocere coperti per pochi minuti. Salare a piacere (poco dice Maria Teresa, il medico). Toglierne un terzo e schiacciarli in una ciotola con un poco d'acqua di cottura della pasta.
Quando la pasta è quasi cotta, aggiungere in padella i gamberetti (dai 2 ai 6 minuti a seconda di quanto sono sgelati).
Scolare la pasta molto al dente e metterla in padella e, solo adesso, aggiungere il cucchiaio d'olio e i fagioli schiacciati.
Fate saltare fino a portare la pasta a cottura.
Quando ero ancora frequentabile, avrei messo un filo d'olio crudo nel piatto :-)

Remy

P.S.: per rassicurare gli amici, Kat sta preparando un dolcetto :-))))))
P.P.S.: Dice la Kat: dolcetti senza burro. Ma pur sempre dolcetti.

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11 dicembre 2007

Pensierini natalizi


Un giorno, quando sarò in pensione... se non mi viene la depressione, farò un sacco di cose: le fantastiche gelatine dell'una, i biscotti dell'altro (lui però non conta, non dorme mai! ;-) le prelibatezze preparate a Lampedusa (grazie grazie grazie) e persino il pandoro.
Ora cerco di ricordarmi quanti fratelli, sorelle e nipoti abbiamo. E amici e colleghe e...
Siccome a mani vuote mai, ho svaligiato il negozio dell'amica erborista - quest'anno vanno di moda i té speziati e se ne trovano di notevoli - e li offrirò in compagnia di pains d'épices formato mignon incartati in carta forno. Patt, mia ineguagliabile maestra di riciclo, sarà fiera di me: per legarli ho messo da parte i bellissimi cordini colorati della cioccolata solidale ;-)
Kat

P.S.: per chi come me al momento ha "un po' di fretta", potrà essere utile sapere che per incartare un mini plum cake formato standard serve un quadrato di carta forno di 18 x 18 .

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10 dicembre 2007

Una briciola dopo l'altra


siamo qua da due anni :-)

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09 dicembre 2007

Il dono delle nuvole




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08 dicembre 2007

Arrivano le nuvole

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07 dicembre 2007

L'ho tagliato troppo grosso


Per fare il cavolo rosso in insalata bisognerebbe tagliarlo molto più sottile ma avevo la testa altrove (lavoro :-( però mi ispirava lo stesso una foto.
Già che mi trovo vi racconto come faccio la vinaigrette?
Ma si, va!
In una ciotola schiaccio con la forchetta due alici sott'olio poi aggiungo un cucchiaio di aceto di mele, qualche goccia di aceto balsamico di Modena (il meno finto possibile), un pizzico di sale e una cucchiaione abbondante di senape di Dijon (mi raccomando, quella vera). A questo punto aggiungo olio a filo montando con una forchetta sino ad ottenere una salsa omogenea untuosa e fluida. E' fatto!
N.B. L'insalata di cavolo è migliore se condita moooooooolto in anticipo (a pranzo per cena).
Remy

Per fortuna non l'aveva condita tutta così, questa sera, lo ficco in pentola (il cavolo) con mele e spezie, poi vi racconto. A dire il vero lo ha già raccontato anche Alex
Kat

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06 dicembre 2007

Seminando zizzania

La zizzania, quella buona, quella dei sioux (zizania palustris), non il loglio della Bibbia, sarebbe quella robina nera, buonissima, detta anche riso indiano, che fa da contorno a... ve lo diciamo tra un attimo. Come si prepara? Una tazza di zizzania, due d'acqua, un pizzico di sale e un ora di plop plop plop. Quando si è bevuta tutta l'acqua, di solito è pronta.
Ad accompagnare le zizzania, il frutto di un accesa discussione: l'uno sosteneva fosse giusto incoraggiare Cat a continuare a mangiare pesce, l'altra che non fosse il caso di rifilare a Mrs Bee un'altra deliziosa ricetta salutista ;-) Pensa che ti ripensa, leggi qua e rileggi là, sono nate queste polpette di merluzzo e erbazze, pardon erbette, così buone da accontentarsi di due gocce d'olio ma disponibili ad incontrare condimenti più lussuriosi, dalla béarnaise ad una maionese calda al succo d'arancia. Noi le abbiamo adagiate su un lettuccio di barbe di finocchio e cotte al vapore ma si possono benissimo infarinare e friggere o immergere in una salsa di pomodoro e lì farle cuocere.


Per 3 porzioni (9 polpettine) servono :
3 etti di filetto di merluzzo (o altro pesce preferito)
3 o 4 cubetti di erbazze (spinaci/erbette/cicoria) surgelate
2 cucchiai di fiocchi d'avena macinati
una chiara d'uovo
sale alle erbe
barbe di finocchio

Mentre le erbazze cuocevano in tre cucchiai d'acqua, Kat ha pazientemente spinato i filetti di pesce e Remy li ha pazientemente tritati col coltello. Si possono ovviamente mettere nel robot ma la consistenza finale risulta un po' più gommosa.
Le erbazze, strizzate e tritate a loro volta, hanno raggiunto il trito di pesce in una ciotola. Così come i fiocchi d'avena macinati col macina caffè, la chiara d'uovo sbattuta e due pizzichi di sale alle erbe. Una volta il composto ben amalgamato, con le mani bagnate sono state fatte delle polpette della taglia di una pallina da ping pong.
Adagiate su uno strato di barbe di finocchio (oppure foglie di cavolo o di bietola) le abbiamo cotte al vapore una quindicina di minuti.
Un filo d'olio crudo una volta nel piatto e stop. Anzi, miam!
Kat e Remy

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05 dicembre 2007

Biscottificio globale

In qualche modo dovevo contribuire al collettivo biscottamento pre-natalizio...
Questi biscotti al sesamo sono i miei preferiti.
Ho trovato la ricetta 25 anni fa su un delizioso libretto ormai fuori catalogo da un bel po': Cento ricette con le erbe buone, ed. Sansoni.

Per una quarantina di biscotti (croccanti) al sesamo servono :
100 g di burro morbido
250 g di zucchero
4 tuorli d'uovo (con le chiare inventeremo qualcos'altro ;-)
300 g di farina
estratto di vaniglia naturale
un cucchiaino di lievito
un pizzico di sale
120 g di sesamo

Il tutto inizia tostando lievemente il sesamo in padella asciutta e facendolo raffreddare su un piatto e accendendo il forno su 180°.
Intanto si sbatte il burro con lo zucchero, si aggiunge il tuorlo poi la farina setacciata con lievito e sale e infine la vaniglia e il sesamo.
Si modellano delle focaccine lunghe come il mignolo (in cottura cresceranno parecchio) e si adagiano, ben distanziate, su una placca da pasticceria.
Cuociono in 15-20 minuti. Si conservano qualche giorno, ben chiusi in una scatola di latta.
Kat

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04 dicembre 2007

cook n' chill o rock n' roll ?

Un po' di tempo fa, in un'altra vita, un amico portò ad una cena una pasta e fagioli. Aperto il contenitore l'auspicata prelibatezza iniziò a fare le bolle e ad esalare uno strano odore. Era presente un terzo amico, uno chef, che chiese: "Ma hai fatto cook and chill?"
"Ecchenneso, però è sempre stato in frigo"
"Si ma... hai fatto cook and chill prima di metterlo in frigo?"
Insomma, alla fine ci spiegò che il cibo, mentre si raffredda fa in tempo a produrre un sacco di batteri che in frigo non muoiono, per cui è assolutamente necessario raffreddare molto rapidamente il cibo che non si consuma subito. Tecnicamente si chiama abbattere la temperatura, tant'è che i professionisti dispongono di abbattitori, ovvero celle di raffreddamento rapido distinte dai frigo. E noi? In inverno possiamo fare come le nostre nonne. Avete presente le torte di nonna Papera sul davanzale? In quel caso probabilmente serviva per poterle mangiare prima ;-) Però il sistema è quello (gatti permettendo ;-) Via il coperchio dalla pentola, un telo pulito a coprirla e ... un biglietto ben visibile per ricordarci di ritirarla e metterla in frigo.
Non solo il minestrone e, più ancora, il brodo che vogliamo sgrassare, ma qualsiasi pietanza preparata in anticipo. Lasciarla in attesa sui fornelli nelle nostre case riscaldate è in invito a nozze per lieviti e batteri.
Per sistemi più ortodossi, verrebbe da chiedere aiuto a Berso, Lory, Christian, Giovanna quando tornerà dalle meritate vacanze e altri chef che bloggano.... Ecco fatto : AIUTOOOOOOOOOOOOOOOOO!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

Prima a rispondere e correggere il tiro, Lory. Grazie !

Io quando abitavo nel bosco ;-))
In inverno usavo l'abbattitore che avevo in giardino,una bella montagna di neve e via,lì sotto ci finivano anche il cinghiale e i conigli,quelli erano già abbattuti ma serviva frollatura perfetta ;-)))
Prima di tutto nn bisognerebbe cmq conservare gli alimenti dentro le pentole di cottura,versare il tutto dentro contenitore pulito e freddo,poi si può usare un metodo empirico se vuoi, ma cmq valido quando nn si hanno a disposizione abbattiori professionali,riempire il lavandino di acqua e ghiaccio immercerci il contenitore con il cibo caldo raffreddare..Il freddo cmq non distrugge i microrganismi enon li rende inattivi in modo definitivo,consente solo un prolungamento per i tempi di conservazione,rallenta la moltiplicazione di microorganismi patogeni e cmq nn tutti.Poi da 0° a 10° si blocca la crescita di microorganismi patogeni,il blocco quasi totale avviene però al di sotto dei -15°Blocco totale -18° ma a questo punto l'alimento si surgela ;-))
Aspetto anch'io Berso ;-))
Lory

Eccolo ! Grazie Teo!

Quel che dice Lory è perfetto.Io consiglio di sostituire, per il raffreddamento, la pentola con un contenitore più grande in modo che aumenti la superficie raffreddabile e diminuisca il volume (più è steso, prima raffredda) e poi ritirarlo in un contenitore più idoneo.Un giorno un amico mi disse che portando a bollore il contenuto di una pentola ben sigillata con il coperchio, e poi raffreddandola senza toglierlo, avrei mantenuto la "camera" sterile. Ma non ho mai verificato.
Berso

E continua il dialogo tra chef...

Io direi che è giustissimo quello che ha detto il tuo amico in quanto non si ha nessuna contaminazione,come invece di norma avviene per il passaggio da un contenitore all'altro!
Grazie Berso!
Lory

E grazie di cuore anche a Christian, lo Chef di Chefblog :

Ciao ,argomento molto utile, alcune cose le hanno già scritte cmq. di base al ristorante c'è l'abbattitore di temperatura ma si fanno anche altre quantità.Cibi cotti lasciati a temperatura ambiente a raffreddare non và bene, a casa immergere la pentola in acqua e ghiaccio dovrebbe essere sufficente ma dipende dalle quantità, appena freddo mettere in frigorifero e coprire sempre gli alimenti.Tenere sempre buone dosi di ghiaccio in freezer anche d'inverno ;-))Dopo il raffreddamento però sarà importante anche quando si andrà a riscaldare il prodotto di farlo scaldare/bollire per bene per eliminare almeno una parte di germi che si sono prodotti, in sostanza sono più "pericolosi" quei piatti che poi non vengono fatti bollire e/o scaldare per bene, tipo mi viene in mente un roast-beef se non è stato raffreddato velocemente, ma il discorso è davvero lungo..
Christian

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03 dicembre 2007

In soccorso alla Bee


Quella pora donna della Bee è assediata dal mangiar sano e chiede aiuto? Pronti all'appello!
Piatto tipico bellunese, immancabile su ogni tavola in questo periodo: Polenta e Pastìn!
Di polenta si è già parlato qui, del pastìn si può leggere qui.
Abbiamo polentato come di rigore con farina di mais Sponcio e il pastìn, mancando le braci, lo abbiamo passato in padella con una sleppa di burro di ottima famiglia, generosamente asperso alla fine sul piatto.
Che ne dici Bee? Abbastanza libidinoso? :-)
Patt


Ooops! Fonti attendibili mi dicono che la Bee detesta la polenta! Beh, vorrà dire che il pastìn lo ficcherà in un panozzo insieme a una fetta di formài frìt!
A Cat, per consolarlo, dedichiamo una poesia a tema :-)

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02 dicembre 2007

Glielo dite voi...


...che in periodo di cesti natalizi è pericoloso stare li?


A noi non crede...
Kat e Remy

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01 dicembre 2007

L'intruso

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L'intrusa

cliccando sull'imagine si vede da più vicino ;-)

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